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Dalla 62a Mostra : PROOF-LA PROVA
“In matematica si può giungere alla soluzione di problemi dalla complessità inimmaginabile applicando una sequenza di regole esatte. Le ipotesi sono vagliate attraverso una serie di deduzioni che possono condurre, se si segue la strada giusta, ad un risultato inequivocabile: una prova. Anche nella vita cerchiamo soluzioni, ma le regole sono soggettive e inafferrabili e vanno negoziate. Chi siamo? Cosa sappiamo di noi stessi? Quali sono gli elementi fondanti nel nostro rapporto con gli altri? Vogliamo certezze e conforto, ma dobbiamo giungere alle nostre conclusioni basandoci su prove incomplete. Di conseguenza queste conclusioni possono apparire provvisorie o errate. Questo film esplora un mistero la cui soluzione alberga in una zona di confine tra le certezze matematiche e le prospettive mutevoli dell’esperienza umana, affrontando valori inafferrabili, difficili da accertare: fiducia, amore ed equilibrio mentaleâ€.
Il regista John Madden
Proof, USA 2005;drammatico; Durata: 100’; Produz.: Miramax Films; Distribuz.: Buena Vista International; Uscita in Italia: novembre 2005;
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Titolo in italiano: Proof-La prova
Titolo in lingua originale:
Proof
Anno di produzione:
2005
Anno di uscita:
2005
Regia: John Madden
Sceneggiatura:
David Auburn e Rebecca Miller
Soggetto: David Auburn
Cast: Gwyneth Paltrow (Catherine) Anthony Hopkins (Robert) Jake Gyllenhaal (Hal) Danny McCarthy (Poliziotto) Hope Davis (Claire) Tobiacz Daszkiewicz (Autista della Limo) Gary Houston (Professor Barrow) Anne Wittman e Leigh Zimmerman (Amiche al party) Colin Stinton (Fisico teorico) Leland Burnett (Voce della band) John Keefe, Chipo Chung e C. Gerod Harris (Compagni universitari) Roshan Seth (Professor Bhandari) Lolly Susi (Addetta al check-in all’aeroporto)
Musica: Stephen Warbeck
Costumi: Jill Taylor
Scenografia: Alice Normington
Fotografia: Alwin Küchler
Scheda film aggiornata al:
03 Marzo 2015
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Sinossi:
“Proof è la storia toccante di una giovane donna perseguitata dal passato del padre e dall’ombra che minaccia il suo futuro, in cui si esplorano i legami tra genio e follia, le tenere relazioni tra padri e figli e la natura della sincerità e della famiglia.
Alla vigilia del suo ventisettesimo compleanno, Catherine (Gwyneth Paltrow), una giovane donna che ha curato per anni il padre brillante ma mentalmente instabile, un genio matematico di nome Robert (Anthony Hopkins), non si trova solo a fronteggiare l’arrivo della sorella con cui ha un rapporto conflittuale, Claire (Hope Davis), ma anche le attenzioni di Hal (Jake Gyllenhaal), un ex studente del padre che spera di trovare del materiale di valore nei 103 blocchi di appunti di Robert.
Mentre Catherine affronta le attenzioni di Hal e l’opprimente tentativo di Claire di organizzarle la vita, combatte per risolvere la questione più inquietante: quanto erediterà dalla follia del padre e quanto dal suo genio?â€.
Dal >Press-Book< di Proof
Commento critico (a cura di Patrizia Ferretti)
PALTROW-HOPKINS-GYLLENHAAL': LA PROVA VINCENTE PER LA REGIA MADDEN E UN TEAM DI INTERPRETI DIVINAMENTE IMPECCABILI: UNA GWYNETH PALTROW DA OSCAR, A FIANCO DELL’INOSSIDABILE E CARISMATICO ANTHONY HOPKINS CONIUGATI CON IL FRESCO TALENTO DI JAKE GYLLENHAAL. LA MATEMATICA COME PRETESTO: UN SOGGETTO NON CERTO INEDITO MA NEPPURE INFLAZIONATO CHE PERALTRO QUI ASSUME UN PROFILO UNICO, AFFIDANDOSI PIU’ ALLE INTIME CORDE DELL’INTROSPEZIONE PSICOLOGIA, APPLICATA SU UNO SFONDO FAMILIARE NON PROPRIAMENTE COMUNE, FATTO DI GENIO, FOLLIA E SENTIMENTI FORTI, CHE AL MONDO DELLE EQUAZIONI. GWYNETH PALTROW TOCCA QUI INEDITI REGISTRI CHE NE PROVANO UN’ULTERIORE CRESCITA SUL PIANO PROFESSIONALE.
Normalmente non si pensa che il cemento, la forza di un legame tra padre e figlia possa crescere e intensificarsi sulla base dei numeri, delle soluzioni matematiche di grande livello, talmente grande da portarsi agevolmente sul piano della genialità , ma che, come non di rado succede, può sfociare nella follia. E non è detto che queste |
siano questioni senili. A quel punto, la dedizione e le ansie verso un padre dalla mente instabile vanno ad intrecciarsi con l’angoscioso terrore di poter esser destinati ad una sorte analoga per l’inesorabilità di un destino genetico.
Studi e ricerche richiedono concentrazione e possono favorire l’isolamento. Poi l’improvvisa morte per un aneurisma del vecchio genio matematico, calzato a pennello da un carismatico inossidabile come Anthony Hopkins, richiamano nella realtà quotidiana della figlia Catherine/Paltrow, presenze non troppo gradite (la sorella Claire/Hope Davis, il suo esatto opposto, e l’ex studente, ora giovane insegnante, Hall/Gyllenhaal. E’ così che tra primi e primissimi piani, carrellate di panoramiche ambientali come soggettive e flashback narrativi sul filo dei ricordi, lo spettatore scopre per gradi in tutte le sue sfumature, con le varie tessere man mano recuperate, l’intensità cromatica di quelle schegge di interiorità che vanno a ricomporre per intero il grande e complesso mosaico della natura |
dei legami affettivi dei personaggi e il caleidoscopio delle loro corde emotive più intime. In particolar modo Gwyneth Paltrow, con questo suo inedito ruolo, sembra fare un ulteriore salto di qualità sul piano della recitazione, riuscendo a coniugare in maniera straordinariamente semplice e naturale quanto profondamente incisiva, l’immagine di una ragazza ‘criptica’ e tormentata, ricca di ansie e di affetti, dalla mente così fuori dal comune da temere ella stessa, sulla base del modello paterno, per il proprio equilibrio psichico. Non avendo elementi per un confronto con la piéce omonima di David Auburn da cui è stato tratto il film di John Madden (regista del pluripremiato Shakespeare in Love e di Il mandolino del Capitano Corelli), possiamo dedurre che la traduzione cinematografica sembra non averne assolutamente tradito l’eleganza e la ricchezza di stile che pare l’abbiano contraddistinta e alla quale del resto ha lavorato lo stesso Madden prima della versione |
in celluloide, assimilandone evidentemente tutta l’energia narrativa con un generoso ricorso ai salti temporali, grazie ai quali una storia che si svolge nel tempo presente svela un mistero e un’altra che si incentra sul passato lo spiega.
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Links:
• WOLFMAN - INTERVISTA all'attore ANTHONY HOPKINS (Interviste)
Galleria Fotografica:
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proof.mov
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