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    PARTHENOPE

    Da Cannes 77. (Concorso) - Paolo Sorrentino torna nella sua Napoli e porta sul grande schermo il mito della Sirena Partenope, fra le più grandi tradizioni napoletane, per il quale ha chiamato a raccolta Gary Oldman, Stefania Sandrelli, Silvio Orlando, Isabella Ferrari, Luisa Ranieri e Biagio Izzo tra gli altri - Dal 24 Ottobre

    "... nel film non ho raccontato il sesso perché l’ho sempre trovato una cosa che confina con la ginnastica. Mi interessa invece la seduzione, vale a dire i rapporti di forza che si instaurano tra le persone nel mondo dei sentimenti. La seduzione è il modo più gentile, affettuoso e intelligente che le persone possono mettere in atto per instaurare dei rapporti di forza... il sesso è la cosa più impersonale che c’è. Quello che è più sfaccettato, più interessante è come si arriva al sesso. È lì che siamo tutti diversi. Alla domanda sul sesso infatti io non mi eccito perché è tecnica, è ginnastica... Però il bombardamento di informazioni sessualizzate non è solo di oggi. Per noi cresciuti negli anni Ottanta c’erano nudi in continuazione sulle riviste, in televisione. Oggi c’è molto più pudore... Io penso che i mezzi di comunicazione abbiano sempre creato confusione. Ieri la televisione e le riviste. Oggi i social e il digitale. Ma sono ottimista: se è vero che c’è la velocità dei social, è altrettanto vero che questi ragazzi hanno citato libri che stanno leggendo e che le serie televisive di oggi impongono al contrario lentezza. Quello che piuttosto mi preoccupa sono le cappe ideologiche. Ho avuto la fortuna di formarmi negli anni Ottanta, un decennio privo di ideologie. Gli scrittori e registi della mia età sono liberi perché non sono figli dell’indottrinamento. Questo è stato importante... A me pesa tantissimo questa nuova ideologia, la deriva del politically correct. Per me è diventato molto difficile scrivere, non solo per la censura che c’è oggi ma peggio per l’atteggiamento censorio che scatta con me stesso. Lo riscontro anche in tanti miei colleghi. Forse la musica è più libera, perché le note hanno qualcosa che non ha niente a che vedere col contesto. Ma quando ti avventuri nella parola è un inferno. E in questo per le nuove generazioni è anche peggio. Noi eravamo liberi perché molto era consentito e quindi eravamo abbastanza invulnerabili. I giovani di oggi, visto che poche cose sono consentite, sono molto ma molto più vulnerabili. Un tempo entravi nella vita vera molto più equipaggiato. Oggi molte persone che aderiscono alla nuova ideologia lo fanno con molta più paura, perché qualsiasi cosa può risultare un’offesa. E poi c’è il problema del punto di vista. Venendo al film Parthenope, per esempio, il fatto che io sia maschio, bianco e che decida di raccontare una donna a modo mio, per alcuni è un problema. Dieci anni fa non lo era. Questo film se fosse stato fatto da una donna probabilmente avrebbe suscitato reazioni diverse. E probabilmente sarebbe stato fatto diversamente e anche meglio, devo essere onesto. Ma non è questo il punto: oggi esiste un sospetto sulla libertà artistica"
    Il regista e co-sceneggiatore Paolo Sorrentino

    (Parthenope; Italia, Francia 2023; Dramma Fantasy; 136'; Produz.: The Apartment Saint Laurent Numero 10 Pathé; Distribuz.: PiperFilm)

    Locandina italiana Parthenope

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    Celluloid Portraits:



    Storyline

    Titolo in italiano: Parthenope

    Titolo in lingua originale: Parthenope

    Anno di produzione: 2023

    Anno di uscita: 2024

    Regia: Paolo Sorrentino

    Sceneggiatura: Umberto Contarello, Paolo Sorrentino

    Soggetto: Basato sul mito della Sirena Partenope, fra le più grandi tradizioni napoletane. Il racconto si svolgerà in diverse epoche.

