Dal 18 Novembre su Apple TV+ - RECENSIONE - Nell'adattamento in chiave musicale del racconto classico A Christmas Carol di Charles Dickens, il nuovo Scrooge (Ryan Reynolds), Will Ferrell e Octavia Spencer
'Ogni vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un'anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, "A Christmas Carol" viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens'
(Spirited; USA 2022; Commedia musicale; 127'; Produz.: Gloria Sanchez Productions, Maximum Effort, Mosaic; Distribuz.: Apple TV+)
Makeup: Vivian Baker (per Ryan Reynolds); Autumn Butler (per Will Ferrell)
Casting: Rachel Tenner
Scheda film aggiornata al:
27 Dicembre 2022
Sinossi:
In breve:
La storia racconta di un uomo ricco, ma avaro e misantropo, Ebeneezer Scrooge (Ryan Reynolds), che intraprende un magico viaggio tra passato, presente e futuro, al termine del quale scoprirà come sia finito così solo e infelice.
Ogni vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un'anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, A Christmas Carol viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens.
Synopsis:
A musical version of the classic Christmas story by Charles Dickens. A miserly man who treats everyone around him with terrible selfishness finds himself on a fantastical adventure into the three phases of time: past, present, and future, in order to discover how he ended up so miserable and alone.
Che tutta l’architettura versasse in commedia a ben vedere, era scritto tra le righe, che vedono al timone di regia e sceneggiatura il tandem Sean Anders e John Morris (Sex Movie in 4D, I pinguini di Mr. Popper, Come ammazzare il capo 2, Daddy’s Home e Daddy’s
Home 2). Dunque anche l’ombra lunga di Jim Carrey era scritta tra le righe, e, per giunta, su più canali di riferimento. Quanto a Will Ferrell, beh, si direbbe una sorta di ‘familiare’ con cui tornare a collaborare. Ma la vera rivelazione qui è Ryan Reynolds, che veste il suo personaggio come una seconda pelle: una rivelazione camaleontica anche per quanto attiene all’anima coreografica di canti e balli, degni di un classico musical in stile Broadway. Musical curato moltissimo anche nelle scenografie, in cui eccelle la cosiddetta ‘sala dei redenti’ pensata come una sorta di galleria museale con le sue nicchie, alcova di ogni singola persona redenta, simili a sculture monocrome.
E non poteva mancare il vecchio Scrooge, qui ‘irrecuperabile recuperato’ nello Spirito del Natale Presente (Will Ferrell), coordinato dagli spiriti del Natale Passato (Sunita Mani) e Futuro (Loren G. Woods), in una sorta di ‘fucina’ di lavoro per ‘fantasmi’ per
recuperare gli irrecuperabili, appunto: lo staff degli spiriti di supporto, insomma. L’inizio della prima cattiva di turno al cimitero, nel segno della ‘simulazione soprannaturale’, è da manuale, e dà il là al clima umorale ‘esilarante’ che domina l’intera storia. Tra gli altri, il grande irrecuperabile è proprio lui: il Clint Briggs manageriale di Ryan Reynolds, colui che da piccolo voleva tanto un cane: “Io volevo tanto un cane, al punto che preferivo pensare di averlo perso invece che non averlo mai avutoâ€. Ma… davvero può esistere una madre tanto crudele da giocare simili scherzi al proprio figlio per Natale? Un figlio cresciuto solo e male, per quanto confortato da una sorella e da un fratello dall’indole naturalmente e, decisamente… più ‘buona’.
“Ecco quello che facciamo. Trasformiamo le persone in migliori e poi ci cantiamo una canzoneâ€
Trattando di ‘fantasmi’ al lavoro, sia per il modus dell’attraversamento dei corpi - quello
- sul futuro, si contempla l’inaspettata mossa di costringere lo Spirito del Presente/Ferrell a rivisitare il suo, e a decidersi per il ‘pensionamento’ da spirito per tornare dopo secoli a rivivere come si deve una nuova vita reale. D’altra parte, l’irrecuperabile Clint/Reynolds è un osso davvero duro, e sa come mettere il dito nella piaga, alla sua cinica maniera: “Ti ci dedichi da 200 anni, ma davvero l’umanità è più buona?â€. E’ certo che “le nostre scelte fanno di noi quello che siamoâ€. E, comunque, sempre attenzione all’effetto domino!
è la lettura metaforica di ciò che idealmente dovrebbe rappresentare. E, ridendo e scherzando, senza rinunciare a qualche velata malinconia di verità amare - “scaviamo nel fango delle persone†- Spirited-Magia di Natale vuole essere un vero ‘inno’ al cambiamento interiore!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)