Tra i più attesi!!! - Al timone dell'VIII° atto Rian Johnson (Looper). New Entry Laura Dern, Kelly Marie Tran e come nuovo 'villain' Benicio Del Toro - RECENSIONE in ANTEPRIMA dell'inviato su Roma Francesco Adami e la RECENSIONE del Direttore Responsabile Patrizia Ferretti - Dal 13 Dicembre
"Ci saranno delle cose davvero strane. Se conoscete i film di Rian sapete che Episode VIII sarà molto diverso da quello che vi aspettate in Star Wars". Lawrence Kasdan
"Ci saranno alcuni nuovi membri del cast in Episode VIII, ma tutti gli attori presenti qui oggi torneranno anche nel prossimo capitolo... Penso che abbia fatto un lavoro straordinario nel prendere questi nuovi personaggi e alcuni personaggi che sono l'eredità della saga e portarli alla tappa successiva. Lui non risponderà a tutte le domande, lo dico subito, ma ci sono alcune domande a cui risponderà in un modo meravigliosamente provocatorio e penso che ci saranno alcune sorprese che le persone non si aspettano".
La produttrice Kathleen Kennedy
(Star Wars: Episode VIII - The Last Jedi; USA 2017; Avventura Sci-Fi; 150'; Produz.: Lucasfilm/Bad Robot/Formula Film/Ram Bergman Productions/Walt Disney Studios Motion Pictures; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures)
Soggetto: PRELIMINARIA - Personaggi di George Lucas:
Luke Skywalker (Mark Hamill): un potente Jedi, andato in esilio volontario sul pianeta Ahch-To. Hamill ha affermato che nonostante Gli ultimi Jedi non sia più "la storia di Luke, egli continuerà ad avere un ruolo importante nella saga".
Leia Organa (Carrie Fisher): Generale della Resistenza, un tempo principessa di Alderaan; è la sorella gemella di Luke e madre di Kylo Ren. Si tratta dell'ultima interpretazione cinematografica della Fisher, scomparsa il 27 dicembre 2016 a causa di un arresto cardiaco.
Kylo Ren (Adam Driver): Adepto del Lato Oscuro, membro dei Cavalieri di Ren e apprendista del Leader Supremo Snoke. Nato con il nome di Ben, è il figlio di Han Solo e Leia Organa; inizialmente addestrato da Luke per diventare un Jedi, è stato sedotto dal Leader Supremo Snoke ed è passato al Lato Oscuro della Forza.
Finn (John Boyega): Un ex stormtrooper pentito delle sue azioni membro della Resistenza. Boyega ha spiegato che Finn "è alla ricerca del suo posto nella galassia. Si unirà alla Resistenza o continuerà semplicemente a fuggire dal Primo Ordine?"
Poe Dameron (Oscar Isaac): un pilota di X-wing membro della Resistenza.
Maz Kanata (Lupita Nyong'o): un'anziana e saggia aliena che gestisce un locale sul pianeta Takodana.
Leader Supremo Snoke (Andy Serkis): leader del Primo Ordine e maestro di Kylo Ren.
Generale Hux (Domhnall Gleeson): un ufficiale del Primo Ordine.
C-3PO (Anthony Daniels): un droide protocollare umanoide.
Capitano Phasma (Gwendoline Christie): un ufficiale assaltatore del Primo Ordine.
DJ (Benicio del Toro): un hacker brillante ed enigmatico.
Viceammiraglio Amilyn Holdo (Laura Dern): un ufficiale della Resistenza.
Rose Tico (Kelly Marie Tran): un membro della Resistenza che lavora nella manutenzione. Johnson ha spiegato che Rose "non è un soldato, non aspira a diventare un'eroina, eppure si ritrova coinvolta in questa grande avventura con Finn".