    Cast: Celeste Dalla Porta (Parthenope giovane)
    Stefania Sandrelli (Parthenope adulta)
    Daniele Rienzo (Raimondo, fratello di Parthenope)
    Dario Aita (Sandrino)
    Luisa Ranieri (Greta Cool)
    Gary Oldman (John Cheever)
    Silvio Orlando (Devoto Marotta)
    Isabella Ferrari (Flora Malva)
    Peppe Lanzetta (Cardinale Tesorone)
    Marlon Joubert (Roberto Criscuolo)
    Alfonso Santagata (Achille Lauro)
    Lorenzo Gleijeses (Sasà, padre di Parthenope)
    Silvia Degrandi (Maggie, madre di Parthenope)
    Nello Mascia (Chitarrista nella casa dei camorristi)
    Biagio Izzo (Parente di Partenope)
    Cast completo

    Musica: Lele Marchitelli

    Costumi: Carlo Poggioli

    Scenografia: Carmine Guarino

    Fotografia: Daria D'Antonio

    Montaggio: Cristiano Travaglioli

    Effetti Speciali: Pasquale Catalano, Fabio Traversari (supervisori)

    Makeup: Paola Gattabrusi (Direzione)

    Casting: Annamaria Sambucco

    Scheda film aggiornata al: 17 Dicembre 2024

    Sinossi:

    1950. La famiglia Di Sangro attende la nascita della secondogenita. Al parto, che avviene nelle acque di Posillipo, assistono il fratello maggiore Raimondo e Sandrino, figlio della governante della lussuosa magione di famiglia; le viene dato il nome Parthenope in onore della città di Napoli. La bambina, grazie alla protezione del suo facoltoso padrino Achille Lauro, ha un'infanzia agiata e serena.

    1970. Parthenope è diventata una ventenne intelligente e sfacciata, consapevole della sua bellezza e dell'ascendente che ha su Sandrino, da sempre innamorato di lei, e Raimondo, divenuto un uomo fragile e ossessionato dalla sorella fin quasi all'incesto. La ragazza frequenta con profitto il corso di antropologia del professor Devoto Marotta, severo e temuto da tutti: il suo temperamento si dice sia dovuto al fatto che abbia a carico un figlio gravemente disabile, ma nessuno sa se questo sia vero o meno. Tra la ragazza e l'insegnante si instaura subito un rapporto di freddo rispetto.

    Durante l'estate, Raimondo propone a Parthenope e Sandrino di andare in vacanza a Capri, dove intende corteggiare una ricca ereditiera; pur conoscendo le fragilità del fratello, Parthenope accetta. Sull'isola, il comportamento disinibito della ragazza attira le attenzioni di molte persone, tra cui lo scrittore John Cheever e un facoltoso imprenditore: il primo le insegnerà a godere di tutto ciò che la sua giovinezza sarà in grado di procurarle; l'altro tenta di sedurla con promesse di ricchezza, ma lei rifiuta. Intanto Raimondo riesce nel tentativo di ingraziarsi l'ereditiera, ma all’atto di baciarla scopre di non poter amare nessuna donna al di fuori di sua sorella. Quando Sandrino riuscirà a strapparle un rapporto sessuale, il ragazzo si suiciderà gettandosi dalle scogliere di Capri. Il padre e la madre, ritenendo Parthenope colpevole della sua morte, adotteranno nei suoi confronti un atteggiamento di chiusura, causando una frattura destinata a non sanarsi mai più.

    1974. Non riuscendo a superare il proprio senso di colpa, Parthenope chiede al professor Marotta di sostenere una tesi di laurea sul tema del suicidio; il docente la accetta come tesista, ma le propone di analizzare un altro argomento, l'impatto culturale del miracolo. Poco dopo, tuttavia, Parthenope interrompe gli studi: ricordando che a Capri era stata notata da un'agente cinematografica, prova a diventare attrice. Dapprima si reca da Flora Malva, un'anziana diva che porta perennemente una maschera dopo essere rimasta sfigurata da un intervento di chirurgia plastica; costei le mostra che gloria e fama comportano una profonda solitudine. Flora la indirizza poi da Greta Cool, attempata attrice di origini partenopee, la quale vive da tempo nel Nord Italia: durante un party di Capodanno in suo onore, la donna si sfoga contro Napoli e i napoletani, rei a suo dire di non averla mai amata abbastanza; la Cool suggerisce a Parthenope di non lasciarsi incantare dalla mondanità.

