THE NICE GUYS: RUSSELL CROWE E RYAN GOSLING, IL TANDEM PERFETTO PER FABBRICARE PASTICCI. ED E'... 'INVESTIGATION COMEDY'!
Dal 69. Festival del Cinema di Cannes FUORI CONCORSO - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by OWEN GLEIBERMAN (www.variety.com) - Dal 1° GIUGNO
"Los Angeles negli anni â70 era una cittĂ marcia, dove lo smog ricopriva tutto come una crosta, e Hollywood Boulevard era diventata un letamaio di pornografia. In questo scenario ci sono questi due idioti che inciampano causalmente in questioni che non sanno gestire, ritrovandosi a scoperchiare una cospirazione di proporzioni gigantesche. Quindi câera la corruzione e la decadenza; a quel punto la questione era quanto potessimo rendere questi due tizi inappropriati nei confronti del compito che si apprestano ad affrontare... La cosa interessante, secondo me, è che la situazione descritta non è poi cosĂŹ lontana dalla realtĂ che stiamo vivendo nel momento attuale. Câera la corruzione, il panico per il prezzo del petrolio, la paura dellâinquinamento ⌠Sono gli anni`70, ma dal mio punto di vista sono uno specchio perfetto dei problemi sociali che ancora oggi ci affliggono".
Il regista e co-sceneggiatore Shane Black
"Credo che Shane abbia uno stile cinematografico unico. I suoi film non sono commedie tradizionali; Sono pellicole dâazione condite dallo humour, e mettono in scena unâestetica molto particolare. Si tratta di storie serie che parlano di personaggi duri. Ci sono dei momenti di commedia lungo tutto il film, e lâalto tasso di azione aiuta a far funzionare lo humour".
Il produttore Joel Silver
"Li chiamiamo âThe Nice Guysâ ma, allâinizio del film, sono entrambi due idioti. Healy, in pratica, di lavoro picchia le persone, mentre March è un investigatore privato, ma sta solo un gradino sopra rispetto a un volgare truffatore. Lâidea che questi due tipi fossero gli eroi di un film era divertente secondo noi perchĂŠ sono agli antipodi del concetto di eroismo. Ma era proprio questa la cosa che ci piaceva di piĂš: il fatto di avere come eroi degli anti-eroi".
Il co-sceneggiatore Anthony Bagarozzi
(The Nice Guys; USA/REGNO UNITO 2015; Noir del mistero; 116'; Produz.: Silver Pictures; Distribuz.: Lucky Red)
Cast: Russell Crowe (Jackson Healy) Ryan Gosling (Holland March) Matt Bomer (John Boy) Kim Basinger (Judith Kutner) Keith David (Il ragazzo piĂš grande) Ty Simpkins (Bobby) Margaret Qualley (Amelia) Sandra Rosko (Cameriera) Yaya DaCosta (Tally) Rachele Brooke Smith (Julie) Hannibal Buress (Giant Killer Bee) Yvonne Zima (Red Thompson) Jack Kilmer (Chet) Beau Knapp (Blueface) Angourie Rice (Holly) Cast completo
Lexi Johnson (Bionda) Kimberly Battista (Ragazza) Rachel Faulkner (Ragazzina) Sala Baker (Guardia del corpo) Carla Shinall (Pornostar) Mark Kubr (Psiche di Denny) Hana Yuka Sano (Hana)
Makeup: Jane Galli (direttrice), Doniella Davy, Julie Hill-Parker, Chawana Jones e Ariane Turner
Casting: Sarah Finn
Scheda film aggiornata al:
17 Giugno 2016
Sinossi:
IN BREVE:
A Los Angeles, negli anni Settanta, Holland March (Ryan Gosling), un detective privato caduto in bassa fortuna, e Jackson Healy (Russell Crowe), un assassino di professione, devono collaborare per risolvere due casi criminali all'apparenza senza legame: ritrovare una ragazza scomparsa e chiarire le circostanze della morte di una star del porno. Nel corso delle indagini, scopriranno uno stupefacente complotto che chiama in causa uomini influenti e ricoprenti alte cariche di potere.
