MAI VISTA STREGA PIU’ LEZIOSA E DOLCE DI COSI’! E’ L’EFFETTO DEL BENEFICO SORTILEGIO DELLA ‘MAGICA’ NICOLE, LA STAR PIU’ VERSATILE DEL PIANETA!
“Da bambina non mi perdevo mai un episodio della serie e tutti mi dicevano che somigliavo tanto a Elizabeth Montgomery: questa è stata la prima cosa che mi ha spinto a considerare l’ipotesi di partecipare al film. Poi, quando è stato deciso che Nora (Ephron) l’avrebbe scritto e diretto, ho pensato che fosse un’occasione da non perdere. E’ stato molto interessante vederla costruire a poco a poco questa storia di coppia dai risvolti estremamente sottiliâ€.
L’interprete protagonista Nicole Kidman
(Bewitched (Vita da strega), USA 2005; commedia sentimentale; Durata: 100’; Produz.: Columbia Pictures ; Distribuz.: Sony Pictures Releasing )
Sceneggiatura:
Nora Ephron, Delia Ephron e Adam McKay
Soggetto: Tratto dall’omonima serie televisiva di Sol Saks
Cast: Nicole Kidman (Isabel Bigelow/Samantha) Will Ferrell (Jack Wyatt/Darren) Shirley MacLaine (Iris Smythson/Endora) Michael Caine (Nigel Bigelow) Jason Schwartzman (Richie) Kristin Chenoweth (Maria Kelly) Heather Burns (Nina) Jim Turner (Larry) Stephen Colbert (Stu Robison) David Alan Grier (Jim Fields) Michael Badalucco (Joey Props) Carole Shelley (Zia Clara) Steve Carell (Zio Arthur) Katie Finneran (Sheila Wyatt) Amy Sedaris (Gladys Kravitz) Cast completo
James Lipton (Se stesso) Conan O’Brien (Se stesso) Richard Kind (Abner Kravitz) Ken Campbell (Scrittore) P.J. Byrne (Scrittore) Carol Androsky (Agente immobiliare)
Musica: George Fenton
Costumi: Mary Zophres
Scenografia: Neil Spisak
Fotografia: John Lindley
Montaggio: Tia Nolan
Makeup: Cheri Minns (direttrice makeup); Kim Santantonio (direttrice acconciature)
Casting: Kathy Driscoll e Francine Maisler
Scheda film aggiornata al:
30 Novembre 2024
Sinossi:
“Nella San Fernando Valley, in California, Isabel (Nicole Kidman) sta cercando di crearsi una nuova identità . Strega ingenua e di buoni sentimenti, è indecisa a ripudiare i suoi poteri soprannaturali per condurre finalmente una vita ‘normale’.
All’altro capo della città , il fascinoso e prestante attore Jack Wyatt (Will Ferrell) cerca di rilanciare la sua carriera realizzando una nuova versione della nota sitcom degli anni Sessanta Bewitched (apparsa in Italia con il titolo di ‘Vita da strega’), grazie alla quale potrà riproporsi al pubblico nel ruolo del comune mortale Darrin.
Un bel giorno Jack incontra per caso Isabel. Immediatamente attratto da lei e dal suo naso, inspiegabilmente somigliante a quello di Elizabeth Montgomery, l’interprete di Samantha nel telefilm originale, Jack si convince che la donna potrebbe prendere parte alla nuova serie nei panni della giovane strega.
Anche Isabel è subito colpita da Jack, nel quale vede il prototipo dell’uomo mortale con cui potrebbe finalmente sistemarsi e condurre la vita normale a cui tanto aspira.
Si scoprirà che in tanti hanno avuto una giusta intuizione, anche se le vicende assumeranno sviluppi completamente inaspettatiâ€.
Dal >Press-Book< di Vita da strega
Commento critico (a cura di Patrizia Ferretti)
NICOLE KIDMAN VESTE I PANNI DELLA ‘STREGA PERFETTA’: CAPACE DI FARE MAGIE BENEVOLE SECONDO NECESSITA’. PERSONAGGIO INCASTONATO IN UNA CORNICE LACCATA DI SOTTILE IRONIA CHE OFFRE PERALTRO L’OCCASIONE DI SPULCIARE ALL’INTERNO DI UN SET CINEMATOGRAFICO: COSI’, TRA PROVE DI CASTING E DI MESSA IN SCENA, NORA EPHRON, REGISTA DELLA COMMEDIA SENTIMENTALE PER ECCELLENZA, MENTRE STRIZZA L’OCCHIO ALLA TV ANNI SESSANTA IN BIANCO E NERO, E PERSINO ALL’ANIMAZIONE, SI PRENDE BEFFA DI ALCUNI STEREOTIPI DELLA PUBBLICITA’ COMMERCIALE E DEL MONDO DELLE STAR IN CELLULOIDE. PER IL RAPPORTO DI COPPIA GIOCA IL RUOLO DI ARLECCHINO CHE, SCHERZANDO SCHERZANDO SI CONFESSA.
