Dal 26 Ottobre - RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dai produttori de L’Uomo Sul Treno il remake dell’adrenalinico film spagnolo El Desconocido, che vede di nuovo protagonista Liam Neeson, questa volta nei panni di un dirigente di banca che riceve una minaccia di bomba mentre accompagna i suoi figli a scuola. La loro macchina esploderà se si fermano e scendono
Matt Turner (Liam Neeson): Pronto?
Voce al telefono: Matt Turner ascoltami attentamente. C’è una bomba sotto al tuo sedile. Se ti alzi dal sedile, la bomba esploderà . Dovrai fare esattamete quello che ti dirò.
Matt Turner: Cosa vuoi?
Voce al telefono: I soldi dei due investitori, 208 milioni di Euro.
Matt Turner: Tutto questo per i soldi?
Matt Turner: Non hai considerato una cosa. Che può fare un uomo quando non ha niente da perdere?
Matt Turner (Liam Neeson) è un uomo d'affari americano, in particolare un dirigente di banca, che vive a Berlino e che, in quello che sembrava un giorno come tanti, si ritrova a dover intraprendere una corsa contro il tempo ad alto rischio per risolvere un mistero e salvare la sua famiglia e la sua vita: mentre guida la sua auto per portare i suoi figli a scuola, riceve la minaccia di una bomba che li farà esplodere se solo si fermano ed escono dall'auto.
Short Synopsis:
A bank executive receives a bomb threat while driving his children to school that his car will explode if they stop and get out. A remake of the 2015 Spanish film El Desconocido
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Il ‘one man show’ di Liam Neeson - un radar a tutto campo di intense vibrazioni emotive - salva un adrenalinico thriller, serrato e claustrofobico, non privo delle sue lacune in punta di regia
C’è un occhio minimalista dietro questo remake del film spagnolo El Desconocido-La resa dei conti (2015) a firma del regista, sceneggiatore e attore statunitense di origini ungheresi Nimród Antal (Kontroll, Vacancy, Blindato, Predators, A Viszkis ). Ed è il lato positivo di Retribution: un occhio che punta allo sguardo ravvicinato anche delle cose, com’è il caso dell’inizio, con quelle misteriose saldature sui titoli di testa. L’esplosione di un’auto non appena qualcuno fa per uscire dall’abitacolo, rivela che quelle saldature fanno capo a speciali ordigni pronti ad esplodere con la variazione della pressione del sedile occupato dal conducente. Ma non è che l’inizio di un’operazione seriale orchestrata ad persona dal fantomatico ‘sconosciuto’ del titolo del film spagnolo. In
ogni caso, di resa di conti si tratta, o, come preferito dal titolo statunitense, di ‘punizione’. Ma chi deve pagare il conto a chi?
La cosa si fa interessante quando entra in scena lui, il primo protagonista assoluto di tutto il film: Liam Neeson nei panni di Matt Turner, un dirigente di banca e uomo d’affari, evidentemente non troppo limpidi e comunque in grado di stimolare in qualcun altro certi appetiti, come dire, collaterali. E si fa interessante non tanto quando Matt/Neeson si allena come il più improbabile dei boxer - scarso e scoordinato nei colpi assestati più per rabbia che per diletto sportivo - quanto nel momento in cui, dopo aver ‘tergiversato’ con la moglie Heather (Embeth Davidtz), si vede costretto a portare a scuola con la sua auto i figli adolescenti. Non senza aver prima ‘combattuto’ verbalmente con il figlio, più che riluttante in proposito. Di lì a
Se vi state chiedendo quale sia qui l’epicentro dello spettacolo, guardate nell’unico posto realmente in primo piano per tutta la durata del film: il suo volto, che la regia non manca di ‘celebrare’ in frequenti primissimi piani minimalisti, è l’epicentro della massima suspense, con il climax da disperazione di chi si sente in trappola, non riuscendo ad arginare neppure lontanamente la minaccia, e dunque mettendo involontariamente a repentaglio la sicurezza dei propri figli, prima ancora che di se stesso. La macchina da presa è come un radar
a tutto campo all’interno dell’auto e soprattutto sul Matt di Liam Neeson, atto a monitorarne ogni scheggia emotiva, tanto vibrante ed intensa da mandare in scena un memorabile ‘One Man Show’! Ne esce un thriller adrenalinico serrato e claustrofobico di un certo appeal, che non si fa mancare la tanto attesa ‘resa dei conti’ - peraltro anche ‘scenograficamente’ avvincente - ma che, purtroppo, non sa evitarsi fuoriuscite improbabili sul piano narrativo: tra cui l’intervento sollecito delle forze dell’ordine in certi frangenti e la loro incomprensibile scomparsa poco dopo, mancando il logico inseguimento. Imperdonabile poi l’aver ignorato la naturale opzione delle intercettazioni telefoniche per la localizzazione del fuggitivo così come di presenze altre sul campo, per non dire del finale, estremamente centrifugato e ristretto sulla deadline dell’intuizione, spalmato su titoli di coda mai tanto rapidi nell’invadere il campo rivendicandone il pieno diritto.
Perle di sceneggiatura
Matt Turner (Liam Neeson): Pronto?
Voce al telefono: Matt Turner ascoltami attentamente. C’è una bomba sotto al tuo sedile. Se ti alzi dal sedile, la bomba esploderà . Dovrai fare esattamete quello che ti dirò.
Matt Turner: Cosa vuoi?
Voce al telefono: I soldi dei due investitori, 208 milioni di Euro.
Matt Turner: Tutto questo per i soldi?
Matt Turner: Non hai considerato una cosa. Che può fare un uomo quando non ha niente da perdere?