Chewbecca (Peter Mayhew e Joonas Suotamo)
Nien Nunb (Mike Quinn)
Ammiraglio Ackbar (Timothy M. Rose)
Tenente Connix (Billie Lourd)
Unkar Plutt (Simon Pegg)
R2-D2 (Jimmy Vee)
Paige Tico (Veronica Ngo): mitragliere della Resistenza e sorella di Rose
Uno slicer (Justin Theroux): un decrittatore di dati
Wodibin (Warwick Davis)
Uno stormtrooper (Tom Hardy in un cameo)
? (Gary Barlow in un cameo)
Soldato della Resistenza in trincea (Gareth Edwards, regista di Rogue One: A Star Wars Story in un cameo)
Billie Lourd (Tenente Connix) Gareth Edwards (Soldato di trincea della Resistenza) Anthony Daniels (C-3PO) Jimmy Vee (R2-D2) Brian Herring (BB-8) Dave Chapman (BB-8) Frank Oz (Yoda) (Voce) Tim Rose (Ammiraglio Ackbar) Mike Quinn (Nien Nunb) Veronica Ngo (Paige Tico) Warwick Davis (Wodibin) Joseph Gordon-Levitt (Slowen Lo) (Voce) Simon Pegg (Unkar Plutt) Justin Theroux (Master Codebreaker) Andy Nyman (Guardia carceraria)
Musica: John Williams
Costumi: Michael Kaplan
Scenografia: Rick Heinrichs
Fotografia: Steve Yedlin
Montaggio: Bob Ducsay
Effetti Speciali: Chris Corbould (supervisore); Neal Scanlan (Supervisore creativo delle creature e dei droidi)
Makeup: Peter Swords King
Casting: Mary Vernieu (USA); Nina Gold (REGNO UNITO)
Scheda film aggiornata al:
23 Dicembre 2023
Sinossi:
In breve:
La luce, l’oscurità . Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver), due persone che sembrano in bilico tra questi due lati. Star Wars: Gli ultimi Jedi sembra avere in serbo per loro uno shockante sviluppo… che cosa attende Rey e Kylo riguardo la questione della 'Luce e dell’oscurità ' mentre entrambi sono sballottati dalla potente Forza? Rey, che nello scorso film ha risvegliato la Forza, si sente persa e insicura. Sarà portata via dall’oscurità ?
Short Synopsis:
Having taken her first steps into a larger world in Star Wars - Il risveglio della Forza (2015), Rey continues her epic journey with Finn, Poe and Luke Skywalker in the next chapter of the saga
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Le premesse:
Il regista Johnson ha dichiarato e promesso che il film sarebbe cominciato immediatamente dopo la scena finale de Il risveglio della Forza, e di aver preso ispirazione per il film da pellicole come Cielo di fuoco, Il ponte sul fiume Kwai, Gunga Din, Sanbiki no samurai, Sahara e La lettera non spedita
L'intuizione:
La Forza è una sola. E come Janus ha due opposte facce: la Luce e l'Oscurità . La linea di demarcazione tra le due antitetiche trazioni è in oscillazione continua, tale da potersi ribaltare di posizione in ogni momento. E' l'eterno motivo di ritorno nella grande Arca Fantasy di Star Wars, che ha l'immensa portata di una possente metafora esistenziale. E già per questo di un appeal planetario. Metafora che si nutre dell'eterno conflitto che radica nell'essere umano, lacerandolo nel profondo. La stessa onda del libero arbitro, della scelta personale ha tutto l'ambiguo potenziale di salvezza o di perdizione,
Non è solo una questione di dedica finale, tutto il film riecheggia come un cantico ad memoriam. Di lei. O, per meglio dire, di Leia. Ovvero della indimenticabile Carrie Fisher, recentemente e prematuramente scomparsa, e che già tanto ci manca. Il fatto che abbia fatto in tempo a terminare le riprese di questa nuova perla in celluloide è per tutti noi - ed è una cosa che travalica l'effetto 'fan post mortem'! di cui tra l'altro personalmente non potrei mai far parte in quanto non particolarmente amante dell'immortale saga
straordinari della miglior sceneggiatura. E proprio in tal senso si direbbe che Gli ultimi Jedi si imponga all'attenzione come il capitolo con l'anima più grande. Un'anima tanto espansa da tener testa all'inevitabile valanga di azione intergalattica, ogni volta sempre fin troppo generosa.
Il tocco di stile di Ryan Johnson, un valore aggiunto
Se Gli ultimi Jedi arriva a surclassare i precedenti più 'moderni' tra tutti gli Star Wars che si sono avvicendati negli ultimi anni, una ragione c'è, e si annida negli anfratti più profondi dello stile di Ryan Johnson (Looper docet). Fin dai primissimi fotogrammi, sorpassata la canonica informativa didascalia apripista, sdraiata com'è nella tradizione, siamo affascinati dai movimenti di macchina che amano la ripresa che privilegia il 'punto di vista alternativo', anche quando nell'obiettivo c'è una semplice e ordinaria corazzata militare sospesa nello spazio con un solo caccia avversario in azione. Tutto succede per una ragione. E la ragione
è il piano ordito dal Generale della Resistenza Leia, messa a fuoco dalla Fisher, con tutto l'avallo compiaciuto della regia, più sull'ordine di pensiero che sulla parola e sull'azione, ridotta al minimo nel suo caso.