Al primo impatto potrà sembrare l’ennesimo paragrafo del comune e talora evanescente genere della commedia sentimentale. Ma non passa molto prima che ci si accorga che la nuova pellicola di Nora Ephron (Harry ti presento Sally, C’è posta per te, Insonnia d’amore) vuole condurci oltre quei limiti canonici: e allora, magari tra
le righe, dietro gli sbuffi cipriati e soft della commedia brillante, scopriamo un qualcosa di più sottilmente sofisticato. In altre parole, Vita da strega non è un film ad una sola dimensione, e dunque non può avere una lettura univoca, di stampo letterale. La scusa per divagare dall’asse principale della storia originale è buona e la Ephron la applica alla trovata di inscenare una fiction nella fiction: ovvero personaggi che devono interpretare altri personaggi nel remake di una famosa serie televisiva degli anni Sessanta, Bewitched. Tra questi c’è Isabel Bigelow, il personaggio di Nicole Kidman, strega per caso, con un insaziabile e improrogabile desiderio di normalità : avere una vita da comune mortale come massima aspirazione sarà proprio quello che porterà Isabel ad interpretare il personaggio di Samantha della suddetta serie. E la Ephron non lascia cadere nel vuoto l’opportunità di rievocare nell’immaginario collettivo i precedenti televisivi in bianco e nero
dell’originale serie Bewitched: anzi, ne inserisce un bel po’ nel suo film Vita da strega, andando quasi ad assimilare in un’unica identità , la Kidman, che prima delle riprese ha rivisto la serie per esercitarsi sulla fatidica smorfietta del naso di Samantha, ed il suo personaggio Isabel, che nel film guarda la serie televisiva trasmessa sul piccolo schermo, provandosi a ripetere lo stesso esercizio. Della serie televisiva originale si è conservato l’aspetto comico e romantico tipico della ‘sitcom’, cui si rende omaggio appunto con l’inserimento di spezzoni in ripresa diretta e persino di una versione in cartone animato.
per rimediare a qualche torto fatto o a qualche ‘distorsione sentimentale’. Beh! In Vita da strega tutto è possibile! Basta riportare, indietro tutta, la pellicola al punto in cui ha preso avvio l’errore e… la vita ricomincia, rivista e corretta! Un invito a trovare il coraggio per saper tornare sui propri passi quando servirebbe, nella vita reale?
Dietro la vacua megalomania del personaggio di Will Ferrell, l’attore Jack Wyatt che dovrà interpretare il Darren della serie, dopo infiniti tentennamenti per la scelta del miglior personaggio per se stesso come protagonista assoluto, occhieggia l’ironia appuntata sulle star del mondo della celluloide. Così Jack Wyatt finirà per sgonfiarsi di fronte ad Isabel, l’interprete che aveva trovato perfetta per il ruolo di colonna di sostegno, privata deliberatamente di battute da recitare per timore che potesse rubargli la scena (metafora del ruolo femminile e del rapporto di coppia anni Cinquanta/Sessanta?). Ironia della sorte,
malgrado il subdolo escamotage, per livello di recitazione Jack Wyatt nelle vesti del personaggio protagonista Darren riscuoterà meno punti del cane di scena. Non a caso uno dei brani più spassosi è proprio quello in cui Isabel, arrabbiatissima e soprattutto ferita per aver scoperto di essere stata raggirata ad uso e consumo delle narcisistiche esigenze di un attore come Wyatt, peraltro fallimentare da ogni punto di vista - con l’unico fascino agli occhi di Isabel di essere ultra ordinario e dunque normale - ricorre ai suoi poteri per far recitare al proprio partner di fiction la stessa scena in diversi modi e lingue varie, tutti comunque oscenamente allucinanti, con una resa cinematografica davvero esilarante.
E la sottile ironia sulla dimensione da star può riassumersi in una battuta (tra le tante che punteggiano la sceneggiatura): “Attrice è meglio che normale. Basta che schiocchi le dita e ottiene tutto quello che vuole!â€
E
che dire della figura paterna che compare alla figlia all’improvviso nei luoghi e nei momenti più impensati, con il ruolo dominante di voce della coscienza? L’invadente e sempre inaspettata ingerenza paterna insorge in difesa dell’ineluttabilità , e dunque serena accettazione, di un’identità particolare e diversa, magica appunto, e, per di più, atavica, di contro all’umile dimensione di mortali. Occasione per la Ephron di scherzare su certe icone pubblicitarie che vestono alcuni prodotti commerciali in un supermercato, personalizzati, per magia, con la figura del padre stesso. Come dire, messaggio di denominazione controllata e garantita! Magari solo un vezzo di comicità . Chissà !