IN ALTRE PAROLE:
Ambientato nell'inquinata Los Angeles degli anni Settanta, il film racconta la storia di Jackson Healy (un protettore e un alcolizzato sulla via del recupero) e di Holland March (un detective privato, un alcolizzato), che vengono riuniti dal suicidio di una porno star in decadenza. Tuttavia, la zia della ragazza morta è convinta di aver visto la nipote viva e vegeta dopo l'incidente altamente pubblicizzato. March ha bisogno di soldi, prende il caso, e in pochi giorni questo si trasforma in un omicidio e una cospirazione di vasta portata, stranamente radicata nello smog e nell'industria automobilistica degli Stati Uniti.
SHORT SYNOPSIS:
A private eye investigates the apparent suicide of a fading porn star in 1970s Los Angeles and uncovers a conspiracy.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
NUOVA RICETTA A STELLE E STRISCE TARGATA SHANE BLACK, PER UN COCKTAIL IN CELLULOIDE IN STILE 'BUDDY MOVIE' CHE CERCA DI MIXARE AZIONE E HUMOUR CON DUE INTERPRETI D'ECCEZIONE: RUSSELL CROWE E RYAN GOSLING (ASSOLUTAMENTE VACUO IL CAMEO DI KIM BASINGER). LA VERSIONE AMERICANA DI BUD SPENCER E TERRENCE HILL?! PIU' CHE ALTRO LA VERSIONE DI UN QUALCOSA CHE NON FUNZIONA. A DISPETTO DELLE BLASONATISSIME CARRIERE
C'erano una volta Bud Spencer e Terence Hill. Lo scuro gorilla ruspante e ruvido come la carta vetrata, dal pugno facile e infallibile senza andare troppo per il sottile e il compare biondo e bello come il sole, insidioso e serpentino piantagrane, dal colpo altrettanto infallibile ma piĂš calcolato, misurato, alle volte persino distillato. Una coppia piĂš che vincente allo 'spaghetti - box office'. A dispetto di tutta la comicitĂ da supermercato, di logiche semplicistiche, facilone, eppure in qualche modo sempre divertenti. Sguardi, ammiccamenti, smorfie,
il sale di un'invidiabile chimica sul set, immancabilmente catturata da una regia sempre ben consapevole e determinata a non lasciarsi sfuggire ogni sfumatura di questi 'grotteschi' ritratti in celluloide, tra mega ciotole di fagioli, botte da orbi come arma vincente, e un cuore d'oro e solidale sotto la dura scorza di pseudo-criminali da strapazzo. Tutto molto semplice e prevedibile ma, incredibilmente, qualche risata ci scappava sempre.
Beh, esattamente tutto ciò che manca ai 'simpatici ragazzi' odierni a stelle e strisce nel The Nice Guys di Shane Black: il gladiator Russell Crowe tradotto nel killer professionista Jackson Healy e Ryan Gosling riversato nel detective privato Holland March caduto in disgrazia. Ora, mentre i due 'simpatici ragazzi' non hanno certo bisogno di presentazione, forse non tutti conoscono come le proprie tasche il regista Shane Black - guarda caso il nome di un detective pulp fiction - riconducibile, cosÏ, tanto per rinfrescare la
memoria, ad uno degli sceneggiatori piÚ rinomati degli anni Ottanta. Ma sono sufficienti titoli come Arma letale 1 e 2 per far correre la memoria sul filo di una coppia di poliziotti mal assortita (Mel Gibson e Danny Glover ) eppure obbligata a far fronte comune a comuni avversità . Erano gli anni in cui nasceva il cosiddetto 'buddy movie' di cui Black si ritiene sovrano indiscusso: Kiss Kiss Bang Bang (2005) docet cavalcando l'omaggio nostalgico ai noir di serie B degli anni Quaranta e Cinquanta. Un cult di cui l'odierno The Nice Guys potrebbe anche incarnare una sorta di spin-off: l'ambientazione è di nuovo Los Angeles, cosÏ come protagonista torna una coppia di personaggi mal assortita, al punto da combinare piÚ guai che risolvere il caso su cui vanno investigando, prima in separata sede e di lÏ a poco insieme. Il destino dei maldestri investigatori Jackson/Crowe e Holland/Gosling infatti si
'incontra', o, per meglio dire, si 'scontra', e per giunta alquanto rovinosamente, intorno al caso di Amelia, giovane pornostar in fuga da un manipolo di sicari che hanno giĂ giustiziato il fidanzato, regista sperimentale bruciato con casa e pellicole, e Misty Mountains, amica e pure diva del porno.
