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    GREENLAND

    Gerard Butler torna a lavorare con il regista Ric Roman Waugh, dopo il successo di Attacco al potere 3, in un disaster movie ad alta tensione, dal ritmo adrenalinico e con spettacolari effetti speciali dagli stessi produttori di John Wick. L'attore si ritrova di nuovo alle prese con il peggiore dei nemici, vale a dire nientemeno che la fine del mondo - RECENSIONE - Dall'8 Ottobre

    "Prima dell’attuale crisi pandemica c’era già stata una mobilitazione di massa nella coscienza collettiva dell’uomo. Se avessimo fatto questo film quarant’anni fa sarebbe stato visto solo come un film catastrofico e quindi con la leggerezza di chi può stare tranquillo perché tanto una cosa del genere non potrebbe mai verificarsi. Da un ventennio a questa parte, però, la situazione è cambiata e l’umanità ha iniziato a vivere sulla propria pelle la consapevolezza che non siamo il centro di tutto. In fondo la cometa non è altro che la metafora di tutte le sfide che dobbiamo affrontare su scala più o meno grande... (nel film c'è) ... una famiglia come tante perché di fronte all’ineluttabilità della cometa non ci sono eroi. Viviamo le loro paure, le loro preoccupazioni, le speranze e le reazioni, e come tutto ciò si manifesta mano a mano che la catastrofe si avvicina. In un certo senso riflette la situazione odierna, come ciascuno di noi, nel suo piccolo, vive e si comporta nel mezzo di una tragedia globale che assolve al ruolo di grande equalizzatore. Eppure è proprio in questi momenti che finiamo per sentirci più uniti, perché siamo tutti nella stessa barca... la catastrofe è inevitabile, non c’è verso di aggirarla, facendo – che so – esplodere la cometa. Rispecchia in modo realistico come ciascuno di noi potrebbe reagire in situazioni al limite come quella in cui ci troviamo attualmente. Che si tratti di una cometa o di una pandemia, come veniamo cambiati e ridefiniti da queste calamità?"
    L'attore Gerard Butler

    (Greenland; REGNO UNITO/USA 2019; Disaster movie; 119'; Produz.: G-BASE, Anton, Riverstone Pictures, STX Films, Thunder Road Pictures, Truenorth Productions; Distribuz.: Universal Pictures e Lucky Red in associazione a 3 Marys)

    Locandina italiana Greenland

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Greenland

    Titolo in lingua originale: Greenland

    Anno di produzione: 2019

    Anno di uscita: 2020

    Regia: Ric Roman Waugh

    Sceneggiatura: Chris Sparling

    Soggetto: Per l'umanità sta per scoccare l'ultima ora a causa di un cataclisma naturale, Gerard Butler veste i panni di un uomo che, se salvare il mondo è ormai diventato impossibile, tenterà il tutto per tutto per salvare la sua famiglia.

    Cast: Gerard Butler (John Garrity)
    Morena Baccarin (Allison Garrity)
    David Denman (Ralph Vento)
    Hope Davis (Judy Vento)
    Roger Dale Floyd (Nathan Garrity)
    Andrew Bryon Bachelor (Colin)
    Merrin Dungey (Maggiore Breen)
    Holt McCallany (Tom)
    Scott Glenn (Dale)

    Musica: David Buckley (colonna sonora)

    Costumi: Kelli Jones

    Scenografia: Clay A. Griffith

    Fotografia: Dana Gonzales

    Montaggio: Gabriel Fleming

    Effetti Speciali: Joe Pancake (supervisore)

    Makeup: Sarah Mays (direzione)

    Casting: Mary Vernieu e Michelle Wade Byrd

    Scheda film aggiornata al: 03 Novembre 2020

    Sinossi:

    La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena Baccarin) e al giovane figlio Nathan,​ compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Non si può dire che se ne sentisse la mancanza. Di un ennesimo ‘disaster movie’, intendo. A precedere l’attuale Greenland di Ric Roman Vaugh che vede protagonista, tornito a tutto tondo, Gerard Butler, sono state innumerevoli pellicole di genere, una per tutte Deep Impact. Il pericolo apocalittico in procinto di abbattersi sul pianeta Terra, con il genere umano a rischio estinzione, è stato al cinema, uno tra i soggetti più gettonati negli anni, soprattutto ad Hollywood, laddove viene considerata imperdibile ogni occasione per inscenare una qualche catastrofe spettacolare di proporzioni apocalittiche: imperdibile per far rifare gli occhi allo spettatore su effetti speciali e visivi a go go, e per ‘mostrare i muscoli’ sul piano degli avanzamenti ‘tecnici’, nell’intento di sorprendere sempre più e sempre meglio. Così se l’operazione può dirsi riuscita, dipende ogni volta dalla capacità della regia di mixare e calibrare i diversi ingredienti, tra cui quello umano, perché

