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SHUTTER ISLAND: MARTIN SCORSESE APPRODA CON LEONARDO DI CAPRIO SU UN'ISOLA-FORTEZZA, SEDE DI UN MANICOMIO CRIMINALE. ED E' L'INTRIGANTE INIZIO DI UN THRILLER DEL MISTERO
In DVD e BLU-RAY: dal 28 LUGLIO
60. Festival del Cinema di Berlino (11-21 Febbraio 2010) - Dal 5 MARZO - RECENSIONE IN ANTEPRIMA
"La violenza è una delle cose che mi ha più attirato di questa storia, è una parte imprescindibile della natura umana, è per questo che la lavorazione di questo film mi ha fatto riflettere su di noi, su cosa siamo, sulla nostra natura sul modo di reagire al dolore e alla perdita. Il personaggio di Teddy (il protagonista interpretato da Di Caprio) mi ha attirato moltissimo, la violenza è parte integrante della sua natura, anche per reazione alla violenza cui ha assistito nei campi di concentramento. Il suo percorso mi ha fatto molto riflettere sulla parte violenta di ciascuno di noi. Mi sono spesso chiesto fino a che punto possa arrivare e se possa veramente essere eliminata attraverso un'evoluzione mentale e terapeutica. Spesso il prezzo che si deve pagare per vivere in questo mondo iperviolento è altissimo...".
Il regista Martin Scorsese
(Shutter Island USA 2009; Thriller drammatico del mistero; 148'; Produz.: Phoenix Pictures/Sikelia Productions/Appian Way/Hollywood Gang Productions/Paramount Pictures; Distribuz.: Medusa Film)
(See Flash Review by Todd McCarthy, "www.variety.com", here - Voice: 'Il giudizio della critica' - 'International Press')
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Titolo in italiano: Shutter Island
Titolo in lingua originale:
Shutter Island
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Martin Scorsese
Sceneggiatura:
Laeta Kalogridis
Soggetto: Da un romanzo di Dennis Lehane.
Cast: Leonardo DiCaprio (Teddy Daniels) Mark Ruffalo (Chuck Aule) Ben Kingsley (Dr. John Cawley) Michelle Williams (Dolores Chanal) Emily Mortimer (Rachel Solando 1) Patricia Clarkson (Rachel Solando 2) Max von Sydow (Dr. Jeremiah Naehring) Jackie Earle Haley (George Noyce) Ted Levine (Direttore) John Carroll Lynch (Assistente del direttore) Elias Koteas (Laeddis) Robin Bartlett (Bridget Kearns) Christopher Denham (Peter Breene) Nellie Sciutto (Infermiera Marino) Joe Sikora (Glen Miga) Cast completo Curtiss Cook (Trey Washington) Ray Anthony Thomas (Inserviente Ganton) Joseph McKenna (Detenuto Billings) Ruby Jerins (Ragazzina) Tom Kemp (Guardia ala C) Bates Wilder (Guardia ala C)
Musica: Jared Levine (ricerche musicali); Jennifer Dunnington (montaggio musicale)
Costumi: Sandy Powell
Scenografia: Dante Ferretti
Fotografia: Robert Richardson
Montaggio: Thelma Schoonmaker
Effetti Speciali: Richard Thompson (supervisore); R. Bruce Steinheimer (coordinamento)
Makeup: Patricia Regan
Casting: Ellen Lewis e Meghan Rafferty
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Nell'autunno del 1954 l'agente federale Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio), viene inviato sull'isola di Shutter, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico nel quale sono detenuti numerosi criminali psicopatici. Con al suo fianco l'altro U.S. Marshall Chuck Aule (Mark Ruffalo), Teddy avvierà un'indagine sulla scomparsa di uno dei pazienti del manicomio criminale lì situato: Rachel Solando Emily Mortimer), una detenuta condannata per omicidio misteriosamente dileguatasi nel nulla. Con un uragano in arrivo, i due rimarranno bloccati sull’isola, dovendo al tempo stesso fare i conti con le ambiguità del direttore della struttura, il Dr. John Cawley, (Ben Kinglsey) e con una pericolosa rivolta degli internati.
