I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dopo il successo di Assassinio sull'Orient ExpressKenneth Branagh torna con un nuova opera dedicata al personaggio di Hercule Poirot e alle sue indagini - Dal 10 Febbraio
Soggetto: Dal classico omonimo di Agatha Christie.
Cast: Gal Gadot (Linnet Ridgeway Doyle) Armie Hammer (Simon Doyle) Kenneth Branagh (Hercule Poirot) Annette Bening (Euphemia) Letitia Wright (Rosalie Otterbourne) Emma Mackey (Jacqueline de Bellefort) Tom Bateman (Bouc) Sophie Okonedo (Salome Otterbourne) Rose Leslie (Louise) Jennifer Saunders (Marie Van Schuyler) Russell Brand (Dr. Bessner) Adam Garcia (Syd) Dawn French (Mrs Bowers) Ali Fazal (Andrew Katchadourian) Nikkita Chadha (Danzatrice)
Musica: Patrick Doyle
Costumi: Paco Delgado
Scenografia: Jim Clay
Fotografia: Haris Zambarloukos
Montaggio: Úna Nà DhonghaÃle
Effetti Speciali: David Watkins e Jim Machin (supervisori effetti speciali); George Murphy (supervisore effetti visivi)
Makeup: Shreya Patel (supervisore)
Casting: Lucy Bevan
Scheda film aggiornata al:
03 Marzo 2022
Sinossi:
La storia originale vede Linnet Ridgeway (Gal Gadot), bella e ricca ereditiera, che ha appena sposato il fidanzato (Armie Hammer) della sua migliore amica Jacqueline de Bellefort. Per la loro luna di miele, gli sposi decidono di fare una crociera sul Nilo. Tra i passeggeri del battello si trova, ovviamente, il celebre detective belga Hercule Poirot. Una sera, Jacqueline fa irruzione sulla barca e spara al suo ex fidanzato, ferendola a una gamba. Scioccata dal suo proprio gesto e in preda a un esaurimento nervoso, la donna viene sedata con una potente dose di morfina che la lascia incosciente tutta la notte. La mattina dopo viene scoperto il corpo senza vita di Linnet Ridgeway. Se Jacqueline non può certamente essere l'autrice dell'omicidio, chi sarà il colpevole del crimine? Indagando, Hercule Poirot scoprirà presto che ciascuno dei passeggeri aveva una buona ragione per ucciderla.
Short Synopsis:
While on vacation on the Nile, Hercule Poirot must investigate the murder of a young heiress
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Siamo di fronte ad un classico tra i classici, che spicca il primo volo con il romanzo di Aghata Christie nel lontano 1937, mentre fa tesoro dell’aggiornamento del film di John Guillermin del 1978 che, già all’epoca, sfoggiava un cast stellare - Peter Ustinov, Mia Farrow, Bette Davis, Jane Birkin, Jon Finch e Angela Lansbury possono bastare! - prima di tornarci sopra ai nostri giorni. Ma si sa che Kenneth Branagh ama il genere noir targato Christie (Assassinio sull’Orient Express docet) da non resistere a rimettere le mani in pasta per una ricetta tutta sua. Ed ecco così spuntare Assassino sul Nilo… di nuovo.
Nulla a che vedere con il recente capolavoro di Belfast, intendiamoci, di tutt’altro genere e di tutt’altra portata, pellicola oltretutto che si offre come ‘un pezzo di cuore’ del vissuto personale del regista, sceneggiatore e attore, da sempre con molti assi nella manica assolutamente autoriale! Ma, a
ha lo scopo di dire qualcosa di focale importanza sul personaggio più umbratile, e al contempo più illuminato, di cui ha voluto farsi carico, con la regia, lo stesso Branagh: vale a dire il mitico Hercule Poirot. Un’operazione di guerra naufragata con la morte del capitano, un amore rivisto in un ospedale da campo che non ha avuto un futuro, un volto deturpato che giustifica quei bizzarri baffi e una malinconia senza limiti e confini per quanto sottesa e dimessa in pubblico, tracciano qui, ora, le motivazioni più intime dell’identikit del detective più famoso al mondo, sia dal punto di vista letterario che cinematografico. L’intreccio narrativo è intrigante ma discretamente soft prima che si infittisca e che maturi quel tensivo afflato auspicabile in ogni noir che si rispetti. E lo stuolo di personaggi messi in campo questa volta, si direbbe rispondere dignitosamente allo spazio loro riservato dal copione: al timone
della sceneggiatura Kenneth Branagh ha messo il Michael Green di Blade Runner 2049. E non è cosa da poco.
a dominare lo scenario dell’omicidio in una cabina del battello ‘Karnak’, che procede silenzioso sulle acque del Nilo in una torrida sera del 1937. E’ invece l’evoluzione che ne scaturirà sul piano personale di questo piccolo uomo, tenace e paziente, in qualche modo sofferente, e con le sue fallibilità in campo investigativo, a farsi novità sul già detto e il già visto: un Hercule Poirot meno eroico, più umano e fragile di quel che non ci si aspetterebbe, affiora qui come un pesce a fior d’acqua, per prendere fiato e riflettere in profondità . Un uomo per il quale lo spettatore si sorprende a provare affetto e tenerezza. Un uomo che, dopo questa esperienza, negatosi a una nuova possibilità affettiva, forse può trovare quel coraggio rimasto dietro le quinte, assolutamente latitante fino a quel momento. E, allora, chissà … Magari…!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
nuovo trailer ufficiale:
trailer ufficiale:
clip 'Chi è chi':
featurette 'Special Look':
featurette 'Un viaggio pericoloso' (sub ITA):
Perle di sceneggiatura
Hercule Poirot (Kenneth Branagh): Ho il sospetto che mi abbia coinvolto per altre ragioni, al di là del divertimento!
Linnet Ridgeway Doyle (Gal Godot): Quando hai molti soldi, nessuno ti è mai veramente amico!
Hercule Poirot: Qualcuno è morto. Il crimine è omicidio. L'omicida è uno di voi.
Linnet Ridgeway Doyle: Non mi sento al sicuro qui, non mi sento al sicuro con nessuno di loro.
Voce off: Lui accusa tutti di omicidio.
Hercule Poirot: Sì, è un problema, lo ammetto.
Hercule Poirot: L'assassino è qui... e resterà qui.