RECENSIONE - Russell Crowe nella terra dei cattivi con Liam e Luke Hemsworth - Dal 16 Febbraio in streaming su Prime Video
“Attualmente nel Mare di Sulu si colloca uno dei gruppi estremisti più violenti dell’Asia Meridionale. I servizi segreti di tutto il mondo collaborano a una lotta globale in cui tutti gli uomini e le donne mettono a rischio la propria vita… Siamo in guerra… senza saperloâ€
- "La tecnologia elimina il fattore umano dall'equazione, ma che succede se non funziona?"
(Land of Bad; USA 2022; Thriller; 110'; Produz.: Broken Open Pictures, Highland Film Group (HFG), R.U. Robot, Volition Media Partners; Distribuz.: Amazon Prime Video)
Cast: Liam Hemsworth (Sergente JJ 'Playboy' Kinney) Russell Crowe (Capitano Eddie 'Reaper' Grimm) Luke Hemsworth (Sergente Abel) Ricky Whittle (Sergente Bishop) Milo Ventimiglia (Sergente Maggiore John 'Sugar' Sweet) Chika Ikogwe (Sergente Nia Branson) Robert Rabiah (Saeed Hashimi) Gunner Wright (Capitano David Andrews) George Burgess (Soldato Cooper) Daniel MacPherson (Colonnello Packett) Lincoln Lewis (Aviere Rusty Cummins) Joey Vieira (Trevor Pinner)
Musica: Brandon Roberts
Scenografia: Nathan Blanco Fouraux
Fotografia: Agustin Claramunt
Montaggio: Todd E. Miller
Effetti Speciali: Julian Summers (supervisore)
Makeup: Selena Pertzel (supervisore)
Casting: Ben Parkinson (Casting Australia); Mary Vernieu, Michelle Wade Byrd
Scheda film aggiornata al:
08 Marzo 2024
Sinossi:
In breve:
La recluta nel ruolo di controllore di supporto aereo da campo Kinney (Liam Hemsworth) viene integrata in un team Delta Force in missione nelle Filippine. Quando la squadra è intrappolata senza armi, le abilità di Reaper (Russell Crowe), un pilota di droni dell'Air Force, diventano la loro unica possibilità di sopravvivenza.
Short Synopsis:
Rookie field air support controller Kinney is embedded with a Delta Force team on a mission in the Philippines. When the team is trapped without weapons, the skills of Reaper, an Air Force drone pilot, become their only chance of survival.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Attualmente nel Mare di Sulu si colloca uno dei gruppi estremisti più violenti dell’Asia Meridionale. I servizi segreti di tutto il mondo collaborano a una lotta globale in cui tutti gli uomini e le donne mettono a rischio la propria vita… Siamo in guerra… senza saperloâ€
Un altro scenario di guerra! Quanti ne abbiamo visti fino ad oggi? In tutte le salse, direi! E non c’è dunque nulla di particolarmente nuovo in questo Land of Bad di William Eubank (Love, The Signal, Underwater, Paranormal Activity: Parente prossimo), approdato alla regia dalla piattaforma tecnica Panavision - ‘digital imaging technician - che egli stesso ha definito: “la mia scuola di cinemaâ€. Se a questo aggiungiamo la fascinazione in età infantile sortita dai racconti del nonno, fotografo di guerra della Marina Militare degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, al punto da provare poi indecisione in età adulta sul da farsi, se dedicarsi alla
fotografia o arruolarsi nella United States Naval Academy - finendo poi per scegliere la prima - ecco che abbiamo una motivazione importante per il ‘tocco di stile’ del regista Eubank, per Land of Bad, anche sceneggiatore e produttore.