IN DETTAGLIO:
Siamo nel 1954, all‟apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) e il suo nuovo partner Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono convocati a 'Shutter Island' per indagare sull'inverosimile scomparsa di una pluriomicida che sarebbe riuscita a fuggire da una cella blindata dell'impenetrabile ospedale di Ashecliffe. Circondati da psichiatri inquisitori e da pazienti psicopatici e pericolosi confinati sull'isola remota e battuta dal vento, i due poliziotti si trovano immersi in un'atmosfera imprevedibile dove nulla è come appare. Con un uragano in arrivo, le indagini procedono velocemente: man mano che la tempesta si avvicina, i sospetti ed i misteri si moltiplicano e diventano sempre più terrorizzanti e terrificanti con l'emergere di oscuri complotti, sordidi esperimenti medici, lavaggi del cervello, reparti segreti, e un accenno a eventi soprannaturali. Muovendosi tra le ombre dell'ospedale e perseguitato dalle nefande imprese commesse dai suoi sfuggenti inquilini e dai programmi oscuri dei geniali medici, Teddy comincia a rendersi conto che più andrà a fondo nell'indagine e più sarà costretto a confrontarsi con alcune delle sue paure più profonde e devastanti. E capirà anche che rischia di non uscire vivo dall'isola.
Dal >Press-Book< di Shutter Island
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
L’arrivo di Teddy Daniels e del suo collega a Shutter Island per indagare sulla scomparsa di Rachel Solando, una pericolosa criminale, probabilmente verrà ricordato a lungo negli annali della storia del cinema per lo straordinario senso visivo con il quale catapulta lo spettatore nei meandri di una vicenda che sin dall’inizio appare complessa e sinistra. La struttura manicomiale che si trova sull’isola si fa sempre più vicina e con essa i fantasmi di un mistero che si infittisce sino alla fine della pellicola senza sciogliere del tutto qualche dubbio. Scorsese si concede grandi mezzi, molte carrellate, inquadrature a piombo tipiche del suo stile tecnico e i temi classici della sua poetica come la follia e la violenza, ma soprattutto ostenta un elenco infinito di citazioni dei cineasti più importanti e che maggiormente hanno lasciato un’impronta nei lontani anni Quaranta e Cinquanta, il 1954 è l’anno di ambientazione di questa ambigua |
pellicola. Ambigua sia dal punto della strutturazione della storia narrata sia da quello artistico e intellettuale. Questo perché a volte non basta prendere i più grandi autori della storia del cinema e soprattutto i padri dell’horror-thriller psicologico americano di derivazione o formazione espressionista o più generalmente europea come Otto Preminger, Fritz Lang, Jacques Tourneur, Samuel Fuller, Edward Dmytryk e tanti altri (personalmente aggiungerei anche Anatole Litvak e Robert Siodmak) - autori di capolavori come Vertigine, Dietro la porta chiusa, Le catene delle colpa, Cat People, Odio implacabile, La fossa dei serpenti, La scala a chiocciola, tanto per citare i titoli più evidenti, che per la maggior parte all’epoca furono prodotti dalla Fox di Zanuck e soprattutto dalla sottovalutata RKO - e mescolarli in un frullato che sicuramente appare invitante ad un primo approccio, ma via via fluttua verso un autocompiacimento che spesso appare infruttuoso e fine a se stesso, rendendo |
così il prezioso materiale a disposizione male armonizzato e confuso. Il regista italo-americano sicuramente il cinema lo conosce molto bene e ne ha visto più di quanto possiamo immaginare, e per anni ne ha dato lungamente prova, ma stavolta nel voler strafare tira qualche colpo alla cieca non colpendo del tutto il bersaglio. Basandosi sull’omonimo romanzo di Dennis Lehane (autore anche dei romanzi da cui sono stati tratti Mystic River e Gone Baby Gone, nonché autore della fortunata serie della HBO The Wire) e sulla graphic novel da esso derivante, il film ha un buon impianto di partenza come può essere quello dell’indagine e/o dell’analisi dell’istituzione manicomiale, che non sta al sottoscritto ripetere quanto fosse terribile nel periodo storico suddetto di questa vicenda, nella sua angosciante e de-umanizzata quotidianità , ma eccede fino allo stillicidio nell’uso di flashback onirici, che riportano piano piano allo scioglimento del bandolo della matassa e soprattutto |
