Makeup: Krystal Phillips (direzione); Susan Reilly LeHane (per Julianne Moore);
Casting: Avy Kaufman
Scheda film aggiornata al:
10 Gennaio 2022
Sinossi:
In breve:
Protagonista una cantante lirica (Julianne Moore) che viene invitata in un paese sudamericano guidato da una dittatura militare per esibirsi durante una serata organizzata per festeggiare un industriale giapponese melomane (Ken Watanabe). L'evento viene però funestato dall'arrivo di un gruppo di combattenti che prendono in ostaggio tutti i presenti domandando il rilascio di alcuni loro compagni incarcerati.
In altre parole:
Da qualche parte in Sud America, a casa del vice presidente del paese, una sontuosa festa di compleanno si tiene in onore del potente uomo d'affari Mr. Hosokawa. Roxane Coss, il più venerato soprano dell'opera, ha incantato gli ospiti internazionali con il suo canto. Si tratta di una perfetta serata, fino a quando un gruppo di terroristi armati di pistola prende in ostaggio delle persone. Ma quello che inizia come uno scenario spaventoso evolve lentamente in qualcosa di molto diverso, un momento di grande bellezza: i terroristi e gli ostaggi stringono legami inaspettati, e le persone provenienti da diversi continenti diventano compatrioti. Amicizia, compassione e la possibilità di un grande amore portano i personaggi a dimenticare il pericolo reale che è stato messo in moto... e non può essere più fermato.
Short Synopsis:
A world-renowned opera singer becomes trapped in a hostage situation when she's invited to perform for a wealthy industrialist in South America
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Quando si dice un protagonismo sprecato in un guazzabuglio narrativo sconclusionato! Che ci fa Julianne Moore in Bel canto (Sotto sequestro) di Paul Weitz (American Pie, Vi presento i nostri, American Dreamz)? L’acclamata star, cantante di lirica Roxanne Coss, contesa per i concerti evento di Stato, per l’appunto una splendida Julianne Moore, si ritrova in una circostanza del genere, quando un commando irrompe nella festa con ospiti internazionali, sparando in aria, mentre rivendica la liberazione dei ribelli in carcere, in mancanza del Presidente Mesuda per il quale erano venuti. Siamo in uno Stato sudamericano dove vige la dittatura militare e in simili contestualizzazioni politiche, la contestazione politica non può mancare. L’unica cosa plausibile di tutto il film, ahimè! Da quel momento in poi, i presenti, tra svariate autorità , un traduttore, tra cui, in primis, il festeggiato, l’industriale del Giappone Hosokawa di Ken Watanabe, sono tutti sotto sequestro e sotto scacco,
ad opera di questo esiguo ma aggressivo e determinato manipolo di combattenti militanti. Seguire l’evoluzione dell’atmosfera interna su come, sull’onda del contrasto e della paura, si passi a tutt’altro passo non è neppure allettante ma piuttosto noioso: subentrano a poco a poco innamoramenti vari del tutto improbabili per varie ragioni, così come certi rapporti di amicizia e, o, di intrattenimento, al punto da suonare e cantare, giocare a scacchi o a calcio, occasione questa in cui quasi ci si è ormai dimenticati del motivo per cui si era partiti. Il bel canto vi salverà , malgrado il funesto compleanno del protagonista, ma solo al cinema!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)