Un intrigo radicato nella Los Angeles degli anni Settanta - a detta dello stesso regista all'epoca "cittĂ marcia, dove lo smog ricopriva tutto come una crosta, e Hollywood Boulevard era diventata una letamaio di pornografia" - la cui complessitĂ viene qui d'altra parte tradotta in dinamiche confuse e con poco mordente, dove tutti vorrebbero fare sul serio ma falliscono l'obiettivo, dove le botte sono soltanto uno degli ingredienti ma non mancano reali sparatorie e reali morti, tragici incidenti, e un'azione goffa e perditempo che dovrebbe far ridere mentre flirta piĂš con lo splatter ma senza la convinzione tarantiniana. Insomma, un potpourri in
cui si muovono incerti e straniti, per quanto si sforzino di convincersi e di convincere, un Russell Crowe imbolsito al punto da far davvero concorrenza - almeno su questo registro - al nostrano Bud Spencer, e un Ryan Gosling che neppure nel ruolo di alcolizzato maldestro riesce a fare opera di scongelamento su se stesso. Il loro è un genere di chimica fantasma, plastificato, come se li separasse una barriera antiproiettile, trasparente e invisibile pari al vetro, ma ugualmente percepibile. Quel che si dice due universi paralleli che si sfiorano ma non si incontrano mai veramente e soprattutto non emozionano. Cartoonistici anche il ruolo di Holly (Angourie Rice), la furba e smaliziata figlioletta di March che guida l'auto al posto del padre, sempre inzuppato di alcool, e che all'occorrenza sa come togliere le castagne dal fuoco a tamponamento del suo maldestro comportamento, e, quasi risibile, il cameo riservato a Kim
Basinger (un ritorno non certo di fiamma al fianco di Crowe dopo L. A. Confidential) come ambiguo capo del Dipartimento di Giustizia della California Judith Kutner. Una 'investigation comedy' in cui 'the guys' non sono poi cosĂŹ 'nice' e soprattutto faticano a dissotterrare qua e lĂ lo humour di rito richiesto dal genere.
Secondo commento critico (a cura di OWEN GLEIBERMAN, www.variety.com)
Russell Crowe and Ryan Gosling score in Shane Black's latest lethal weapon, a crackerjack '70s comedy of aggression
In âThe Nice Guys,â a smashingly disreputable mystery-comedy free-for-all directed with a wink of trashy zest by Shane Black, Russell Crowe plays a freelance thug for hire â the sort of guy who will keep your teenage daughter from dating a druggie sleazebag by paying a visit to the sleazebagâs house and bashing him in the face with brass knuckles. (Itâs amazing how effective that is.) The films tosses Crowe together with a sweetly shambling private detective, played by Ryan Gosling, whoâs as earnest and inept as his new partner is brusquely violent. Itâs 1977, and these two cruise around Los Angeles against a backdrop of polyester boogie-nights tackiness, busting heads, crashing parties, fleeing hit men, and getting to the dirty bottom of a conspiracy that somehow combines the adult-film underworld
with a scheme by the Big Three automakers to suppress the catalytic converter. (Yes, itâs a PC message movie gone flesh.) âThe Nice Guysâ is an ultra-violent burlesque, the sort of cheerfully hostile buddy bash thatâs been a staple since the â80s, only this one is singularly clever about its own triviality, and it offers the scruffy pleasure of seeing two great actors dial down their gravitas with style. The movie is likely to score big with audiences, and for the same reason that itâs proven to be a perfect palette cleanser at Cannes. Itâs a treat to see popcorn this decadent made by people who know exactly what theyâre doing.
