"Ho interpretato personaggi più intelligenti e coraggiosi di me; io avrei voluto essere eroico, anche in piccolo. Un uomo o una donna che fanno due lavori per mantenere i propri figli: ecco i veri eroi; e non sono meno importanti di chi rischia la propria vita per il prossimo". Kevin Costner
"Ethan non riesce a dare il meglio di se stesso al lavoro, perché è ‘braccato’ da sua figlia. Ogni volta che gli suona il telefono, in pratica è una di quelle circostanze in cui normalmente ti verrebbe da dire ‘Tesoro, ti richiamo io, okay?’" Kevin Costner
"Credo che ognuno di noi abbia visto dei film che poi ci sono rimasti impressi… Quelli che ci hanno insegnato a baciare per esempio! Generalmente quello che cerco di fare è interpretare e creare dei personaggi che non verranno dimenticati. È questo quello che abbiamo fatto con Criminal, credo ci siano delle scene che vi rimarranno impresse... Sono partito proprio dal look per costruirlo (il personaggio) Mi sono fatto crescere barba e capelli – racconta – peccato che la prima scena da girare non era quella della prigione. Allora con il mio amico e truccatore Mario abbiamo fatto emergere il volto di questo personaggio e le cicatrici dietro la testa. È iniziato così il viaggio di questo nuovo Frankenstein". Kevin Costner
"La cosa sorprendente è che gli Stati Uniti sono stati costruiti grazie alle competenze di persone straordinarie, ma non tutti quelli che hanno dato tanto al paese hanno ricevuto il meritato riconoscimento pubblico. I nomi di queste donne non sono quasi rintracciabili, ma il loro ruolo è stato fondamentale per il programma spaziale, per la vita di tante persone e in realtà per tutti noi... Gli scienziati e gli ingegneri sono una razza a sé stante. Quindi, la chiave per questo ruolo era comprendere bene qual era la posta in gioco per Al Harrison: ottenere le menti migliori e più brillanti della NASA e farle lavorare insieme su un’idea che nessuno era certo si potesse realizzare. C’era solo il proposito di andare nello spazio ma Harrison doveva capire in che modo far convergere tutte le diverse persone del gruppo su un obiettivo comune... La verità è che quando riunisci in un’unica stanza un gran numero di scienziati talentuosi, questi possono dimostrarsi molto individualisti e non è detto che vadano d’accordo tra loro. Alcuni scienziati sono talmente presi da ciò che fanno da diventare miopi e non vedere le altre persone. Perciò il personaggio di Harrison deve non solo trovare il modo di affrontare e risolvere i problemi matematici, ma deve anche saper gestire il lato umano, fatto di gelosie, fatica e pregiudizi... Al è talmente orientate al risultato da fare ciò che è necessario fare. Ha bisogno di un matematico che pensi in modo diverso rispetto a chiunque altro nella stanza. È sorpreso che la persona di cui ha bisogno sia una donna afro-americana? Sì, certamente. Ma alla fine il punto è uno solo: la donna può farcela? Harrison si comporta quasi come un allenatore sportivo. Ha bisogno di sapere se Katherine può giocare a un livello superiore e ottiene la risposta che vuole" Kevin Costner
"Ho interpretato personaggi più intelligenti e coraggiosi di me; io avrei voluto essere eroico, anche in piccolo. Un uomo o una donna che fanno due lavori per mantenere i propri figli: ecco i veri eroi; e non sono meno importanti di chi rischia la propria vita per il prossimo". Kevin Costner
Il buon cinema è anche una questione di esperienza e... di matematica:
"Ogni volta che le cose mi sono andate bene è perché mi sono affidato alle storie. Mi metto nei panni dello spettatore quando decido di fare qualcosa, mi chiedo se avrei voglia di vedere quel film, se nel buio della sala imparerei qualcosa, se mi emozionerei, se ne sarei sorpreso. Come per un buon libro, vorrei condividerlo? Come quando ascolti una grande canzone e non vedi l'ora di dirlo. Metto a me stesso questo tipo di pressione, perché voglio che la gente senta di non aver sprecato i propri soldi per vedere il film. E non voglio nemmeno che pensi di aver visto per la terza o quarta volta la stessa storia. Voglio fare dei sequel, ma devono essere tanto buoni quanto l'originale. Metto questo tipo di pressione perché credo nel pubblico e ci credo così tanto che non taglio qualcosa perché mi dicono 'no, questo è troppo forte, la gente non vuole vederlo!' Io penso che invece abbiano bisogno di vederlo, perché può essere importante nell'economia della storia, perché quel qualcosa può dare più valore a ciò che accade dopo. Non ero tanto bravo in matematica, ma sento la matematica nei film, per come tutto si somma nel fare una buona storia". Kevin Costner (Frank Hamer in Highwaymen-L'ultima imboscata)
"Erano amici (Frank e Maney) erano stati entrambi ranger, avevano servito insieme ed erano entrambi in pensione. Frank Hamer ha dovuto fare qualcosa di veramente pericoloso, chi avrebbe scelto? Non importa come scrivi lo script, la realtà è che ha scelto Maney Gault. Sapeva com'era Maney nelle situazioni difficili, era un personaggio duro. I ranger in America si trovavano spesso soli in una città, in molti casi venivano mandati in un luogo e i problemi sparivano grazie alla loro reputazione. I Texas Ranger erano particolarmente duri, in grado di affrontare ogni difficoltà, molti sono andati contro le compagnie petrolifere che facevano cose terribili, e ci sono poche cose più potenti di queste aziende. Maney non era un apprendista, era un valido aiuto in una battaglia" Kevin Costner
"Vorrei ringraziare il Festival di Cannes per aver incluso il mio film Horizon, An American Saga nella selezione di quest'anno. Erano venti anni che non avevo il piacere di tornare sulla Croisette. Ho aspettato il momento giusto e sono orgoglioso di dire che è arrivato. Horizon, An American Saga è una storia iniziata 35 anni fa e non posso pensare a un posto migliore del Festival di Cannes per rivelare al mondo il risultato di un'avventura così meravigliosa. I francesi hanno sempre sostenuto i film e credono profondamente nel cinema. Così come io credo profondamente nel mio film". Kevin Costner
Kevin Costner