    Parthenope conosce Roberto Criscuolo, affascinante boss che la porta nei sobborghi napoletani, dove la ragazza scopre miseria e povertà; qui assiste a uno sconvolgente rituale denominato grande fusione, durante il quale gli eredi di due famiglie camorriste (tra cui quella a cui appartiene Roberto) concepiranno pubblicamente un bambino che sancirà la fine della loro faida. In seguito a un rapporto occasionale, Parthenope rimane incinta di Criscuolo, ma si procura volontariamente l'aborto. Poco dopo, prima di trasferirsi per lavoro a Milano, Sandrino dichiara per l'ennesima volta il proprio amore per Parthenope; lei reagisce addossandogli la colpa della morte di Raimondo, prevedendo anche che non si rivedranno mai più: l'amore di Sandrino è infatti un puro sentimento giovanile, mentre l'età adulta gli porterà disincanto e problemi. In seguito, mentre l'Italia precipita negli anni di piombo, Parthenope si laurea col massimo dei voti, e Marotta la prende come propria assistente: il professore sembra intuire i drammi dietro la sua vita, ma continua a trattarla con distacco, senza mai giudicarla.

    1982. Parthenope è ormai una brillante ricercatrice, la ragazza riceve da una rivista di antropologia la richiesta di scrivere un articolo sulla liquefazione del sangue di San Gennaro e decide di rivolgersi al cardinale Tesorone, custode delle ampolle del Santo, per analizzare il fenomeno; Marotta la mette in guardia dal prelato, notoriamente un farabutto. Il cardinale promette a Parthenope di mostrarle il tesoro di san Gennaro dopo la messa in cui il sangue si liquefarà. In realtà il miracolo non avviene, ma una donna in menopausa dichiara di essere tornata ad avere le mestruazioni, cosa che infastidisce molto Tesorone. In seguito il cardinale vestirà Parthenope coi gioielli del tesoro, spiegandole come la spiritualità napoletana sia in effetti un'inutile macchinazione divisa tra superstizione popolare e mondanità; l'uomo, per nulla attraente, le chiederà inoltre di avere con lei un rapporto sessuale: la donna accetta, e durante l'atto il sangue di san Gennaro si liquefà.

    Marotta annuncia a Parthenope di voler andare in pensione, e le propone di sostenere il concorso a Trento in modo da vincerlo e poter tornare a Napoli dopo alcuni anni di docenza presso l'università locale: in un primo momento Parthenope rifiuta a causa dell'amore per la città di cui porta il nome, ma l'esperienza con Tesorone le fa cambiare idea. Prima di congedarsi, Marotta le presenta finalmente suo figlio, un enorme essere a metà tra neonato e adulto, obeso e dall'umorismo infantile, fatto "di acqua e sale, come il mare": Parthenope ne rimarrà affascinata.

    2023. Anziché tornare a Napoli, una volta diventata professoressa Parthenope è rimasta a insegnare a Trento; andata in pensione, la donna decide finalmente di fare ritorno nella propria città. Recatasi a Capri, Parthenope ha finalmente modo di affrontare il lutto per la morte di Raimondo; riflettendo, la donna si accorge di aver avuto sempre in sé le stesse contraddizioni di Napoli, comunque accogliente e in grado di affrontare anche i dolori più terribili. Sentendosi nuovamente parte della città, Parthenope sorride serena davanti a un gruppo di tifosi in festa per la vittoria del terzo scudetto.

    Storyline:

    Partenope is a woman who bears the name of her city. Is she a siren or a myth?

