Cast: Mel Gibson (Elvis Cooney) William Moseley (Dylan) Alia Seror-O'Neill (Mary) Nadia Farès (Sam Dubois) Enrique Arce (Tony) Paul Spera (Gary/James) Kevin Dillon (Justin) Yoli Fuller (Steven) John Robinson (Pazzo) Carole Weyers
Musica: Clement Perin
Costumi: Johanna Mondon
Fotografia: Xavier Castro
Montaggio: Pierre-Marie Croquet
Scheda film aggiornata al:
20 Novembre 2022
Sinossi:
In breve:
Si racconta la storia del conduttore radiofonico di successo Elvis Cooney (Mel Gibson) che, durante una diretta radio, riceve una chiamata da un ascoltatore anonimo. L'uomo minaccia di uccidere tutta la famiglia di Cooney e sarà compito del conduttore cercare di salvare le persone a lui più care, mettendo in atto un gioco di sopravvivenza.
Durante la notte Cooney dovrà riuscire a scoprire l'identità dell'anonimo che lo tiene sotto scacco e salvare i suoi familiari dalla follia del criminale.
Synopsis:
A host takes a call, where an unknown person threatens to kill the showman's entire family on air. To save loved ones, the radio host will have to play a survival game and the only way to win is to find out the identity of the criminal.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
’Sequestro in diretta’ per Mel Gibson
On the Line del regista francese Romuald Boulanger ha il grande pregio di radicare nel bluff. A partire dall’inizio, quando abbiamo l’impressione di assistere ad una rapina, un’aggressione o qualcosa del genere, quando invece è solo lui, un padre, che racconta una storia giocando con la figlia. Un bluff, appunto. E quel padre altri non è che l’Elvis Cooney di Mel Gibson, nel film un conduttore radiofonico di successo. Ruolo già vestito sulle opposte sponde drammatiche dal compianto Robin Williams in Una voce nella notte (2006). Anche il programma di Elvis/Gibson si svolge in notturna e tanto successo non sembra avergli procurato molti amici. E, intendiamoci, anche qui, per la maggior parte del tempo siamo nel cuore di un dramma, se non fosse che… Beh, è un po' difficile voler dire, e non poter dire, senza fare spoiler che, per un film come questo vorrebbe
dire affossamento sicuro, siluramento.
Dunque, vi basti sapere che il vecchio Mel sa come condurre la partita, anche quando si ritrova, suo malgrado, alle prese con uno psicopatico che, proprio in diretta radio, lo ricatta e lo minaccia tenendo in ostaggio la sua famiglia. Ne esce fuori un thriller in cui il protagonista si vede costretto ad entrare in azione, sotto scacco da questo sconosciuto che sembra conoscerlo bene tanto quanto è l’odio che nutre nei suoi confronti, per i sedicenti danni ad una centralinista della radio precedente a quella attuale, e per molto altro. Insomma, i motivi ci sono e il ricattatore sembra non solo fare sul serio ma si dimostra in grado di una pianificazione lenticolare spiazzante. Una storia come tante, con il suo ben gruzzolo di morti ammazzati strada facendo tra gli effetti collaterali, e, se non altro, la curiosità che sale per vedere come andrà a
finire, soprattutto quando emerge che la sede radiofonica è disseminata da esplosivi. Sarà curioso e, infine… divertente, scoprire come andrà davvero a finire, con le vere motivazioni in campo per un bluff al quadrato, che sale a tre se si considera la scena iniziale del film.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)