I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Il regista, sceneggiatore, attore e comico neozelandese Taika Waititi (Premio Oscar 2020 alla 'Migliore Sceneggiatura Non Originale' per Jojo Rabbit) porta sul grande schermo la storia vera di un capitolo calcistico delle Samoa americane alquanto singolare. Come allenatore di salvataggio da una definitiva ecatombe Michael Fassbender nei panni del coach olandese Thomas Rongen - Dall'11 Gennaio
(Next Goal Wins; Usa, Regno Unito 2023; Dramedi; 97'; Produz.: Fox Searchlight Pictures, Imaginarium Productions, Searchlight Pictures; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia)
Soggetto: Il film si basa sul documentario inglese Next Goal Wins (2014), diretto da Mike Brett e Steve Jamison, a sua volta basato sulla vera storia dell’allenatore di calcio olandese Thomas Rongen, il quale fu impegnato ad allenare la nazionale di calcio delle Samoa Americane - considerata una delle peggiori squadre al mondo - per le qualificazioni della FIFA World Cup 2014.
Cast: Michael Fassbender (Thomas Rongen) Oscar Kightley (Tavita) Kaimana (Jayah) David Fane (Ace) Rachel House (Ruth) Beulah Koale (Daru) Will Arnett (Alex Magnussen) Taika Waititi (Prete delle Samoa americane) Elisabeth Moss (Gail) Uli Latukefu (Nicky Salapu) Hio Pelesasa (Samson) Semu Filipo (Rambo) Chris Alosio (Jonah)
Musica: Michael Giacchino
Costumi: Miyako Bellizzi
Scenografia: Ra Vincent
Fotografia: Lachlan Milne
Montaggio: Tom Eagles, Yana Gorskaya, Nicholas Monsour, Nat Sanders
Makeup: Nancy Hennah (direzione)
Casting: Katie Doyle (direzione Hawaii), Mary Vernieu, Michelle Wade Byrd
Scheda film aggiornata al:
04 Aprile 2024
Sinossi:
In breve:
Si racconta una storia vera, quella di una partita di calcio tenutasi nel 2001 durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. A giocare l'una contro l'altra sono state le squadre delle Samoa Americane e dell'Australia. Il match si è concluso con la sconfitta delle Samoa con un punteggio pari a 31-0, segnando un vero e proprio record come il più ampio scarto di gol in una partita ufficiale.
Nel 2014 a risollevare le sorti di questo team sconfortato, prossimo alle qualificazioni per la successiva Coppa del Mondo, è stato chiamato l'allenatore olandese Thomas Rongen (Michael Fassbender), nella speranza che questo ex centrocampista potesse invertire il destino avverso della squadra.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
C’è più cuore che calcio in questa ‘missione impossibile’ che, di fatto, è più un recupero esistenziale all’insegna di una sana e positiva filosofia di vita, in cui non può mancare l’ingrediente vincente: l’umorismo. Soprattutto quando si tratta del regista, sceneggiatore, attore e comico neozelandese Taika Waititi (Premio Oscar 2020 alla ‘Migliore Sceneggiatura Non Originale’ per Jojo Rabbit) che, in Chi segna vince, apre e chiude questa storia nelle vesti di un sacerdote samoano americano. Storia vera portata sul grande schermo con grande ironia nell’intento di assestare una bella tirata d’orecchie agli occidentali, frenetici, fissati con ambizione e successo, e per lo più infelici.
La sceneggiatura - scritta dal regista a quattro mani con lo scrittore britannico Iain Morris - si basa sul documentario inglese Next Goal Wins (2014), diretto da Mike Brett e Steve Jamison, a sua volta basato sulla vera storia dell’allenatore di calcio olandese Thomas Rongen, impegnato ad
allenare la nazionale di calcio delle Samoa Americane - considerata una delle peggiori squadre al mondo - per le qualificazioni della FIFA World Cup 2014. La regia di Taika Waititi tiene conto dell’ambientazione, degli usi e delle tradizioni isolane e, per essere il più credibile possibile, effettua le riprese ad Honolulu, nelle Hawaii, dove i protagonisti di una delle squadre più sgangherate e imbarazzanti al mondo, tengono così tanto a racimolare le sostanze economiche per finanziare uno sport che per la verità non è certo scritto nel loro DNA, da fare più lavori. Perciò, vediamo la stessa persona dedita a più mansioni in un tessuto sociale che non riesce proprio a fare a meno della religione, così come dei riti ‘ancestrali’ scaramantici prima di ogni partita. E quando il nuovo, iracondo e fallimentare, coach Thomas Rongen (Michael Fassbender) viene catapultato sul remoto posto, suo malgrado, per tentare di sollevare le
Così, facendosi largo tra personaggi incredibilmente comici, e lo stupore scoraggiato del coach di fronte ai blocchi improvvisi di ogni attività dei samoani per motivi religiosi, incluso il calcio, ad una spanna dal gettare definitivamente la spugna, si inizia a fendere l’oscurità per lasciar passare un po' di luce, passando anche e soprattutto, attraverso un personaggio in particolare. Facendo perno sulla ‘diversità ’
Thomas Rongen (Michael Fassbender): Il nostro è uno sport meraviglioso, ma ammettiamolo è complicato, ragazzi.
Tavita (Oscar Kightley): Non abbiamo segnato un gol nella storia del nostro Paese da quando cerchiamo di avere una squadra di calcio, ma ascoltatemi bene: le cose stanno per cambiare! Sto per assumere un nuovo coach.
Jaiyah (Kaimana): Qualcosa da bere?
Thomas: Whisky, birra, vino.
Jaiyah: Sì, li abbiamo tutti. Quale?
Thomas: Whisky, birra e vino.
Thomas: Mi sento di dire che non avete talento e comprensione del gioco.
Thomas: È il gruppo di giocatori più scarso che abbia visto in vita mia.
Tavita: Voglio solo che la squadra segni un goal... un goal.