IL CACCIATORE DI GIGANTI - INTERVISTA a NICHOLAS HOULT (Jack) & ELEANOR TOMLINSON (Principessa Isabelle)
30/03/2013 -
IL CACCIATORE DI GIGANTI - INTERVISTA a NICHOLAS HOULT (Jack) & ELEANOR TOMLINSON (Principessa Isabelle)
Come siete entrati nel progetto?
ELEANOR: "Abbiamo cominciato a parlarne circa quattro anni fa, e poi – quando abbiamo iniziato a discutere seriamente – mi sono proposta. Dopo molte audizioni, prove e preliminari, ho avuto la parte. E’ stato bellissimo. E’ stata una sfida, un po’ come andare sulle montagne russe ed è stata una grande esperienza, anche se tutto il processo di selezione mi ha tenuto parecchio sulla corda".
NICHOLAS: "Ho sentito parlare di questa sceneggiatura e ho incontrato il
direttore del casting a Los Angeles, se non ricordo male era mentre stavamo girando A Single Man. Poi me ne sono dimenticato completamente. Successivamente ho incontrato Bryan (Singer) quando stava producendo X-Men:L’inizio e me ne ha parlato brevemente. Quindi, quando il progetto è andato avanti, ho fatto un paio di audizioni e Bryan mi ha scelto. Per me è stato fantastico".
Con tutte quelle scalate, cavalcate e combattimenti ci dev’essere stato un bell’allenamento, giusto? C’è qualcosa che avete fatto per prepararvi e che potreste continuare per passione?
NICHOLAS: "Mi sono arrampicato su molti alberi da bambino, e sapevo che mi sarei goduto
la seconda possibilità di rifarlo".
ELEANOR: "Ed essere perfino pagato per farlo!"
NICHOLAS: "Poco tempo fa, stavo camminando nei boschi vicino casa mia e ho pensato: 'Sarebbe proprio bello arrampicarmi su quell’albero enorme', e mi ci sono arrampicato".
ELEANOR: "Dev’essere facile per te arrampicarsi sugli alberi (bisogna dire che Nicholas è alto 1.90). Probabilmente arrivi ai rami più alti!"
NICHOLAS: "Era più facile quand’ero un ragazzino. A quell’età non hai paura e i rami sostengono il peso più facilmente. Sto peggiorando nelle mie arrampicate! Ma tu sei bravissima a cavalcare…"
ELEANOR: "Sì, vado a cavallo da quando avevo due/tre anni. Per me è stato bellissimo e molto divertente. Mi piacciono queste sfide, anche se non ho davvero cavalcato fino a quando abbiamo girato nelle ultime scene, nelle prime ero su una specie di barile, il che è molto divertente perché si muove più o meno come un cavallo e ti senti davvero un idiota".
NICHOLAS: Il tuo cavallo si muoveva, ma io ero semplicemente sopra un barile con corde elastiche che spuntavano degli angoli, e io le dovevo muovere. Non si muoveva da solo, lo dovevo muovere io!
Vi ricordate qualche episodio durante le riprese che è stato particolarmente divertente o qualcosa che vi è rimasto impresso?
NICHOLAS: "Mi divertivo quando succedeva qualcosa durante le scene d’azione di Eleanor. Non cose terribili, ma per esempio c’è stato un momento in cui eravamo nella cattedrale, Eleanor si era distratta e non aveva capito che era una scena in cui dovevamo cadere a terra. Quindi ha dovuto improvvisare all’ultimo momento, ed il pavimento era di cemento. Ho sentito un piccolo gemito di dolore: 'oww'. Mi ha fatto ridere un sacco".
ELEANOR: "Sì, ho riso anch’io".
Durante le riprese avete visitato dei luoghi incredibili. Ce n’è qualcuno che vi ha particolarmente impressionato?
NICHOLAS: "L’ho appena detto: la Norwich Cathedral, Hampton Court. Abbiamo lavorato in bellissimi posto. Ma, per quanto fossero spettacolari, ciò che sono riusciti a ricreare con gli effetti speciali è stato incredibile. Quando li ho visti ho detto: wow! Per non parlare dei giganti…"
Come è stato vedervi sullo schermo in 3D insieme a quei giganti?
NICHOLAS: "Emozionante".
ELEANOR: "Stupendo. Mi sono dovuta dare un pizzicotto per convincermi che non stavo sognando. Non ci potevo credere e mi sono detta: ce l’hai fatta, ragazza mia! A quel punto mi è venuta un po’ di malinconia: ok, il film sta uscendo, è la fine di un viaggio. Le riprese sono state così lunghe, quasi due anni... Ma, allo stesso tempo, è stata un’esperienza fantastica e sarà un po’ strano non essere più impegnata su questo progetto".
Il film tocca i temi del coraggio personale e dell’affrontare le proprie paure. Avete trovato qualcosa che rispecchia le vostre esperienze personali?
NICHOLAS: "Mi piace molto che ai nostri personaggi venga detto che non possono fare o ottenere determinate cose ed entrambi, contro ogni aspettativa, raggiungono i loro obiettivi, imparano e crescono. Penso sia un grande messaggio per tutti quelli che guardano il film, in particolare i ragazzi. Non importa da dove vieni: puoi fare qualcosa di speciale e non accettare mai un 'no' come risposta!"
ELEANOR: "Sì, ripensandoci penso che sia quello il messaggio chiave del film".
LA REDAZIONE
Nota: Si ringraziano la Warner Bros. pictures Italia e Maria Ciampaglione (QuattroZeroQuattro)
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