Tra i più attesi!!! - Ridley Scott racconta la vera storia del rapimento, avvenuto a Roma per mano della 'ndrangheta nel 1973, del giovane John Paul Getty III, nipote del magnate del petrolio John Paul Getty I, considerato in quegli anni l'uomo più ricco al mondo. Nei panni della madre del ragazzo Michelle Williams - RECENSIONE - Dal 4 Gennaio
"Ho divorato la sceneggiatura di David Scarpa, inserita nella 'Black List', ossia tra i migliori progetti di Hollywood al tempo ancora senza produzione. Conoscevo i fatti del rapimento, ma questa storia è davvero provocatoria. Gail Getty era una donna eccezionale e ci sono molte sfaccettature nello studio del personaggio di John Paul Getty. C'è una grande dinamica interpersonale, più vicina a un testo teatrale che alla sceneggiatura di un film".
Il regista Ridley Scott
(All the Money in the World; USA 2017; Drammatico; 133'; Produz.: Imperative Entertainment/Scott Free Productions/TriStar Productions; Distribuz.: Lucky Red)
Soggetto: Liberamente tratto dal romanzo Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of John Paul Getty (1995) di John Pearson. La vera storia del rapimento, avvenuto a Roma nel 1973, di John Paul Getty III, nipote del magnate del petrolio John Paul Getty I, considerato in quegli anni l'uomo più ricco al mondo. Il film è incentrato sulla figura di Gail Harris, la madre del ragazzo che cercò in tutti i modi di convincere il facoltoso nonno a sborsare la cifra richiesta dai rapitori.
PRELIMINARIA - La produzione:
La sceneggiatura del film, scritta da David Scarpa, venne inclusa nel 2015 nella Black List, la lista annuale delle migliori sceneggiature in circolazione non ancora prodotte. Ridley Scott lesse la sceneggiatura nel 2016 durante le riprese di Alien: Covenant, rimanendone impressionato, ed annunciò che avrebbe diretto il film nel marzo del 2017.
Originariamente, il ruolo di Gail Harris venne offerto a Natalie Portman. Nel novembre 2017 Christopher Plummer sostituisce Kevin Spacey nel ruolo di J. Paul Getty, rigirando le intere scene.
Da Kevin Spacey a Christopher Plummer:
"Non appena siamo venuti a conoscenza delle terribili accuse, solo sei settimane prima della data di uscita prevista nelle sale, abbiamo capito che non saremmo mai andati avanti con il film così com'era. In tutta coscienza non potevamo lasciare che quelle denunce rimanessero inascoltate. Quando Ridley ed io abbiamo preso la decisione di girare di nuovo con Christopher Plummer, tutto il cast e la troupe hanno aderito senza esitare, e non potremo mai ringraziarli abbastanza per il totale impegno dimostrato durante tutta la lavorazione"
Il produttore Dan Friedkin
Cast: Christopher Plummer (Jean Paul Getty) Michelle Williams (Gail Harris) Mark Wahlberg (Fletcher Chase) Timothy Hutton (Avvocato dei Getty) Romain Duris (Cinquanta) Charlie Plummer (J. Paul Getty III) Charlie Shotwell (Il giovane John Paul Getty III) Marco Leonardi (Mammoliti) Andrea Piedimonte (Corvo) Giulio Base (Medico legale) Roy McCrerey (Procuratore) Mario Opinato (Perito di Sotheby) Kit Cranston (Il giovane Mark Getty) Maya Kelly (La giovane Aileen Getty) Ilir Jacellari (Droghiere)
Musica: Daniel Pemberton
Scenografia: Arthur Max
Fotografia: Dariusz Wolski
Effetti Speciali: Simon Cockrene Maurizio Corridori (supervisori); Luigi Zanna
Casting: Carmen Cuba
Scheda film aggiornata al:
01 Febbraio 2018
Sinossi:
In breve:
Tutti i soldi del mondo è adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il rapimento di Paul Getty III.
Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty (Kevin Spacey), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
Una vicenda pubblica e privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità : che si può amare di più il denaro che la propria famiglia.