    1950. The Di Sangro family awaits the birth of their second child. The birth, which takes place in the waters of Posillipo, is attended by his older brother Raimondo and Sandrino, son of the housekeeper of the luxurious family mansion; it was given the name Parthenope in honor of the city of Naples. The little girl, thanks to the protection of her wealthy godfather Achille Lauro, has a comfortable and peaceful childhood.

    1970. Parthenope has become an intelligent and cheeky twenty-year-old, aware of her beauty and the influence she has over Sandrino, who has always been in love with her, and Raimondo, who has become a fragile man obsessed with his sister almost to the point of incest. The girl successfully attends the anthropology course of Professor Devoto Marotta, strict and feared by all: her temperament is said to be due to the fact that she has a severely disabled son in charge, but no one knows if this is true or not. A relationship of cold respect is immediately established between the girl and the teacher.

    During the summer, Raimondo proposes to Parthenope and Sandrino to go on vacation to Capri, where he intends to court a rich heiress; despite knowing his brother's frailties, Parthenope accepts. On the island, the girl's uninhibited behavior attracts the attention of many people, including the writer John Cheever and a wealthy entrepreneur: the former will teach her to enjoy everything that her youth will be able to provide her; the other tries to seduce her with promises of wealth, but she refuses. Meanwhile, Raimondo succeeds in trying to ingratiate himself with the heiress, but in the act of kissing her he discovers that he cannot love any woman but his sister. When Sandrino manages to snatch a sexual relationship from her, the boy will commit suicide by throwing himself from the cliffs of Capri. His father and mother, considering Parthenope guilty of his death, adopted a closed attitude towards him, causing a fracture destined never to heal again.

    1974. Unable to overcome his sense of guilt, Parthenope asks Professor Marotta to support a degree thesis on the subject of suicide; The teacher accepts her as a thesis student, but proposes that she analyze another topic, the cultural impact of the miracle. Shortly after, however, Parthenope interrupted her studies: remembering that in Capri she had been noticed by a film agent, she tried to become an actress. First he goes to Flora Malva, an elderly diva who perpetually wears a mask after being disfigured by plastic surgery; she shows her that glory and fame involve a profound loneliness. Flora then directs her to Greta Cool, an elderly actress of Neapolitan origins, who has been living in Northern Italy for some time: during a New Year's Eve party in her honor, the woman vents against Naples and the Neapolitans, guilty according to her of never having loved her enough; Cool suggests to Parthenope not to be enchanted by worldliness.

    Parthenope meets Roberto Criscuolo, a charming boss who takes her to the Neapolitan suburbs, where the girl discovers misery and poverty; here he witnesses a shocking ritual called the Great Fusion, during which the heirs of two Camorra families (including the one to which Roberto belongs) will publicly conceive a child who will sanction the end of their feud. Following a casual relationship, Parthenope becomes pregnant with Criscuolo, but voluntarily procures an abortion. Shortly after, before moving to Milan for work, Sandrino declares his love for Parthenope for the umpteenth time; she reacts by blaming him for Raimondo's death, also predicting that they will never see each other again: Sandrino's love is in fact a pure youthful feeling, while adulthood will bring him disenchantment and problems. Later, as Italy plunged into the years of lead, Parthenope graduated with honors, and Marotta took her as his assistant: The professor seems to sense the dramas behind her life, but continues to treat her with detachment, without ever judging her.

    1982. Parthenope is now a brilliant researcher, the girl receives a request from an anthropology magazine to write an article on the liquefaction of the blood of San Gennaro and decides to turn to Cardinal Tesorone, custodian of the Saint's ampoules, to analyze the phenomenon; Marotta warns her about the prelate, notoriously a scoundrel. The cardinal promises Parthenope to show her the treasure of San Gennaro after the mass in which the blood will liquefy. In reality, the miracle does not happen, but a menopausal woman declares that she has returned to menstruation, which annoys Tesorone a lot. Later the cardinal will dress Parthenope with the jewels of the treasure, explaining to her how Neapolitan spirituality is in fact a useless machination divided between popular superstition and worldliness; the man, not at all attractive, will also ask her to have sexual intercourse with her: the woman accepts, and during the act the blood of San Gennaro liquefies.

