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A SINGLE MAN: ESORDIO ALLA REGIA 'RIVELAZIONE' DELL'EX STILISTA DI GUCCI, TOM FORD. IL SUO 'UOMO SOLO' E' UNO STRAORDINARIO COLIN FIRTH NEL RUOLO PIU' ALTO DELLA SUA CARRIERA
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dalla 66. Mostra del Cinema di Venezia - Vincitore del Premio Queer Lion Award 2009 - COPPA VOLPI a COLIN FIRTH - BAFTA 2010 - VINCITORE come 'MIGLIOR ATTORE' (COLIN FIRTH)
"Ho letto per la prima volta il libro 'A Single Man' di Christopher Isherwood all'inizio degli anni '80, e sono rimasto commosso dall'onesta e semplicità della storia. A quell'epoca avevo poco più di vent'anni. Tre anni fa, dopo aver cercato il progetto giusto da sviluppare come mio primo film, mi sono ricordato che avevo pensato spesso a questo romanzo e al suo protagonista, 'George'. L'ho ripreso in mano e l'ho riletto. Ora che mi sto avvicinando ai cinquant'anni, il libro mi ha parlato in modo completamente diverso. Si tratta di una storia profondamente spirituale, che descrive la giornata di un uomo che non riesce a immaginare il proprio futuro. E' una storia universale che parla del riconciliarsi con il senso di isolamento che proviamo tutti, e dell'importanza di vivere nel presente e di capire che le piccole cose della vita sono in realtà le grandi cose della vita".
Il regista e cosceneggiatore Tom Ford
(A Single Man USA 2009; drammatico; 99'; Produz.: Artina Films/Depth of Field/Fade to Black Productions; Distribuz.: Archibald Enterprise Film)
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Titolo in italiano: A Single Man
Titolo in lingua originale:
A Single Man
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Tom Ford
Sceneggiatura:
Tom Ford e David Scearce
Soggetto: Dal romanzo di Christopher Isherwood, Un Uomo solo (1964).
Cast: Colin Firth (George) Julianne Moore (Charlotte) Matthew Goode (Jim) Jinnifer Goodwin (Signora Strunk) Nicholas Hoult (Kenny) Paulette Lamori (Alva)
Musica: Abel Korzeniowski
Costumi: Arianne Phillips
Scenografia: Dan Bishop
Fotografia: Eduard Grau
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
1962: una giornata qualunque. George (Colin Firth), professore inglese e omosessuale, insegna in California. George ha da poco appreso che il suo compagno di vita Jim (Matthew Goode), è deceduto in un incidente stradale. Oltre a fare i conti senza preavviso con questo dolore, George si ritrova anche a combattere con l'intolleranza del suo vicino di casa, che sembra avere qualche problema ad approvare la sua omosessualità . Unico suo sostegno, l'amica di sempre Charlotte (Julianne Moore) e l'improvviso interesse che sembra mostrare verso di lui il giovane studente Kenny (Nicholas Hoult).
IN DETTAGLIO:
Ambientato a Los Angeles nel 1962, all'apice della crisi dei missili cubani, A Single Man (Un uomo solo) è la storia di George Falconer, un professore d'università inglese di 52 anni (Colin Firth) che cerca di trovare un significato alla sua vita dopo la morte del partner di lunga data, Jim (Matthew Gode). George si sofferma sul passato e non riesce a immaginare il proprio futuro, mentre lo seguiamo attraverso una giornata in cui una serie di eventi e di incontri lo portano a decidere se la sua vita abbia un significato dopo la morte di Jim. George viene consolato dalla più cara amica Charley (Julianne Moore), una attraente donna di 48 anni che si sta a sua volta interrogando sul proprio futuro. Un giovane studente di George, Kenny (Nicholas Hoult), che sta cercando di riconciliarsi con la sua vera natura, segue ossessivamente George in quanto lo sente uno spirito affine.
