Cinema Vintage - RECENSIONE - Secondo film - remake di Un grande amore (1939) - in cui recitano insieme Warren Beatty e Annette Bening, conosciutisi tre anni prima sul set di Bugsy e marito e moglie nella vita - Uscito al cinema il 23 Febbraio 1995
(Love Affair; USA 1994; Dramma romantico; 108'; Produz.: Warren Beatty per Mulholland Productions; Distribuz.: Warner Bros Italia)
Soggetto: La pellicola è il remake di Un grande amore (1939) diretto da Leo McCarey, già riportato al cinema nel 1957 con Un amore splendido da parte dello stesso regista.
Preliminaria - Le musiche:
La colonna sonora è molto varia e comprende anche musiche con Louis Armstrong (Life Is So Peculiar), canzoni di John Lennon e Paul McCartney (I Will) e una performance di Ray Charles (The Christmas Song).
Preliminaria - Il cast:
Si tratta del secondo film in cui recitano insieme Warren Beatty e Annette Bening, conosciutisi tre anni prima sul set di Bugsy e marito e moglie nella vita.
Nel film appare Ray Charles che impersona se stesso.
Nella pellicola appare anche Carrie Fisher come dottore, ma non è accreditata nel cast.
Cast: Warren Beatty (Mike Gambril) Annette Bening (Terry McKay) Katharine Hepburn (Ginny, zia di Mike) Garry Shandling (Kip De May) Chloe Webb (Tina Wilson) Pierce Brosnan (Ken Allen) Kate Capshaw (Lynn Weaver) Paul Mazursky (Herb Stillman) Brenda Vaccaro (Nora Stillman) Glenn Shadix (Anthony Rotundo) Barry Miller (Robert Crosley) Harold Ramis (Sheldon Blumenthal) Linda Wallem (Lorraine) Meagen Fay (Attendente di volo) Ray Girardin (Wally Tripp) Cast completo
Carey Lowell (Martha)
Musica: Ennio Morricone
Costumi: Milena Canonero
Scenografia: Ferdinando Scarfiotti
Fotografia: Conrad L. Hall
Montaggio: Robert C. Jones
Effetti Speciali: John Richardson e Robert Wilcox
Makeup: Valli O'Reilly (direttrice)
Casting: Marion Dougherty
Scheda film aggiornata al:
17 Marzo 2023
Sinossi:
L'ex quarterback e ora giornalista sportivo Mike e la cantante-cameriera-arredatrice Terry, rispettivamente fidanzati con Lynn e Ken, si incontrano su un viaggio aereo per Sydney. A causa di un guasto ai motori si trovano costretti, insieme agli altri passeggeri, a un atterraggio di fortuna e a imbarcarsi su una nave da crociera russa che costeggia Tahiti. Mike, ex dongiovanni, fa la corte a Terry e la invita a seguirlo su un'isola dell'arcipelago, dove vive sua zia: la donna inizialmente accoglie Terry con freddezza, chiedendosi come mai suo nipote si trovi lì con una donna che non è la sua fidanzata, ma poi tra le due nasce un legame molto stretto e la donna arriva a dire che preferirebbe che fosse proprio Terry la fidanzata di Mike.
Al loro ritorno sulla nave tra i due scoppia l'amore: prima di separarsi per fare ritorno a New York, i due si promettono di lasciare i rispettivi fidanzati e ritrovarsi tre mesi dopo sulla cima dell'Empire State Building; mentre si reca all'appuntamento, Terry viene però investita e perde l'uso delle gambe. Piena di vergogna, preferisce non cercare Mike e lasciargli credere di non voler più stare con lui. Qualche tempo dopo però i due si incontrano casualmente a teatro.
