MADAME WEB

MADAME WEB: LA TESSITURA DELLA PRIMA TELA

L’origine dei poteri di Cassandra Web si intrecciano con quelli di alcune Spider-Woman: un incipit tra passato e futuro per un primo approccio ad un nuovo mondo denso di super eroine.

Madame Web è un lungometraggio prodotto e distribuito da Columbia Pictures assieme a Marvel, nel quale si introduce il personaggio di Cassandra Webb, nell’arco narrativo dedicato al mondo di Spider-Man. Cassie è una giovane donna che lavora come conducente di un’ambulanza, sempre pronta ad intervenire per salvare le vite delle persone. Cresciuta senza nessun genitore, ha sempre considerato la figura materna ormai scomparsa come una donna che non ha voluto curarsi molto della propria figlia. Tutte le sue considerazioni sulla realtà cambieranno appena inizierà ad avere le prime premonizioni di possibili eventi futuri. Cassandra dovrà affrontare Ezekiel Sims, un uomo dai poteri simili all’Uomo Ragno, pronto ad eliminare tre ragazze che minacciano la sua

sopravvivenza nel futuro. Cassie dovrà padroneggiare i suoi poteri per salvare le giovani ragazze ed ottenere il pieno controllo su di loro.

Visioni narrative multi temporali

Ogni elemento della storia delle origini di Madame Web viene strutturato attraverso uno schema freddo senza troppi coinvolgimenti emotivi. L’intreccio tra presente e futuro si manifesta attraverso sequenze oniriche che anticipano i possibili eventi a venire. Una storia all’apparenza intrigante ma sviluppata con poca originalità. Interessante invece lo spessore della personalità dei tre personaggi femminili: ossia Julia (Sydney Sweeney), Anya (Isabela Merced) e Mattie (Celeste O’Connor). Differenti per etnia, carattere e look, le tre attrici, assieme alla protagonista interpretata da Dakota Johnson, hanno una forte presenza scenica, su cui poggia tutto l’arco narrativo del film.

Azioni acrobatiche

Un ruolo predominante per quanto riguarda gli effetti visivi di questo film è stato affidato al team degli stuntman. Le sequenze più spettacolari sono proprio quelle acrobatiche, in cui è presente

l’antagonista principale che, mentre sorvola la New York del 2003, crea scompiglio per le strade trafficate della città. Il direttore della fotografia Mauro Fiore ha contribuito a realizzare le sequenze delle visioni di Cassie
attraverso l’utilizzo di lenti diottriche. Lenti che hanno reso possibile avere una messa a fuoco 'sfumata', grazie al gioco di piani focali. Per mantenere una coerenza tra il presente e il possibile futuro all’interno di una singola sequenza, come quella ambientata all’interno di un vagone della metropolitana, il team dei creativi ha dovuto girare le sequenze con un'attenzione lenticolare, soprattutto alla posizione e ai movimenti di un attore all'interno della scena. La squadra degli effetti visivi ha poi svolto un ottimo lavoro attraverso una elaborazione tecnica all’avanguardia, seppure con uno stile semplice e aderente allo sviluppo della storia.

Conclusioni

Un film che poteva essere strutturato molto meglio, se proposto come serie televisiva, in cui articolare in altro modo, e,

soprattutto, colmare alcune lacune narrative. Un thriller senza pathos destinato al puro intrattenimento ma che può incuriosire gli appassionati di fumetti e del mondo dell’Uomo Ragno.