Non si può fare a meno di notare, tra l'altro, il potenziamento assoluto del tempo qui concesso alla Forza in campo da entrambi i lati. E' a lungo di scena il loro antitetico competere su più livelli e più versanti, ma in particolar modo con i combattimenti mentali, là dove ci attendono diverse sorprese e sequenze memorabili da manuale. Lo spazio e il respiro concessi alla Mente scrivono una sceneggiatura nella sceneggiatura e rendono Gli Ultimi Jedi un capitolo unico e speciale, per quanto imperfetto. L'elastico si tende fin troppo sugli effetti speciali e visivi (alcuni particolarmente splendidi!) nei vari scontri via terra oltre che spaziale, ma vero è che qui sopraggiunge sempre quella sterzata in
tempo utile a rientrare nella carreggiata della spinta interiore che ha motivato l'azione. E l'occhio della m. d. p. torna presto sull'occhio del personaggio in questione al momento, opportuno e veloce nel riappropriarsi del senso e del significato che mai smarriscono il sentiero.
Il tutto nel rispetto dell'originale paternità delle origini della saga che fa capo a George Lucas. Si mantiene l'azione, a go-go, così come il 'bestiario' rivisitato e corretto ogni volta, interpretato da curiose e bizzarre creature, questa volta alcune persino imprestate dall'animazione. Non mancano scenografie mozzafiato, anche sul piano paesaggistico, e non si dimenticano quelle schegge di umorismo che da sempre lambiscono le coste dei vari capitoli della saga. A condurre però sono i viaggi della mente, per contatti, comunicazioni, intuizioni, presagi, quando non si innesca il vero e proprio duello con la forza del pensiero. Lo scenario più introspettivo si arricchisce poi di fenomeni di levitazione,
C'è una cura estetico-interiore mai vacua nel personaggio del leader Supremo Snoke che annulla l'interprete (Andy Serkis),
trincerato ed assorbito dentro la maschera di un look opportunamente inquietante. Look che si completa con lo speciale tocco materico di una veste d'oro frusciante che ammalia, intriga e striscia tanto quanto l'anima serpentina del luciferino Snoke, dal volto scavato in una fisionomia artificiosamente vetusta, nodosa e ramificata di muscoli e vene scorticate come la corteccia di una vecchia quercia, e d'altra parte possente di tutta la Forza che il Lato Oscuro è in grado di condensare in un solo Essere. I suoi confronti-scontro con vari personaggi di opposti schieramenti, Kylo Ren e Rey per esempio, dilatano ed amplificano la portata del Male fino alla massima espansione, fin quando i colpi di scena non si inanellano uno sull'altro.
Le new entry di questo capitolo vanno dritte al punto, mentre il timone è sorretto dall'incertezza a tutto tondo
La più giovane e nuova attrice vietnamita-americana Kelly Marie Tran, dimostra di non aver avuto
sul contrasto, di pseudo verità collocate in lista di attesa prima che sia data loro una direzione netta e precisa, definitiva. Il mordente di una suspense assolutamente desiderata, il cui embrione è stato ben nutrito e lasciato crescere fino al momento del parto. Il top di questo basculante 'mal di mare' tra il lato Oscuro e la Forza positiva e luminosa del Bene che, d'altra parte, non sembra appartenergli, qui lo vive il personaggio di Adam Driver Kylo Ren, tranello dopo tranello. Eppure, non è ancora detta l'ultima parola. C'è un fugace passaggio in sceneggiatura, una sola battuta, pronunciata da Skywalker/Hamill alla madre di lui, Leia/Fisher, che dà da pensare. D'altra parte dopo l'VIII°, siamo in attesa del IX° atto, e a giudicare dal suggestivo ed intrigante finale del capitolo attuale, le sorprese a venire non dovrebbero proprio mancare. Nell'attesa è sempre bene tenere a mente che:
"La Forza non è
un potere che hai, è l'energia tra gli elementi che mantiene in equilibrio tutto l'Universo". Parola di Luke Skywalker!