Synopsis:
A left-wing paramilitary organization in Italy hatches a massive kidnapping plot in the 1970s. The story of the kidnapping of 16-year-old John Paul Getty III and the desperate attempt by his devoted mother to convince his billionaire grandfather to pay the ransom.
Rome, 1973. Masked men kidnap a teenage boy named John Paul Getty III (Charlie Plummer). His grandfather, Jean Paul Getty (Kevin Spacey), is the richest man in the world, a billionaire oil magnate, but he's notoriously miserly. His favorite grandson's abduction is not reason enough for him to part with any of his fortune. Tutti i soldi del mondo (2017) follows Gail, (Michelle Williams), Paul's devoted, strong-willed mother, who unlike Getty, has consistently chosen her children over his fortune. Her son's life in the balance with time running out, she attempts to sway Getty even as her son's mob captors become increasingly more determined, volatile and brutal. When Getty sends his enigmatic security man Fletcher Chace (Mark Wahlberg) to look after his interests, he and Gail become unlikely allies in this race against time that ultimately reveals the true and lasting value of love over money
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
"Un uomo ricco non è altro che un pover'uomo coi soldi"
WC Fields
ben più il denaro della sua stessa famiglia, da cui tiene le dovute distanze, al di là dell'ostentato amore per quel nipote tra gli altri, che sembrava il prediletto.
L'occhio supremo di un rigoroso e sensibile Ridley Scott sovrasta una storia nota e ormai lontana, premurandosi di puntualizzare che trattasi di adattamento e che dunque include inevitabilmente licenze di assestamento dal vero. Un vero raccontato con dovizia di particolari da John Pearson nel suo libro Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of J. Paul Getty, incentrato per l'appunto sul tragico rapimento di John Paul Getty III. Roma 1973. A schermo ancora nero ronzano i rumori di un motore che preannuncia la circolazione di un veicolo iconico soprattutto in quegli anni: la vespa. L'eleganza degli inizi ritrova il miglior Ridley Scott che muove dalla ripresa in bianco e nero - il lessico più idoneo per ammiccare al
impero. In una sequenza particolare il Getty nonno, quello ritratto da un Christopher Plummer particolarmente illuminato dalle luci più inquietanti dell'avidità fino a costeggiare l'insania, passeggiando tra le vestigia romane, rivela al nipote di sentirsi bene in quel posto al punto da capire di essere la reincarnazione dell'imperatore stesso. La sua smisurata passione amorosa per l'arte, suo primo alveo elettivo degli investimenti finanziari poi sfociati nell'attuale Fondazione Museale Getty, appunto, costituiva l'unico ed esclusivo vero interesse del magnate, al punto che, in occasione del rapimento del nipote prediletto Paul, per tutto il tempo delle controverse e combattute trattative con i rapitori, per mezzo stampa, ha sempre negato il pagamento del riscatto, malgrado le incalzanti e determinate preghiere della madre Gail, in preda al panico. Michelle Williams fa qui un gran bel lavoro di cesello con quella madre all'inizio apparentemente distaccata e controllata, insieme a Mark Wahlberg calato nei panni dell'intermediario,
addetto alla sicurezza e braccio destro del magnate, fino ad una sequenza climax che vede la terremotata risoluzione del dramma coniugata al tracollo del magnate stesso.
Sir Ridley Scott sa bene come entrare nelle pieghe più intime che tessono le convulse dinamiche della vicenda e, negli assestamenti del caso, non sa resistere all'idea di dotare di cuore e anima, di contro al rigore criminale del gruppo, persino uno dei rapitori legati al clan della 'ndrangheta calabrese. Tanto che alla fine ci si chiede, chi abbia più umanità : il rapitore soprannominato 'Cinquanta' (Romain Duris) o il magnate Getty (Plummer)? La risposta è scontata, ma a Ridley Scott è servito come provocazione. E se si guarda all'imperativo consiglio di portar via il ragazzo dall'Italia - da leggersi implicitamente 'paese poco raccomandabile'? - la provocazione si fa al quadrato. Provocazioni o non provocazioni Tutti i soldi del mondo resta l'affascinante racconto cinematografico di
un drammatico capitolo di cronaca, cui Ridley Scott è riuscito a tenere testa nel più nobile dei modi.