Una storia questa, giocata con l’obiettivo stretto sugli spazi angusti di basi militari - Filippine e Aeronautica di Las Vegas - così come su quelli più ampi, accidentati, e costantemente in odore di pericolo, delle operazioni multiple sul campo, in seno a missioni speciali, condite con i canonici ingredienti della stessa ricetta: agguati, imboscate, esplosioni di bombe inviate all’indirizzo del nemico tramite drone, torture e civili giustiziati davanti ai consorti. Ma anche i militari hanno un cuore, e non esitano a gettarlo oltre l’ostacolo, per varcare il confine della missione nuda e cruda, pur di salvare un innocente che non è giusto lasciare al suo destino in mano ai terroristi: com’è ormai ben
noto, fan leggendari di plateali decapitazioni filmate quali esemplare minaccia. Un fattore questo, che Eubank ritrae qui a beneficio della vita di un bambino, mentre già Andrew Niccol aveva dato il via libera di intervenire al Maggiore Thomas Egan di Ethan Hawke nel suo notevole Good Kill (2016) per liberare una donna dai reiterati stupri e maltrattamenti del marito, negli intervalli delle operazioni militari. Ci sono circostanze in cui neppure un militare può voltarsi dall’altra parte, e dire, ‘non sono affari nostri’.
Per il resto, ad esempio sul piano delle torture, ben sappiamo che, a dispetto dell’irrinunciabile orgoglio americano, per quanto voglia farci credere il contrario - e Land of Bad non fa eccezione - non è mai stato un binario a senso unico: ogni parte ha in dotazione i suoi sotterranei di detenzione, e di variegate torture, allestite per il rispettivo nemico. E non è mai un bello spettacolo. Ci
come sempre, dinamiche emotive personali, magari in contrasto con quelle istituzionali appunto.
E proprio di quest’ultimo ingrediente, nel suo Land of Bad, Eubank sembra fare una sorta di pilastro. Una discreta scrittura, condita con umorismo e una ritmica vivace fatta da frecciatine all’insegna del botta e risposta, rendono poi digeribile questa nuova storia che, come quasi ogni volta, fa pieno affidamento sul primo protagonismo. Questa volta il primo protagonismo si direbbe piuttosto imponente, e non soltanto per stazza fisica: alla base aeronautica di Las Vegas troviamo per l’appunto il Capitano Eddie Grimm di Russell Crowe, chiamato ‘Reaper’. Un ‘bestione’ cui è affidata la maggior responsabilità , per quanto condivisa, con il Sergente JJ Kinney, chiamato ‘Playboy’ di Liam Hemsworth, un eroe per caso, neppure addestrato per quella missione.
Ma a Russell Crowe basta far entrare in scena il suo ‘Reaper’, autoritario, manesco e sarcastico come nessun altro, che, in poche battute ha
già surclassato chiunque altro. E mentre Hemsworth con il suo Playboy sembra prendersi sul serio, Russell Crowe con ‘Reaper’ sta al gioco, con ironia, non facendosi mancare qualche irruenta scenata con il suo insulso superiore, e neppure qualche irresistibile siparietto fuori dalla scrivania e dalla consolle informatica con cui è solito ‘gestire’ la guerra (ancora una volta Good Kill docet). Uno di questi si appunta sulle sequenze del supermercato, dove Reaper/Crowe, destituito con la forza dal colonnello dall’operazione in corso, è alle prese con la spesa per la moglie vegana incinta. E questo proprio mentre Playboy/Hemsworth lo sta contattando freneticamente, allo stremo delle forze e in pericolo di vita.
Secondo voi, poteva mancare un finale, spalmato sulla salvezza dell’ultimo minuto alla stregua, per altri versi, di altri nobili precedenti? Si veda ad esempio, il mitico Il Fuggitivo (1993) di Andrew Davis, con il Dr. Richard Kimble di Harrison Ford, sull’onda
del salto nella cascata - qui in Land of Bad, ripetuto peraltro dallo stesso PlayBoy/Hemsworth - e del salto dal treno nell’ultimo istante prima di essere travolto. Beh, che dire! E’ cinema, ragazzi, è cinema!
Perle di sceneggiatura
- "Cacati addosso in missione, e la merda ti resterà attaccata per sempre"
- "La tecnologia elimina il fattore umano dall'equazione, ma che succede se non funziona?"