RECENSIONE ITALIANA in ANTEPRIMA e PREVIEW in ENGLISH by PETER DEBRUGE (www.variety.com) - Dal 28 LUGLIO
"Sono stato un grande fan del primo film di 'Ghostbusters'. Lâho visto al cinema il primo weekend di apertura, e onestamente non avevo mai visto una commedia avere quegli effetti strabilianti sul pubblico. La gente, me compreso, è andata in visibilio, e non solo perchĂŠ era divertente. Câerano le persone piĂš divertenti, tutti abbiamo amato la banda composta da Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis e Ernie Hudson: questo supergruppo di simpaticoni è stato il valore aggiunto. Ma il massimo è stato la resa del contesto di un mondo di fantasmi guerrieri con la tecnologia... unâidea assolutamente geniale. Ă una di quelle cose che ti fanno pensare: 'Vorrei averla avuta io quellâintuizione'".
Il regista Paul Feig
(Ghostbusters ; USA 2016; Azione, Commedia e Sci-Fi; 108'; Produz.: Bergsten Music, Columbia Pictures, Feigco Entertainment, Ghostcorps, LStar Capital, The Montecito Picture Company, Pascal Pictures e Village Roadshow Pictures ; Distribuz.: Warner Bros.)
Karan Soni (Benny) Cecily Strong (Jennifer Lynch) Joel Murray (Agente di sicurezza)
Musica: Theodore Shapiro
Costumi: Jeffrey Kurland
Scenografia: Jefferson Sage, Lorin Flemming e Beat Frutiger
Fotografia: Robert D. Yeoman
Montaggio: Melissa Bretherton e Brent White
Effetti Speciali: Big Flick Rentals, Direct Dimensions (DDI), Furious FX, Iloura, Moving Picture Company (MPC), Prime Focus World e Sony Pictures Imageworks (SPI)
Makeup: Dennis Bailey e Nichole Pleau
Casting: Emily Buntyn
Scheda film aggiornata al:
27 Agosto 2016
Sinossi:
IN BREVE:
30 Anni fa, quattro scienziati salvarono il mondo dalla minaccia dei fantasmi, oggi sono ritornati i fantasmi ed una nuova squadra tutta al femminile risponderĂ alla chiamata.
SYNOPSIS:
30 years after Ghostbusters took the world by storm, the beloved franchise makes its long-awaited return. Director Paul Feig brings his fresh take to the supernatural comedy, joined by some of the funniest actors working today.
Ghostbusters makes its long-awaited return, rebooted with a cast of new characters. Thirty years after the beloved original took the world by storm, director Paul Feig brings his take to the supernatural comedy, joined by Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, and Chris Hemsworth. This summer, they're here to save the world!
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
Ghotsbusters (2016) è il terzo film ed una sorta di reboot della serie degli acchiappafantasmi. La regia non è piÚ affidata a Ivan Reitman, coinvolto nel nuovo progetto in veste di produttore, bensÏ a Peter Feig, che con il suo stile tipico di commedie al femminile ne offre una visione moderna ed accattivante. Nei precedenti film, ormai divenuti un cult per generazioni, tre dottori ricercatori, Egon Spengler (Harold Ramis ) scienziato e sviluppatore tecnologico del gruppo, Ray Stantz (Dan Aykroyd), esperto collaboratore di Egon ed il divertente e spiritoso Dottor Peter Venkman (Bill Murray), collaborano uniti per la ricerca di attività paranormali. Qualcosa di straordinario accade e i tre ricercatori si trasformano in una squadra di acchiappafantasmi, alla quale si unisce l'umile collaboratore Winston Zeddemore (Ernie Hudson). Nella nuova versione invece i tre dottori ricercatori non sono presenti, ma vi sono delle particolari protagoniste femminili: la prima è la dottoressa
Erin Gilbert (Kristen Wiig) che cerca in tutti i modi di ottenere una cattedra all'universitĂ e lasciarsi alle spalle la carriera da scienziata del paranormale. Qualcosa la costringe a ritornare a collaborare con la sua vecchia amica Abby Yates (Melissa McCarthy), la quale, credendo fermamente nell'aldilĂ , continua ad elaborare e sviluppare tecnologie per rendere tangibile la prova dell'esistenza di fantasmi, ragion per cui si avvale della sua nuova e stramba socia Jillian Holtzmann (Kate Mckinnon).
