RECENSIONE in ANTEPRIMA - Con Viola Davis nel ruolo di Nasisca, generale dell’unità militare tutta al femminile del regno del Dahomey, uno degli stati africani più potenti tra il XVIII e il XIX secolo in un'epica storia ispirata a fatti realmente accaduti - Dal 1° Dicembre
(The Woman King; USA/CANADA 2022; Action Drama storico; 135'; Produz.: Sony Pictures, Entertainment One, Jack Blue Productions, JuVee Productions, TriStar Productions, Welle Entertainment; Distribuz.: Warner Bros. Entertainment Italia)
Sceneggiatura:
Gina Prince-Bythewood e Dana Stevens
Cast: Viola Davis (Nanisca) Thuso Mbedu (Nawi) Lashana Lynch (Izogie) Sheila Atim (Amenza) Hero Fiennes Tiffin (Santo Ferreira) John Boyega (Re Ghezo) Adrienne Warren (Ode) Jordan Bolger (Malik) Jayme Lawson (Shante) Shaina West (Esi) Masali Baduza (Fumbe) Makgotso M (Iniya) Jimmy Odukoya (Oba Ade) Chioma Antoinette Umeala (Tara)
Musica: Terence Blanchard, Lebo M.
Costumi: Gersha Phillips
Scenografia: Akin McKenzie
Fotografia: Polly Morgan
Montaggio: Terilyn A. Shropshire
Effetti Speciali: Cordell McQueen (supervisore)
Makeup: Zayaan Damon
Casting: Aisha Coley
Scheda film aggiornata al:
08 Gennaio 2023
Sinossi:
In breve:
E' la straordinaria storia delle Agojie, un gruppo di guerriere tutte al femminile che nell’Ottocento proteggeva il Regno africano di Dahomey con un’abilità e una ferocia mai viste al mondo. Ispirato a fatti realmente accaduti, The Woman King segue l’epico ed emozionante viaggio del generale Nanisca (Viola Davis) mentre addestra la nuova generazione di reclute e le prepara alla battaglia contro un nemico determinato a distruggere il loro stile di vita. Per alcune cose vale la pena combattere...
A historical epic inspired by the true events that happened in The Kingdom of Dahomey, one of the most powerful states of Africa in the 18th and 19th centuries.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
THE WOMAN KING- L’INCLUSIONE FEMMINILE TRA LIBERTÀ E INDIPENDENZA
Si celebra la potenza della volontà di un gruppo di donne che combatte per il popolo e per la parità dei sessi, e una donna è pronta per essere incoronata.
Agli inizi del 1800 nel Regno di Dahomey il re Ghezo governa e difende i propri territori con la sua potente armata, costituita dalle poderose guerriere Agojie, ovvero, un corpo speciale di amazzoni africane. Una guerra crudele con i popoli confinanti è all’ordine del giorno e le Agojie, con la loro potente guerriera capo Nanisca (Viola Davis), sono pronte ad accogliere nuove reclute e sferrare audaci attacchi. Nel frattempo la giovane Nawi (Thuso Mbedu) si scontra con le tradizioni della sua famiglia e viene causalmente trasportata nel mondo delle guerriere. Nawi dovrà far valere le sue capacità e la sua resistenza fisica pur di diventare una nuova Agojie e difendere la propria patria.
Una
famiglia tutta al femminile
Una narrazione molto avvincente che mostra il valore ed il coraggio che alcune donne hanno dimostrato nella Storia, in particolare quella africana. L’amara riflessione dello svantaggio della donna in una società completamente maschile, assieme all’intenso razzismo che ancora tutt’oggi si respira in alcuni Paesi, sono i fili conduttori di questo spaccato di vita delle guerriere Agojie. Una storia anche di intimità familiare, dove
c’è una vera e propria tragedia nel senso più rappresentativo del termine: il dramma fisico e psicologico di una madre e di una figlia che riscoprono un legame reso invisibile dal tempo.
di base, le scenografie trasportano lo spettatore in accattivanti rappresentazioni storiche.
Consigli per la visione
Un lungometraggio cruento, per il quale non si può far a meno di sostenere nella lotta queste particolari guerriere, che nella sofferenza hanno accesso la fiamma per ottenere rispetto e intraprendere la strada verso l’abolizione della schiavitù. Da non perdere.