Secondo commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi è l'ottavo film e secondo capitolo della nuova trilogia, ponte tra un secondo risveglio ed un nuovo capitolo conclusivo. A dirigere il lungometraggio è Rian Johnson, regista dallo stile moderno ed accattivante dimostrato con il fantastico film Looper. Riassumendo brevemente, gli eventi passati: il contesto è quello del nascente Primo Ordine, comandato dal Leader Supremo Snoke con il suo fidato discepolo Kylo Ren, rivelatosi il figlio di Han Solo, divenuto Jedi e passato al lato oscuro. Si viene a conoscenza di un assaltatore, Finn, che brevemente si schiera con la Resistenza, la cui storia si intreccia con quella di Rey, una giovane dall'ignoto passato che, trovando la spada laser di Luke Skywalker, percepisce un risveglio della Forza. Il destino di Rey è connesso a quello di Kylo Ren, che a breve, combatte con la giovane ben due volte, a seguito di un duro
scontro. Dopo l'omicidio di Han Solo da parte del figlio e la condizione disperata di Finn, Rey riesce a trovare su un'isola remota Luke Skywalker, ricercato dal Primo Ordine e dalla Resistenza e gli porge la spada laser.
Ora la Repubblica è stata annientata dal Primo Ordine, e la Resistenza è perennemente a rischio di estinzione. Le prime sequenze del film mostrano un conflitto spaziale ove la Resistenza cerca di sopravvivere e dare un duro colpo al Primo Ordine, grazie alle azioni svolte dall'intrepido e combattivo pilota Poe Dameron. Intanto Rey finalmente riesce a parlare con Luke tutt'altro che maestro saldo e determinato. Si rivela difatti fragile e isolato mentre, all'apparenza, dà l'impressione di non voler più sapere della Forza, ma nel profondo vuole aiutare la giovane apprendista. Finn nel frattempo si è risvegliato e assieme al generale Leia Organa cerca un modo per aiutare la resistenza a non
essere tracciata dal Primo Ordine. Con una nuova compagna, Rose Tico, scova il ladro canaglia Dj, che li aiuta a trovare una via di fuga dalla distruzione totale. Tra conflitti e battaglie serrate, Rey cerca di trovare il suo posto all'interno della storia dei Jedi, così decide di incontrare Kylo Ren e convincerlo a ritornare alla Forza abbandonando l'Oscurità di cui è servo. Dal canto loro Finn, Poe Dameron e Leia Organa cercheranno di resistere agli incalzanti attacchi del Primo Ordine.
La sceneggiatura, curata da Rian Johnson, presenta elementi simili alla struttura di Episodio V: dialoghi con frasi già note e ripetitive, tra cui ad esempio "sento il conflitto che è in te" e "la forza circonda tutto". Come nel precedente Episodio VII, si ripetono circostanze ispirate ai precedenti tre episodi. Fatta eccezione per questa costante somiglianza drammaturgica, aspetto forse voluto dagli studios, si assiste ad una buona carica d'azione
e di suspense e finalmente scopriamo l'esistenza di nuovi mondi, creature ed astronavi. Un elemento sicuramente positivo è la presenza di sequenze dallo spiccato senso ironico che anima i dialoghi rendendo la narrazione più leggera. Ci si avvicina maggiormente alla visione della saga di George Lucas, soprattutto per la tematica del passaggio generazionale, dove il mito lascia spazio ad una rinnovata realtà e rivisitazione del ruolo degli Jedi.
Il film è stato girato in digitale, con Arri Alexa 65 ed XT, lo scenografo Rick Heinrichs si è occupato di costruire circa 120 set, tra i Pinewood Studios, i Longrcoss Studios e due location straniere come Dubrovnik e la Wild Atlantic Way in Irlanda. Per ricreare la sequenza ambientata nel Casinò del pianeta Canto Bight, il team dei creativi ha impiegato circa quattro mesi per ricreare gli interni negli studios Pinewood e Longross e gli esterni, adattando le ambientazioni nella cittÃ
medievale di Dubrovnik. Un ottimo lavoro è stato svolto dal supervisore creativo Neal Scanlan, che ha creato i nuovi simpatici Porgs, creature tenere ed adorabili, abitanti l'isola Ahch-To. Sono state inoltre elaborate circa 130 creature diverse appartenenti a vari pianeti. Un film sicuramente da non perdere, per comprendere l'evoluzione di una storia che lentamente cerca di discostarsi dalla visione creativa di George Lucas per avventurarsi in un nuovo universo. Universo dove la concezione dell'essere un Jedi muta rapidamente tra reminiscenze d'addestramento ed innati talenti densi di midi-chlorian.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Walt Disney Studios Motion Pictures e Giulia Arbace (Ufficio Stampa).