Jillian è una donna ingegnere geniale, piena di gioia e fuori dagli schemi tradizionali che, insieme ad Erin ed Abby, si troverà coinvolta in fenomeni paranormali al punto da giustificare la formazione di un team a tre. In seguito, l'esperta storica di New York, Patty Tolan (Leslie Jones), testimone della visione di un fantasma, diviene nuova collaboratrice e supporto del gruppo. Personaggio che non poteva mancare nel mondo degli acchiappafantasmi è il segretario Kevin, che sostituisce
il personaggio degli anni '80 della particolare segretaria Janine Melnitz (Annie Potts). Chris Hemsworth con Kevin costruisce una figura comica che interpreta straordinariamente cavalcando una vena ironica sorprendente.
La sceneggiatura, curata da Peter Feig e Katie Dippold, vede le quattro protagoniste formare la nuova squadra dei Ghostbusters, dapprima per catturare alcune apparizioni, partendo dal fantasma nobile di Geltrude (Bess Russ), in seguito per affrontare il divertente fantasma diabolico, presente durante uno show di metal, fino a combattere la minaccia di invasione globale, costituita da una miriade di fantasmi, causata da una mente umana perversa. In un primo tempo il film presenta una comicitĂ dai tratti demenziali tipici di un moderno stile americano, quello che ultimamente coinvolge molte persone ma ne fa rimanere altrettante indifferenti. In seguito la narrazione si sviluppa a vantaggio di un'azione ed una ritmica scenica piĂš viscerali, sfociando nel genere da superhero seriale.
Dal punto di vista
tecnico, il supervisore degli effetti visivi Peter G. Travers ha deciso di utilizzare le tecniche di animazione classiche inserendole insieme a quelle piÚ moderne: i fantasmi sono stati rappresentati attraverso modelli creati e attorniati da luci a LED in modo da poter dare una visione realistica agli attori ed un riferimento solido. In seguito i fantasmi sono stati elaborati dal dipartimento artistico diretto da Jefferson Sage, che ha progettato il loro aspetto e aiutato a gestire l'illuminazione della luce riflessa sui corpi dei fantasmi e nell'ambientazione della scena, collaborando con gli addetti agli effetti visivi della Moving Picture Company, Sony Pictures Imageworks, Iloura, e ZeroVFX, sotto la supervisione di Travers. Molti elementi cari ai fan dei film degli anni 80, sono stati aggiornati e riproposti, come l'automobile dei Ghostbusters, chiamata Ecto-1, che ha subÏto delle evoluzioni e modifiche. Nel film originale del 1984 per realizzare la Ecto- 1 è stata
utilizzata unâambulanza della Cadillac del 1959, ed anche per il nuovo film, i realizzatori hanno scelto unâauto dâepoca simile. Jefferson Sage ed il suo team hanno apportato delle modifiche all'automobile originale dedicandovisi per settimane. Il lavoro di rielaborazione dell'auto fino alla trasformazione nella Ecto-1 ha riguardato il tetto con una serie di dispositivi, cablaggi, tubi, serbatoi, sirena, altoparlante, antenna, batterie e cosĂŹ via. Molti gadget come lo zainetto protonico vengono inoltre riproposti in una versione aggiornata.
