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MIRACOLO A LE HAVRE: QUANDO ARRIVA IL MOMENTO DI RIMBOCCARSI LE MANICHE, LUCIDARSI LE SCARPE E MOSTRARE I DENTI!
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - In PREAPERTURA al 29. Torino Film Festival (25 Novembre-3 Dicembre 2011) - 'Festa Mobile - Gran Premio Torino' - Dal 64. Festival del Cinema di Cannes - 4 Nominations all'European Film Awards 2011 ('Miglior Film', 'Miglior Regia' e 'Miglior Sceneggiatura' a Aki Kaurismäki e 'Miglior Attore' a André Wilms)
"Non accade spesso che il cinema europeo affronti il tema della sempre più grave crisi economica, politica e soprattutto morale che ha portato alla questione irrisolta dei profughi: persone che arrivano dopo mille difficoltà nell’Unione europea e subiscono un trattamento irregolare e spesso inadeguato. Non ho soluzioni da proporre, ma ho voluto in qualche modo affrontare la questione, anche se in un film che ha poco di realistico".
Il regista e sceneggiatore Aki Kaurismäki
(Le Havre; GERMANIA/FRANCIA/FINLANDIA 2011; Dramedy; 93'; Produz.: Pandora Filmproduktion/Pyramide Productions/Sputnik/Yleisradio (YLE); Distribuz.: BIM Distribuzione)
See SHORT SYNOPSIS
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Titolo in italiano: Miracolo a Le Havre
Titolo in lingua originale:
Le Havre
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2011
Regia: Aki Kaurismäki
Sceneggiatura:
Aki Kaurismäki
Cast: André Wilms (Marcel Marx ) Kati Outinen (Arletty ) Jean-Pierre Darroussin (Monet ) Elina Salo (Claire) Evelyne Didi (Yvette ) Quoc Dung Nguyen (Chang) Blondin Miguel (Idrissa) Laïka (il cane Laïka) François Monnié (droghiere) Roberto Piazza (il piccolo Bob) Pierre Étaix (Dottor Becker)
Costumi: Frédéric Cambier
Scenografia: Wouter Zoon
Fotografia: Timo Salminen
Montaggio: Timo Linnasalo
Makeup: Valerie Thery-Hamel
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Marcel Marx, ex scrittore e noto bohémien, si è ritirato in una sorta di esilio volontario nella città portuale di Le Havre, dove sente di aver costruito un rapporto di maggiore vicinanza con la gente, che serve praticando l’onorevole ma poco redditizio mestiere del lustrascarpe. Abbandonata ogni velleità letteraria, vive felicemente dividendosi tra il suo bar preferito, il lavoro e la moglie Arletty, quando all’improvviso il destino mette sulla sua strada un piccolo profugo arrivato dall’Africa.
Con Arletty gravemente ammalata e costretta a letto, ancora una volta Marcel deve affrontare il freddo muro dell’indifferenza umana armato solo del suo innato ottimismo e della solidarietà della gente del suo quartiere: ma contro di lui lavora la cieca macchina dello stato occidentale, questa volta rappresentata dalla polizia che lentamente stringe il cerchio intorno al bambino africano.
Per Marcel è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche, lucidarsi le scarpe e mostrare i denti.
SHORT SYNOPSIS:
When an African boy arrives by cargo ship in the port city of Le Havre, an aging shoe shiner takes pity on the child and welcomes him into his home.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Dopo il successo a Cannes arriva finalmente nelle sale italiane Miracolo a Le Havre, l’ultimo lavoro di Aki Kaurismaki che riprende il personaggio di Andre Marx, interpretato sempre da André Wilms, de La vie de bohème del lontano 1992. Così il regista finlandese torna a lavorare in Francia e a raccontare e omaggiare quella terra e il suo cinema attraverso la poetica del realismo magico che si fonda con la contemporaneità della cronaca: la violenta e razzista politica nei confronti dell’immigrazione clandestina compiuta in molti Paesi Europei come Italia, Spagna, Grecia e ovviamente Francia.
E nel vecchio lustrascarpe francese che nasconde un bambino africano in fuga verso la madre a Londra non si può non scovare il cinema di Jacques Tati, Robert Bresson, Julien Duvivier, René Clair, Marcel Carné e la piccola cittadina di Le Havre con il suo porto e le sue strade ricordano Il ponte delle nebbie di quest’ultimo. |
Ma non solo. La pellicola di Kaurismaki è impregnata di cinema francese cosicché il gioco cinefilo si stringe sempre di più nelle sue maglie che ritrova le sue tracce nella poesia di Prevert (non a caso sceneggiatore di Carné). Così Kaurismaki ci regala un’opera di grande valore sotto l’aspetto estetico e sotto quello morale che va al di là della mera citazione del cinema così straordinario che si è concepito e realizzato fra le due guerre perché sfruttando quei toni e quei ricordi filmici, quelle psicologie dei personaggi si fa estremamente odierno. È in questo modo fa del suo film qualcosa di fondamentale. Il passato con tutte le sue citazioni, i suoi omaggi - che diventano concreti nella presenza dei camei del cantante degli anni Settanta “Little Bobâ€, alias Roberto Piazza, che interpreta se stesso, e nell’iconico Jean-Pierre Leud (l’Antoine Doinel di truffautiana memoria, che si vede anche ne La |
vie de bohème) - e il presente così crudele rendono Miracolo a Le Havre un’opera senza tempo capace di fornire funamboliche sensazioni di amori concreti e purezza d’animo. Ed è proprio grazie a questa universalità e alla doppia cucitura temporale che l’opera si fa indipendente dai suoi predecessori e attualissima nella capacità di gestire il flusso narrativo della storia e quello della cronaca sociale. Protagonista è questo uomo idealista che combatte contro il muro di gomma della polizia francese, dentro la quale però riuscirà a trovare una bontà d’animo inaspettata nell’ispettore di polizia (un grande Darroussin), la raffigurazione di un uomo d’altri tempi, tutto d’un pezzo, ma anche capace di scindere la sua figura di essere umano dalla sua rappresentazione del suo io istituzionale.
Sullo sfondo umido della cittadina di provincia di Le Havre si consumano tutte le splendide armonie circolari dei miracoli, quelli compiuti dalla gente umile, che richiama |
quel mondo fatto di bettole e botteghe di provincia, della musica malinconica dai ritmi blues e soul. La poesia è la parola d’ordine, il ritmo la sua essenza: Miracolo a Le Havre compie sì un miracolo, quello del cinema. E come nella vita anche nella celluloide i miracoli sono sempre meno. |
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Bibliografia:
Nota: Si ringrazia Orazio Bernardi (QuattroZeroQuattro)
Pressbook:
PRESSBOOK ITALIANO di MIRACOLO A LE HAVRE
Links:
• MIRACOLO A LE HAVRE - INTERVISTA al regista AKI KAURISMÄKI (A cura di CHRISTINE MASSON) (Interviste)
• MIRACOLO A LE HAVRE - INTERVISTA al regista AKI KAURISMÄKI (Interviste)
• Miracolo a Le Havre
(DVD)
Galleria Fotografica:
1
Galleria Video:
Miracolo a Le Havre - trailer
Miracolo a Le Havre - clip 1
Miracolo a Le Havre - clip 2
Miracolo a Le Havre - clip 3
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