The modern buddy comedy originally kicked off with âButch Cassidy and the Sundance Kid,â but the screenwriter who juiced it up into its current knockabout voltage is Shane Black, when he wrote âLethal Weaponâ in 1987. The way that movie
mashed together fireball action, racially barbed insult comedy, and a general atmosphere of what-the-hell insanity made it one of the most influential throwaways of the â80s, though part of its appeal is that Black, with his gift for jabbing cutthroat patter, seemed to be glorying in the notion that he wasnât aiming very high. After penning the first âLethal Weaponâ sequel, he reinvented himself by writing and directing âKiss Kiss Bang Bangâ (2005), an off-the-wall crime thriller that was a little precious in its zingy bon mots â but you could see that Black was trying for something. Then, after a break of close to 10 years, he directed âIron Man 3â and became a superb pop filmmaker, deepening the saga of Tony Stark with a blend of spectacle and dread that turned it into one of the most supple Marvel movies ever made. âThe Nice Guysâ is like a
âLethal Weaponâ film made by the far wittier and more dexterous Shane Black of âIron Man 3.â The film keeps surprising you, so that you never feel youâre watching a fists-meets-yocks-meets-corruption formula (even when you are).
At a certain point, you may gawk at a Hollywood leading man and think that heâs looking a little chunky, a little jowly, a little used. Then thereâs the point when that actor has carried his used aura for so long that he starts letting it define him; he begins to use it himself. Thatâs where Russell Crowe is at in âThe Nice Guys.â His Jackson Healy, squinty and rotund in a dirty light blue leather jacket, with hair combed back into a DA, is sort of like a loan-shark goon, except that he doesnât work for the Mob. Heâll work for anyone who can scrape together a few lousy bucks. Whatâs fun about watching
him is that he treats the savagery of his job as casually as if he were filling out a tax form. Crowe, deftly exploiting the irony of the filmâs title, makes Jackson a courtly bruiser, a guy who will beat the crap out of anyone â but only as a means to an end. (The fact that he might enjoy it is deeply buried subtext.) Early on, heâs assigned to pay a visit to Holland March (Gosling) to take him off a case. He snaps his wrist in two â which, in this movie, is the equivalent of a handshake. Sure enough, the two are soon working together, assigned to locate Amelia (Margaret Qualley), a barefoot brunette in a yellow dress who keeps popping up like an apparition. She starred in her boyfriendâs âexperimentalâ â that is, naked â movie, and then his house burned down, and a vicious thug
named John Boy (Matt Bomer, in creepy bangs) is desperate to get hold of the movie. But why?
At first, Holland stares at his partner with a glint of farcical terror. Gosling, among his many talents, has blossomed into an inspired physical comedian, and itâs a hoot to watch him converse with Crowe from a bathroom stall as he tries to fumblingly prop open the door, point a gun, and hold a magazine over his junk at the same time. But Holland is most funny when parading his self-schooled cluelessness. Heâs naturally blitzed, usually drunk, and myopically sincere, as when he confronts a reckless cop who says that he was carrying out his orders by righteously proclaiming, âYou know who else was just following orders? Hitler!â Gosling invests that line with so much conviction that we canât help but notice that Holland got it half-right, and that itâs almost touching in
its hilarity.
For a movie set in the late â70s, âThe Nice Guysâ has a great deal of spangly, smog-drenched atmosphere â Philippe Rousselotâs cinematography gives L.A. a night-bloom glow â but not, in the end, a lot of period authenticity. Earth, Wind & Fire, portrayed by actors, perform at a party hosted by a porn producer, but why, only minutes before, do we hear EWFâs âBoogie Wonderlandâ on the soundtrack â a song that didnât come out until two years later? Holland dresses in swirly psychedelic shirts, and there are references to the novelty of no-fault divorce, but these are token signifiers that never add up to the loosey-goosey stoned sleaze of the â70s.
Then again, whatâs fun about âThe Nice Guysâ is that its casually remorseless hostility, reflected in everything from the drop-dead wisecracks to the slapstick cruelty of its violence, expresses nothing so much as the spirit of today.
Thereâs a great moment when our heroes have ridden up a hotel elevator to ambush a villain, and as the elevator door opens we see a body clawing the corridor wall, then another one being shot, and our heroes duck back into the elevator, with a âWe donât need thisâ shrug. The timing of the gag is exquisite, because itâs Blackâs way of expressing what it feels like when whatever youâre expecting is almost certain to turn out worse. In âThe Nice Guys,â the cynical moxie that was just a mayhem-fueled joke in the âLethal Weaponâ films here gets pushed into something a shade more resonant â a comedy of resigned aggression, where everyone is trolling everyone else.