Quanto al personaggio di Jillian Holtzmann, si può osservare come fornisca un rinnovamento della tecnologia e delle armi per catturare i fantasmi, attraverso bombe
e pistole, sempre con un look rudimentale e sperimentale. Ed è questo anche il personaggio piÚ divertente della nuova squadra, onore al merito dell'interprete Kate McKinnon che trova i suoi punti di forza in espressioni uniche di grande efficacia e sicuro intrattenimento, oltre che nel look, incluso l'eccentrico costume, curato da Jeffrey
Kurland, che a tratti ricorda la Tank Girl di Lori Petty. Non mancano poi alcuni cameo, tra cui quello del produttore Dan Aykrod, di Ernie Hudson e la fugace incursione di Bill Murray come antagonista critico dell'esistenza dei fantasmi. A coronamento, infine, alcuni tributi e dediche al recentemente scomparso Harold Ramis, attraverso la presenza scenica dei suoi figli.
La colonna sonora originale del film, composta da Thedore Shapiro, include anche la classica canzone Ghostbusters di Ray Parker Jr e la nuova cover di quest'ultima interpretata dai Fall Out Boy e Miss Elliott intitolata Ghostbusters (I'm not afraid), oltre ad altre elaborazioni del tema originale della serie.
A dispetto del grande successo giĂ riscosso dal trailer, quest'ultimo Ghostbusters passerĂ alla storia per il numero di maggiori voti negativi. E' mia opinione invece, che il film sia ben riuscito, e per questo apprezzato anche da alcuni fan club italiani ed internazionali degli
Acchiappafantasmi che lo hanno visto in anteprima. Le possibili ragioni di un mancato consenso critico, come ha affermato il regista nella conferenza stampa di presentazione del film, andranno forse ricercate in un'azione di boicottaggio da parte di un gruppo non ben definito, allo scopo di non incoraggiare la visione del film al cinema, ma potrebbe anche trattarsi, secondo l'opinione di molti altri, di una forma pubblicitaria per far parlare del film, visto che il trailer ha già totalizzato 29 milioni di visualizzazioni. In conclusione, questo terzo film della saga dei Ghostbusters, girato in digitale con Arri Alexa XT ed ottiche Arri, Zeiss e Fujinon, presentato anche in 3D ed in alcune sale in Imax, è un'ottima pellicola d'azione declinata sulla cifra di una divertente e moderna visione, volta a far appassionare chiunque, dai fan, generazioni di persone cresciute con il brand, a coloro che entrano nella prima volta nel mondo
degli acchiappafantasmi. Da non perdere, compresa la scena dopo i titoli di coda che riserva sorprese con riferimenti al film del 1984.
Secondo commento critico (a cura di PETER DE BRUGE, www.variety.com)
Paul Feig's female-driven relaunch of Sony's paranormal comedy franchise spends far too much energy channeling the original to establish its own identity.
All reboots are haunted by the specter of the movie that inspired them, but Sonyâs new gender-swapped âGhostbustersâ â which substitutes comediennes Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, and Leslie Jones for the previously all-male paranormal exterminator squad â suffers from a disappointingly strong case of dĂŠjĂ vu. While both funnier and scarier than Ivan Reitmanâs 1984 original, this otherwise over-familiar remake from âBridesmaidsâ director Paul Feig doesnât do nearly enough to innovate on what has come before, even going so far as to conjure most of the earlier filmâs cast (including Slimer and the Stay Puft Marshmallow Man) in cameos that undercut the new filmâs chemistry.
For Feig, who has carved out his niche in the comedy sphere by helming such distaff-led laffers as âThe Heatâ and
âSpy,â this property offers a unique opportunity to test how a major Hollywood franchise might fare if entrusted to a female-driven ensemble â although it would be wrong to blame this side-splitting quartet for the filmâs likely underwhelming box office performance. The problem isnât that Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis, and Ernie Hudson created characters too iconic to surpass; the fault lies in the fact that this new âGhostbustersâ doesnât want us to forget them, crafting its new team in the earlier teamâs shadow.
McCarthy is amusing as always, but veers dangerously close to repeating her same old shtick, while Wiig is a poor substitute for Murrayâs horndog Dr. Peter Venkman, playing a brainiac incapable of maintaining a respectful professional relationship with members of the opposite sex. (Itâs one of the movieâs more inspired gags to flip the sexual harassment in the other direction, offering up âThorâ hunk Chris Hemsworth
as the groupâs straight man, an assistant too dumb to realize heâs being objectified.) And yet the one-line idea that made the original such a success â a comedy team fights ghosts â is so rich that surely Feig and co-writer Katie Dippold could have taken the franchise in a totally new direction.
