|
Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2018
Wim Wenders - Papa Francesco un uomo di parola:
"Non è facile, nel mondo di oggi, vivere davvero secondo i principi che si predicano e comportarsi con coerenza. Ci siamo abituati al fatto che la maggior parte delle persone che parlano per
tutti – di solito i politici – non praticano ciò che predicano. Con Papa Francesco, abbiamo un uomo onesto e che rappresenta non solo i cristiani e i cattolici, ma l’umanità in generale, mettendo in pratica ciò che professa, ed io ho la più alta stima nei confronti di questo modo di comportarsi... Volevo che il Papa parlasse alla gente e non girare solo un film sulle sue origini. Questo non è un film biografico, è più una biografia delle sue idee – è più un film con lui che un film su di lui... Le risposte del papa si reggono perfettamente da sole e poiché io non sono presente nel film come interlocutore, la cosa ha permesso al Papa di parlare in maniera del tutto libera delle cose che gli interessano. Assemblando il tutto, è emersa un’unica grande preoccupazione, cioè il bene comune: pochissime persone sul pianeta sono concentrate su questa problematica. Il papa si preoccupa della giustizia per – e di come raggiungere un migliore equilibrio tra – i poveri e il 20% del mondo che possiede l'80% della sua ricchezza... All'inizio del progetto mi sono reso conto che un'intervista convenzionale non sarebbe stata adatta: sentivo che il Papa avrebbe dovuto rivolgersi a al pubblico del film guardandolo negli occhi. Il sistema 'Interrotron' gli ha infatti permesso di guardare in macchina senza rendersene conto, perché non è sempre facile per un soggetto parlare rivolgendosi all’obiettivo della macchina da presa. Mentre lo intervistavamo, quindi, guardava me e vedeva la mia faccia e i miei occhi che erano allo stesso livello dell'obiettivo".
Wim Wenders
|