Soggetto: Liberamente ispirato all'omonimo racconto di Tim Lebbon e alla mitologia celtica.
Cast: Nicolas Cage (Mike Lawford) Sarah Wayne Callies (Kristen) Veronica Ferres (Hannah) Lyriq Bent (Jordan) Lauren Beatty (Annie Sawquin) Kalie Hunter (Il fantasma Annie) Jack Fulton (Charlie) Stephen McHattie (Uomo cieco) Susannah Hoffmann (Jane) Juan Carlos Velis (Morales)
Musica: Joseph LoDuca
Costumi: Christopher Hargadon
Scenografia: Rupert Lazarus
Fotografia: Sharone Meir
Effetti Speciali: Matthew Tulk (supervisore effetti speciali); Eric Robinson (supervisore effetti visivi)
Makeup: Julia Valente (direttrice); Lauren Thomas (Personal makeup)
Casting: John Buchan e Jason Knight
Scheda film aggiornata al:
17 Gennaio 2023
Sinossi:
In breve:
Il film ha inizio con la scomparsa del piccolo Charlie, avvenuta misteriosamente durante la tradizionale parata di Halloween a New York. Un anno dopo il padre Mike (Nicolas Cage) comincia a essere ossessionato da terrificanti visioni del figlio e a sentire intorno a lui l’inspiegabile e spaventosa presenza di una misteriosa figura. Deciso ad entrare in azione, Mike e la moglie Kristen si mettono alla disperata ricerca del figlio, arrivando a scoprire una serie di terrificanti indizi riguardo alla sua scomparsa. In breve i due scoprono cosa accade ogni anno durante la notte di Halloween: un fantasma feroce e vendicativo appare durante la festa per rapire i bambini. Se Mike e Kristen non riusciranno a salvare il loro figlio prima dello scoccare della mezzanotte, allora il suo spirito andrà perduto per sempre.
Synopsis:
A professor frantically searches for his son who was abducted during a Halloween parade.
One year after Mike Lawford's young son disappeared during a Halloween carnival, he is haunted by eerie images and terrifying messages he can't explain. Together with his estranged wife, he will stop at nothing to unravel the mystery and find their son-and, in doing so, he unearths a legend that refuses to remain buried in the past
La linea narrativa guida è elementare: tra i due genitori del
bambino Charlie (Jack Fulton), che non vede l’ora di intagliare la sua zucca e vestirsi da pirata a pochi giorni da Halloween, quello più occupato fino a dimenticarsi dell’ora tarda e degli appuntamenti d’obbligo con figlio e moglie, è lui: il Mike di un Nicolas Cage sempre piacevole da seguire in qualsiasi ruolo. Per controcanto, la moglie disegnatrice Kristen (Sarah Wayne Callies) è poco più di una buona spalla, sostegno concreto per il figlio, che anche ad Halloween, si ritrova da sola, ad accompagnare il figlioletto nel rituale di casa in casa. Il padre arriva giusto in tempo per accondiscendere il desiderio figlio a partecipare ad una festa a tema, contesto in cui avviene, inspiegabilmente in pochi secondi, la sparizione del bambino. E mentre inizia il calvario di ricerca dei due genitori, prende avvio lo stillicidio di simboli e strane apparizioni, in un percorso ‘fantasmagorico’ in cui si va a
scoprire che la scomparsa di Charlie non è l’unica. Ogni Halloween registra le sue scomparse, e il mistero si infittisce mentre il padre/Cage, lacerato dai sensi di colpa, un anno dopo la scomparsa, indizio dopo indizio, in un labirintico percorso, raggiunge il fatidico confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Confine che resta aperto giusto il tempo di far consumare, ogni anno, ad una madre vissuta secoli prima, la propria, rinnovata, vendetta. Madre cui a suo tempo hanno sottratto e bruciato i figli, così come lei stessa è stata poi messa sul rogo. Stregoneria, credenze, leggende, simboli e fuliggine nera che esce dalla bocca dei morti, porte immaginarie tra vita e al di là : il mondo delle ombre rivendica il proprio spazio, laddove una miriade di bambini ristagna, appesa al proprio ingrato destino.
Il finale non ha nulla di indefinito, quanto semmai di ‘arrangiato’, perdendosi
per strada alcuni input narrativi. Il privilegio di spazio e tempo dedicati, è accordato invece pienamente all’innocenza di un bambino che, evidentemente non può essere contaminata, in quanto perde regolarmente la memoria dell’indebita, temporanea, incursione del male: L’esorcista docet. Il volteggiare di corvi neri, le torve presenze fuori della finestra, le visioni di falò umani, o di sogni premonitori, ma persino anche rivelatori, i voli dai cornicioni di persone coinvolte nelle ricerche, le figure di medium di svariata portata, e la chiave dell’enigma affidata alla frase che dà il titolo al film, ‘paga il fantasma’, sulla scia dell’allegorico prezzo da pagare alle vittime di un misfatto atroce, per quanto lontano nel tempo, è il ben noto parterre di quella paura atavica che si rinnova nel tempo, in diverse ricette, più o meno appetibili. Un modo come un altro per esorcizzarne l’essenza, mai del tutto annullata, e per questo sempre attuale,
anche e soprattutto, al cinema.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Barter Entertainment e Echo Ufficio Stampa