Stasera, 17 Giugno, in TV, su Sky Cinema 1, Canale Sky, ore 21.15 - Dal Toronto International Film Festival 2023 - RECENSIONE - Anthony Hopkins e Jonathan Pryce tornano qui a lavorare insieme dopo I due Papi (2019), in questo film, ispirato ad una storia vera, che segna il debutto sul grande schermo del regista britannico James Hawes (serie TV Doctor Who) - Dal 21 Dicembre
Nicholas Winton anziano (Anthony Hopkins): Pensi mai ai bambini e a cosa è successo loro?
Geoff (Adrian Rawlins): Avrà molte storie da raccontare.
Nicholas Winton anziano: Non si tratta proprio di me.
Soggetto: La storia narra una vicenda realmente accaduta durante la Seconda guerra mondiale e prende ispirazione dal libro If It's Not Impossible... The Life of Sir Nicholas Winton scritto da Barbara Winton.
Preliminaria:
Il film è basato sulla vera storia di Nicholas Winton, figura poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale. Winton contribuì a salvare centinaia di bambini cecoslovacchi dai nazisti proprio alla vigilia del conflitto mondiale. Fu soprannominato l'Oskar Schindler britannico.
Il titolo One Life, è un riferimento al Talmud ebraico che suggerisce che puoi salvare il mondo intero se riesci a salvare una sola vita. Quindi Winton, salvando centinaia di bambini, ha praticamente salvato il mondo un paio di volte.
Preliminaria - la storia vera:
Kindertransport è il nome di un'operazione umanitaria condotta dal Regno Unito, nove mesi prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Da dicembre 1938 a maggio 1940 furono accolti in terra britannica circa diecimila minori ebrei non accompagnati provenienti dalla Germania nazista, Austria, Cecoslovacchia, Polonia e la città di Danzica. Spesso i bambini e adolescenti salvati erano gli unici sopravvissuti delle rispettive famiglie all’Olocausto. Durante l’operazione - gestita principalmente da volontari - i minorenni furono affidati a famiglie inglesi e furono sistemati in case, ostelli e fattorie.
Cast: Anthony Hopkins (Nicholas Winton, anziano) Helena Bonham Carter (Babette Winton) Romola Garai (Doreen Warriner) Jonathan Pryce (Martin Blake) Lena Olin (Grete Winton) Johnny Flynn (Nicholas Winton, giovane) Adrian Rawlins (Geoff) Alex Sharp (Trevor) Marthe Keller (Betty Maxwell) Samantha Spiro (Esther Rantzen) Samuel Finzi (Rabbi Hertz) Ffion Jolly (Barbara Winton)
E' la vera storia di Nicholas Winton (Anthony Hopkins), un agente di borsa britannico figlio di genitori ebrei tedeschi. Negli anni Trenta, l’uomo salvò centinaia di bambini dallo sterminio nazista.
Siamo in Cecoslovacchia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Winton ha 29 anni e crea un piano di salvataggio, noto come Operazione Kindertransport (tradotto letteralmente come "trasporto di bambini"), che prevede il trasporto di centinaia di bambini tra cui molti ebrei, fuori dal paese prima dell’inizio del conflitto.
Grazie a questa operazione, i piccoli furono nascosti e si salvarono dai campi di concentramento. Nicholas Winton, volle reagire a l’apatia e all’indifferenza del Governo e riuscì a far scappare un totale di 669 bambini prima che la missione venisse interrotta a causa della chiusura dei confini.
Il suo impegno fu riconosciuto pubblicamente solo negli anni Ottanta, quando ebbe l’occasione di incontrare nuovamente gran parte degli allora bambini a cui salvò la vita.
Short Synopsis:
Follows British humanitarian Nicholas Winton, who helped save hundreds of Central European children from the Nazis on the eve of World War II.
intimista film di nicchia, dal respiro controllato che non cerca l’ampio spettro, eppure, ci sono fotogrammi di una potenza da togliere il fiato! Qualcosa di così genuino e verista, alla stregua del neorealismo nostrano che, appuntato su una variegata infanzia d’epoca degli anni Trenta, resta stampato indelebile nella mente e nel cuore. Ed è questo il miglior pregio di un film comunque importante e necessario.
attendere i suoi momenti, prima di concedersi di far affiorare emozioni incontrollabili. Il suo è un passato che il montaggio alternato rivela a poco a poco, spicchio dopo spicchio, condiviso con il presente: un passato ingombrante e, involontariamente, ‘eroico’, che salvò centinaia di bambini dallo sterminio nazista. Un qualcosa che non si può dimenticare e che continua ad affiorare nella mente e nel cuore del vegliardo protagonista. La sua storia vera, recuperata dal film, rispolvera la vigilia della Seconda Guerra Mondiale in Cecoslovacchia: quando lui stesso, all’epoca appena ventinovenne (Johnny Flynn non ha certo l’appeal di Liam Neeson in Schlinder’s List) fa la spola da Praga a Londra. Dopo aver constatato le misere condizioni di vita in cui versano famiglie di rifugiati, con parecchi bambini, all’ombra del pericolo nazista imminente ben peggiore, si industria, con altri sul posto, e con l’aiuto della madre Babette da Londra (Helena Bonham Carter), a
quei bambini. Memorie rimaste nel cassetto della sua scrivania per decenni. Così, salito, suo malgrado, alla ribalta dell’opinione pubblica tramite la BBC e il programma That’s Life!, normalmente banale, il Winton di Hopkins ha modo di incontrare quei bambini ormai adulti che gli devono la vita. D’altra parte, come suggerisce il Talmud ebraico, se riesci a salvare una sola vita - One Life del titolo - puoi salvare il mondo intero. E questo resta un messaggio universalmente sempre valido.
Perle di sceneggiatura
Nicholas Winton anziano (Anthony Hopkins): Pensi mai ai bambini e a cosa è successo loro?
Geoff (Adrian Rawlins): Avrà molte storie da raccontare.
Nicholas Winton anziano: Non si tratta proprio di me.