Instead, channeling the earlier film at every opportunity, âGhostbustersâ opens with an effects-driven phantom menace before introducing audiences to three scientists whoâve jeopardized their academic careers by believing in the paranormal. Like Venkman before her, Wiigâs tenure-track Erin Gilbert is the resident skeptic, while McCarthy and McKinnon â as labmates Abby Yates and Jillian Holtzmann â look and sound like loonies, setting out to prove that ghosts really do exist. Once kicked out of their respective institutions, the trio have no choice but to go into business for themselves, adopting roughly the same costumes, logo, and Ecto
Mobile (a converted hearse) that their male counterparts did in the original, while spending far more time than that earlier film did explaining each of these choices.
At first, the funny ladiesâ mission is simply to be taken seriously, as they investigate every ghost sighting in the newly hyper-haunted New York City area, including one from an MTA subway worker named Patty, played by Jones, who inexplicably decides to quit her job in favor of facing her biggest fear. Though Jones gets some of the filmâs most memorable lines, her character channels a shameful racial stereotype â one that traces back to the days of blackface when it amused audiences to see African-American characters spook easily, bugging their eyes and running for their lives whenever confronted with a ghost â except that the ghosts here really are frightening (especially in 3D screenings of the film), when they literally appear to leap
off the screen, projecting ectoplasm past the confines of the widescreen frame.
Turns out thereâs a reason that business is booming for the Ghostbusters. In a cartoonishly feeble-minded plot twist that suggests Feig might be better suited to be directing the new âScooby-Dooâ reboot, a disgruntled white guy (Neil Casey), has been inviting noxious visitors from the spirit world to cross over for his own nefarious purposes. Once the ladies manage to track this sad sack down, the movie grinds to a halt as the heavily armed group of scientists (whose arsenal has gotten a major upgrade since the earlier film) try to talk him out of destroying the world. Thatâs pretty much the point where âGhostbustersâ stops being funny enough to sway the haters whoâve become such a vocal presence online â a phenomenon the film actually goes out of its way to acknowledge, as McCarthy dismisses such sexist comments
as, âAinât no bitches gonna hunt no ghosts,â that appear beneath the groupâs YouTube videos.
Whereas Feig has previously managed to cross genre streams successfully (building up to exciting spy- and cop-movie set pieces in his earlier comedy hybrids), here he succumbs to the familiar curse of the digital-effects era: When thereâs almost nothing the computer canât conjure, it falls to the director to know when to stop. The filmâs unwieldy finale begins with an amusing possession gag, as the spirit villain inhabits first McCarthyâs and then Hemsworthâs body, but then it quickly spirals out of control as a flood of computer-generated ghosts cross over and start wreaking havoc around Gothamâs Mercado Hotel â a melee reminiscent of Robert Schwentkeâs similarly unwieldy high-concept bomb, âR.I.P.D.â
In an unnecessary nod to fans, Feig resurrects nearly every actor or entity from the 32-year-old original â except for Ramis, who died last year, and the
all-but-retired Rick Moranis â while leaving little room for memorable new spirits (stay through the end credits to hear even Zuulâs name invoked). Those that do appear make little sense, including a winged dragon creature that crashes a heavy metal concert, and a Godzilla-scale anthropomorphic version of the animated series logo. In any number of strange ways (from McKinnonâs Egon-esque blonde coif, to the too-dominant role of uglier-than-ever ghoul Slimer), 1986âs âThe Real Ghostbustersâ cartoon appears to have had every bit as much an influence on the team as the live-action original did. Thatâs enough to make one nervous for all the ways Sony intends to exploit the franchise in the future â which could be moot, considering the write-down theyâre likely to take on this reboot.