L'uomo decide così di partire, nel tentativo di dimenticare. Prima passa da lei per lasciarle lo scialle che la zia Ginny, nel frattempo morta, le aveva promesso. Le confida di averla ritratta con quello scialle; un quadro che lui aveva regalato all'albergo annesso al grattacielo. Esita, la guarda distesa sul divanetto dal quale, per tutto il colloquio, non si è mai alzata, dietro un angolo scopre il ritratto. Dissolto ogni dubbio i due possono così riabbracciarsi e dichiararsi il reciproco amore.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Se c’è una ragione che spinge oggi a vedere, o a rivedere, a seconda dei casi, un film così ‘datato’, arrivato sul grande schermo per terzo - dopo l’originale del 1939 Un grande amore e Un amore splendido (1957), entrambi di Leo McCarey - non è certamente per il particolare lustro della regia di Glenn Gordon Caron, autore regista e produttore statunitense per lo più televisivo, che questa volta (1995) titola Love Affair-Un grande amore. E’ semmai stimolante voltarsi indietro per guardare agli anni più green di coloro che il tempo ha accreditato come dei veri talenti del cinema: e si dà per l’appunto il caso che il cast in Love Affair-Un grande amore sia a dir poco pluristellato: ma mentre scopriamo i giovani Pierce Brosnan (Ken), Kate Capshaw (Lynn), Garry Shandling (l’avvocato e consulente Kip) e persino (non accreditata) la compianta Carrie Fisher come medico, è subito chiaro che
le luci della ribalta sono tutte puntate sulla coppia in celluloide - e già all’epoca anche nella vita - Warren Beatty e Annette Bening. La Bening, già raffinatissima e fascinosa interprete - che si era già distinta al fianco di Harrison Ford in A proposito di Henry (1991) - è qui tradotta nell’arredatrice e cantante, cameriera all’occorrenza, Terry McKay (findanzata con il Ken di Brosnan), mentre Beatty è un ex quaterback e giornalista sportivo ancora sulla cresta dell’onda della fama - indotta dall’influente fidanzata Lynn/Capshaw - e non solo sportiva. Entrambi a un passo dal matrimonio, prima che il destino li facesse incontrare sullo stesso volo aereo. Secondo voi potranno mai cambiare i loro piani? La risposta è scontata ma il bello è vedere in che modo, e il duo Bening-Beatty, sulla scia di un romance all’antica, si direbbe quasi in stile Via col vento, in un tira e molla
che diventa un ‘vezzo’ giocoso assolutamente complice, sa bene come pattinare sul ghiaccio, senza collidere rovinosamente con l’iceberg dell’amore, inevitabile e travolgente.
Se il film si fregia dal punto di vista musicale di tutti gli onori - tra Louis Armstrong (Life Is So Peculiar), canzoni di John Lennon e Paul McCartney (I Will) si innesta perfino una performance dal vivo di Ray Charles (The Christmas Song) - gli umori nostalgici e romantici già nell’aria si ammantano di tenerezza, per la partecipazione di Katharine Hepburn, qui all’ultima performance nei panni della zia Ginny di Mike/Beatty. Fatta eccezione per il decollo della pellicola, una chicca in punta di eleganza cinematografica, con l’avvocato Kip/Shandling che, di spalle, commenta performance sportive trasmesse in TV, volgendosi ripetutamente verso la macchina da presa (nella finzione a Mike/Beatty fuori schermo) e dunque verso lo spettatore, per il resto, questa terza versione di Love Affair si profila come
un romance scontato. Narrativamente e cinematograficamente ‘vintage’, si tinge poi di melò con il tardo sopraggiungere di un dramma: giusto in tempo per scombinare i piani e far smarrire la strada ai due protagonisti. Ovvio che sarà solo temporaneamente, anche se il loro tergiversare, dopo un incontro casuale mesi dopo, in prossimità del Natale, non riesce affatto a far credere che tutto possa andare perduto. La stessa locandina non tradisce certo quel che si annuncia e si conferma nel film, e a chiare lettere, direi: Un grande amore, appunto! E alle volte, così come nel caso di Annette Bening (Terry) e Warren Beatty (Mike), capita che la celluloide vada pure di pari passo con la vita.