    una scatola piena zeppa di effetti scenici senza una buona dose di umanità a vario titolo non piace a nessuno. In tal senso Greenland si direbbe vincere la sfida, senza dover essere per forza un film memorabile: anziché puntare sugli effetti scenici dell’ennesima catastrofe di turno - i frammenti di una cometa in caduta libera sulla Terra per l’esattezza - cede il primo piano proprio all’umanità. E di questa sceglie e scommette su un nucleo familiare esemplare, tra gli innumerevoli coinvolti su scala mondiale, come ben sappiamo, in casi del genere. Ci sentiamo inoltre di poter considerare che, ad uno sguardo globale, la pellicola riesce a restare fuori dai campi ristretti e frustranti del ‘sentimentalismo’ - almeno per la maggior parte del tempo - per andare piuttosto a scoprire il sentimento, scavando nelle zolle dell’autenticità. E’ di scena l’ansia reciproca dei componenti della famiglia selezionata in campo: l’ingegnere edile di

    Gerard Butler, in crisi coniugale con la propria moglie Allison (Morena Baccarin) e un figlioletto diabetico che, ovviamente, necessita di particolari attenzioni, e affetto al quadrato. A conti fatti dunque, si direbbe una carta vincente della regia quella di aver circoscritto il campo ad un singolo nucleo familiare come primo protagonista di una storia catastrofica corale, lasciando in sottofondo - confidando nei costanti reportage televisivi o in effetti speciali ad effetto sparuti e temporanei - le dinamiche della catastrofica caduta dei frammenti della cometa. Effetti per i quali la regia sembra recuperare il tocco ‘vintage’, ruvido ed elementare ma incisivo, e comunque affascinante, delle prime pellicole antesignane di un digitale ancora di là da venire.

    La narrazione poi, va di pari passo agli eventi, andando a scoprire gradualmente tessere informative sui singoli protagonisti, tra cui spicca il cameo del nonno, vegliardo serioso che, ligio ad un copione onesto e lavato da

    inutili fronzoli, scarta dall’occasione ghiotta e facile di scadere nel melenso. Sottotraccia, serpeggia poi persino un’anima politica che ci tiene ad illuminare a sufficienza il nervo scoperto dell’annosa divisione sociale tra poveri e ricchi: la selezione di coloro che dovrebbero raggiungere la ‘greenland’ del titolo - che sta per Groenlandia, ma è anche la ‘terra verde’ metaforicamente parlando, nel senso di approdo della sopravvivenza - si direbbe avvenire in tal senso, andando a privilegiare la classe sociale più alta, in realtà selezionata sulle basi professionali di ciascuno, mirate alla ripartenza ‘post apocalittica’. Gerard Buttler veste inoltre il suo padre e marito fallito in via di recupero, di un target autenticamente sanguigno, appena irrorato di quella tenerezza di stampo molto maschile, riuscendo a tenere così alta l’attenzione sul personaggio, senza farsi sommergere dall’azione in campo. Per inciso, Butler torna qui a collaborare con il regista Ric Roman Waugh dopo Attacco

    al potere 3, guarda caso altro ‘disaster movie’, di cui rischia di diventare un ‘motivo firma’ di professione. Una collaborazione per la verità nata dodici anni or sono, ai tempi di Giustizia privata, primo film prodotto - ma ovviamente anche interpretato - da Butler.

    Così se Greenland riesce a ‘sopravvivere’, condividendo dignitosamente l’ampio spazio occupato dalla fitta schiera delle pellicole di genere, è perché ha cercato e trovato una sua apprezzabile via personalizzata, nel consapevole intento di emergere dal generico anonimato. Intrattenere limitando al minimo i danni di tutta la superficialità di certi passaggi, si direbbe quasi inevitabile in film imparentati da catastrofi di vario tipo e stazza, puntando sulla garanzia di un protagonismo assicurato, incastonato nell’alcova dorata di un solido script, paga sempre, evidentemente. Più o meno.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)







    trailer ufficiale:



    clip 'Devo trovare la mia famiglia':



    clip 'Allerta presidenziale':



    clip 'Prenditi cura di loro':



    clip 'Clark':



    clip 'Pregherò per tutti voi':

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di GREENLAND

    Links:

    • Gerard Butler

    • Hope Davis

    • Scott Glenn

    • Greenland (BLU-RAY + DVD)

    1 | 2

    Galleria Video:

    Greenland - trailer

    Greenland - trailer (versione originale)

    Greenland - clip 'Devo trovare la mia famiglia'

    Greenland - clip 'Allerta presidenziale'

    Greenland - clip 'Prenditi cura di loro'

    Greenland - clip 'Clark'

    Greenland - clip 'Pregherò per tutti voi'

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