penetrano nella mente del protagonista e nella maggior parte dei casi si rivelano kitsch e (volutamente) grossolani, in particolare quelli sulla defunta moglie del protagonista, interpretata da Michelle Williams, e i ricordi di guerra dello stesso legati alla liberazione di un campo di concentramento tedesco. Ma c’è da ricordare, inoltre, una eccessiva durata (centotrentotto minuti sono davvero eccessivi per un film del genere, senza ricordare che quei geni di sessanta/settanta anni fa le loro opere le tenevano sotto l’ora e mezza), che ha scollato e gonfiato la pellicola fino all’inverosimile. Se gran parte dei flashback fossero stati eliminati o limitati nella loro durata, se la parte centrale fosse stata ridotta all’osso, probabilmente il film sarebbe apparso molto più compatto e più riuscito sull’onda del manierato citazionismo di cui si fregiava consapevolmente, ricordato molto bene a livello musicale dalla bellissima ed essenziale colonna sonora. Straordinaria, invece, la prova di Leonardo DiCaprio, |
ormai al quarto film con Scorsese, che si mantiene su un binario contenuto ed evita proprio i manierismi del ruolo del “pazzoâ€, che si trova in buona compagnia con un cast assolutamente perfetto tra i quali brillano la crudeltà sottile dei due dottori Ben Kingsley e Max von Sydow e la follia consapevole della quasi irriconoscibile Patricia Clarkson. Appare come un profondo paradosso culturale quello che accade oggi rispetto a settant’anni fa, infatti all’epoca quei film, poi considerati dei veri e propri capolavori di cinema nella loro posteriore rivalutazione artistica, erano considerati solamente opere di scarso valore se non quello strettamente commerciale, mentre noi oggi di fronte ad un lavoro come quello di Shutter Island, che per quanto discreto o anche buono in alcuni punti è di gran lunga inferiore ai suoi predecessori, ci sentiamo in dovere di inchinarci solo perché non osiamo controbattere alla firma di Mr. Martin Scorsese. |
Se lo avesse fatto qualcun altro ci saremmo presi tanto disturbo? |
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Links:
• SHUTTER ISLAND - INTERVISTA al regista MARTIN SCORSESE e all'attore LEONARDO DI CAPRIO (A cura dell'inviata SONIA CINCINELLI) (Interviste)
• 60. Festival del Cinema di Berlino (11-21 Febbraio 2010) LEONARDO DI CAPRIO (con MARTIN SCORSESE) per la prima di 'SHUTTER ISLAND', PIERCE BROSNAN ed EWAN MCGREGOR per 'THE GHOST WRITER' di ROMAN POLANSKI SONO ALCUNE TRA LE STAR PIU’ ATTESE ALLA 60. EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI BERLINO (Speciali)
Galleria Fotografica:
Shutter Island - trailer.flv
Shutter Island - trailer (versione originale).flv
Shutter Island - trailer 2 (versione originale).flv
Shutter Island - trailer 2 HD (versione originale).mp4
Il giudizio della critica
The Best of Review
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International Press
TODD MCCARTHY, "www.variety.com":
"Expert, screw-turning narrative filmmaking put at the service of old-dark-madhouse claptrap, 'Shutter Island' arguably occupies a similar place in Martin Scorsese's filmography as "The Shining" does in Stanley Kubrick's. In his first dramatic feature since 'The Departed', Scorsese applies his protean skill and unsurpassed knowledge of Hollywood genres to create a dark, intense thriller involving insanity, ghastly memories, mind-alteration and violence, all wrapped in a story about the search for a missing patient at an island asylum. A topnotch cast headed by Leonardo DiCaprio looks to lead this Paramount release, postponed from its original opening date last fall to Feb. 19, to muscular returns in all markets".
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Italian
Press
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