    Marotta announces to Parthenope that she wants to retire, and offers her to take the competition in Trento in order to win it and be able to return to Naples after a few years of teaching at the local university: at first Parthenope refuses because of her love for the city whose name she bears, but the experience with Tesorone makes her change her mind. Before leaving, Marotta finally introduces her to her son, a huge being halfway between a newborn and an adult, obese and with childlike humor, made "of water and salt, like the sea": Parthenope will be fascinated.

    2023. Instead of returning to Naples, once she became a professor, Parthenope stayed to teach in Trento; After retiring, the woman finally decides to return to her city. Going to Capri, Parthenope finally has the opportunity to deal with the mourning for the death of Raimondo; reflecting, the woman realizes that she has always had the same contradictions in her as in Naples, however welcoming and able to face even the most terrible pains. Feeling part of the city again, Parthenope smiles serenely in front of a group of fans celebrating the victory of the third Scudetto.

    Commento critico (a cura di La parola alla stampa)

    "Tra realismo magico e allegoria, Parthenope accompagna l’eroina eponima in un viaggio che le permette di esplorare, grazie a incontri con personaggi singolari, il mistero di sé e di Napoli, città notturna anche quando c’è il sole: luogo di un desiderio che non può saturarsi, in cui si perde e insieme trova posto ogni cosa" - da:
    (cinematographe.it)

    "Sorrentino cammina a braccetto con l'orrore, mescolando miseria e nobiltà. In una Napoli bella e perduta, dove c'è sempre posto per tutto" - da:
    (mymovies.it)

    "In Parthenope la vita scappa da tutte le parti, come le nostre lacrime mentre cantano Cocciante o Gino Paoli, la giovinezza è sperperata come si deve (e Sorrentino non ne ruba nemmeno un minuto). Paolo Sorrentino trova la bellezza, e il sublime, nelle sue immagini (che partano dall'idea del bello tradizionalmente inteso, o che invece affondino le loro radici nel grottesco, del deforme, nella miseria

    o nell'osceno) e in un a vicenda che mette assieme e intrecciando la storia di una giovane donna che 'si è lasciata andare' per combattere il dolore, quella di una città (Napoli), e una riflessione generale sull'esistenza" - da:
    (comingsoon.it)

    "Né è un caso che sia lì, sullo sfondo di quella Napoli che a Parthenope dà il nome. Non potrebbe essere altrimenti, né per la storia che Paolo Sorrentino ci racconta, né per il personaggio stesso, perché c'è un'ideale sovrapposizione tra la donna interpretata da una sorprendente e bravissima Celeste Dalla Porta e la città. Simboleggia Napoli nell'idea filmica di Paolo Sorrentino? Forse. O forse si tratta di una simbologia più ampia, astratta, sfumata. Forse la protagonista di Parthenope ci parla del rapporto di Sorrentino con Napoli, più che della città in quanto tale, anche se, come Napoli, è tutto è niente, ha bellezza e istinto, risposta pronta, ma

    una sagacia che sembra restare solo in superficie" - da:
    (movieplayer.it)

    "Parthenope è una dichiarazione d'amore al cinema e a Napoli, una riflessione sul mondo e sugli anni che passano" - da:
    (filmpost.it)

    Perle di sceneggiatura

    Parthenope (Celeste Dalla Porta): Io sono nata qui, in acqua.

    Voce off: Sembri una santa. Un mistero.

    Parthenope (Stefania Sandrelli): Forse è stato meraviglioso essere ragazzi… È durato poco.

    Pressbook:

    Pressbook Italiano Completo

    Links:

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    • Stefania Sandrelli

    • Gary Oldman

    • Silvio Orlando

    • Biagio Izzo

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    Galleria Video:

    Parthenope - trailer ufficiale

    Parthenope - teaser trailer ufficiale

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