Dal >Press-Book< di A Single Man
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
UN’OPERA ASSOLTAMENTE SPIAZZANTE PER REGIA ED INTERPRETAZIONE. MAI PRIMA D’ORA UN TEMA DI PROBLEMATICA ESISTENZIALISTA DI RISONANZA SOCIO-MORALE COME L’OMESSUALITA’ AVEVA PERCORSO GLI INCONSUETI BINARI DI PROFONDA SPIRITUALITA’ E UNIVERSALITA’ INCORNICIATI DA SIFFATTA ELETTIVA SENSIBILITA’ ARTISTICA E POETICA. ONORI AL MERITO ALLA IMPECCABILE REGIA-RIVELAZIONE DI TOM FORD E ALL’INTERPRETAZIONE ASSOLUTAMENTE SOPRA LE RIGHE DI COLIN FIRTH
E’ un destino comune ad ogni essere umano, e dunque universale, quello di interrogarsi sul proprio futuro. Ma se a farlo è un omosessuale la riflessione il più delle volte si complica oltre ogni prevedibile confine. Nel caleidoscopio dei numerosi pregi che fanno di questo A Single Man - opera prima di Tom Ford, ex stilista innovativo delle maison di moda Gucci e Yves Saint Laurent - un vero capolavoro di cinematografia contemporanea, si appunta proprio il carattere di universalità che scarta in un modo assolutamente inedito dal film di militanza.
Nell’ormai fitta e persino |
inflazionata galleria di ritratti in celluloide sull’omosessualità , legittimamente mirata a reclamare la rivendicazione di parificazione dei propri diritti, era difficile fino ad oggi poter scampare a quella sorta di ostentazione che passa attraverso reiterati e non di rado stucchevoli clichè. Bene, quando andrete a vedere A Single Man scordatevi tutto questo, anzi, dimenticatevi proprio che il nostro protagonista sia omosessuale e con sguardo e cuore aperti ponetevi di fronte a questo personaggio per scoprire semplicemente un essere umano: nello specifico una persona straordinaria di grande e sofisticata sensibilità , di una bellezza interiore sconvolgente, capace di guardare ai suoi simili ed interagire con loro, sia pure con un certo disagio e ritrosia compresse ben motivate, come irrorato da una sorta di fascinazione e persino abbagliato dalla potenza irradiante di un’opera d’arte vivente.
E se Colin Firth che ha interpretato il personaggio, questo George Falconer, professore di college inglese di mezza età , |
in maniera letteralmente strabiliante, illuminando di luce propria un cammino prioritariamente interiorizzato, di pura e viscerale introspezione, non sarà possibile scindere interpretazione da una spiazzante regia, puntuale come un orologio svizzero nel far volteggiare la m. d. p. in un caleidoscopio di carezzevoli sguardi in soggettiva diretta che corrono romanticamente spesso su scorci di anatomie umane per esaltarne la bellezza scultorea in modo da lasciar trasparire quella interiore. Uno sguardo umano di rara sensibilità , tipico dell’artista, sia egli scultore, pittore o… stilista di moda, trasferito alla radice nel profondo del nostro personaggio.
Perciò non è un caso che lo stesso regista abbia suggerito di guardare a questo ‘uomo solo’ come al protagonista di una storia profondamente spirituale’. E’ di questo che si tratta in effetti. Ed è forse nel tentativo di restare fedeli a questo proposito che qui ci si ferma al pensiero, ad un certo modo di vedere e sentire |
da parte del protagonista, non sentendo alcuna necessità di far visualizzare allo spettatore qualsivoglia esternazione ‘concreta’. Il tocco più nobile ed elevato poeticamente, cavalcando un lirismo assolutamente nitido e privo di edulcoranti, con cui un regista poteva guardare al tema dell’omosessualità e all’amore in genere, ma non solo. Tocco che lo spiazzante finale di questo desueto ‘iter’ di solitudine e crescita personale - fatto anche di una grande, profonda ed autentica amicizia, ed è questo il binario interattivo di una fantastica Julianne Moore – punta sul potenziale interscambiabile di una storia fondamentalmente aperta sulla porta universale di una sorta di epifania. Quel genere di epifania che, se si è fortunati, può raggiungerci anche in extremis per illuminarci su quanto certi attimi speciali, di particolare comunione con se stessi e con gli altri, rappresentino di fatto le grandi cose della vita.
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Links:
• 66. Mostra: Lido di Venezia 11 settembre 2009 PRESS CONFERENCE & DINTORNI: A SINGLE MAN di TOM FORD (Interviste)
• IL CACCIATORE DI GIGANTI - INTERVISTA a NICHOLAS HOULT (Jack) & ELEANOR TOMLINSON (Principessa Isabelle) (Interviste)
Galleria Fotografica:
A Single Man - trailer.flv
A Single Man - trailer (versione originale).flv
A Single Man - trailer (versione originale) - ovazione alla 66. Mostra del Cinema di Venezia.flv
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