In ANTEPRIMA al 34° FANTAFESTIVAL Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico (Cinema Barberini Roma - 14/23 Luglio 2014; Cinema Trevi Roma – 5/7 Settembre 2014) - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 30 LUGLIO
"Un’apocalisse virale ha colpito gli esseri umani e 10 anni più tardi, il loro numero è mostruosamente ridotto. Le scimmie, d’altro canto, sono andate a gonfie vele. Cesare le ha condotte alla libertà e gli ha costruito una nuova casa; le scimmie sono quindi aumentate mentre gli umani sono diminuiti, e ora... stanno per scontrarsi".
Il produttore Dylan Clark
"All’inizio della storia c’è la sensazione che le scimmie abbiano ereditato la Terra. Un piccolo gruppo di umani sta lottando per cercare di ritornare indietro dalla rovina, mentre le scimmie stanno lottando per la sopravvivenza. È il mondo dei primati e noi cerchiamo di capire se le scimmie e gli umani possono trovare un modo di vivere insieme senza violenza".
Il regista Matt Reeves
(Dawn of the Planet of the Apes; USA 2014; Thriller drammatico d'azione Sci-Fi; 130'; Produz.: Chernin Entertainment; Distribuz.: Twentieth Century Fox)
Titolo in italiano: Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
Titolo in lingua originale:
Dawn of the Planet of the Apes
Anno di produzione:
2014
Anno di uscita:
2014
Regia: Matt Reeves
Sceneggiatura:
Mark Bomback, Rick Jaffa & Amanda Silver
Soggetto: Dal romanzo La Planète des Singes di Pierre Boulle. Personaggi di Rick Jaffa & Amanda Silver
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie narra in modo avvincente e spettacolare l’eterno conflitto tra uomo e natura. È un racconto che vive di vita propria, seppur collegato alla storica saga di Il pianeta delle scimmie che ha appassionato generazioni di spettatori. Un film “apocalitticoâ€, come lo definisce il regista Matt Reeves, all’indomani della quasi totale autodistruzione del genere umano a causa di un virus creato in laboratorio. Ma anche “epico e intimo†dove accanto alla grandiosità delle scene di massa è presente l’umanità dei sentimenti, sia negli umani sopravvissuti che nelle evolutissime scimmie. Due specie con gli stessi desideri e gli stessi sentimenti, due specie in cui coesistono buoni e cattivi, due specie che potrebbero convivere e che invece si fronteggiano e si scontrano per chi avrà la supremazia. Ma Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie non è solo un film sulla guerra tra umani e scimmie, ma anche sulla minaccia, lo spettro della guerra.
Cast: Andy Serkis (Caesar) Jason Clarke (Malcolm) Gary Oldman (Dreyfus) Keri Russell (Ellie) Toby Kebbell (Koba) Kodi Smit-McPhee (Alexander) Kirk Acevedo (Carver) Nick Thurston (Blue Eyes) Terry Notary (Rocket) Karin Konoval (Maurice) Judy Greer (Cornelia) Jon Eyez (Foster) Enrique Murciano (Kemp) Larramie Doc Shaw (Ash) Lee Ross (Grey)
Musica: Michael Giacchino
Costumi: Melissa Bruning
Scenografia: James Chinlund
Fotografia: Michael Seresin
Montaggio: William Hoy e Stan Salfas
Effetti Speciali: Matt Kutcher e James Lorimer (supervisori effetti speciali); Joe Letteri e Dan Lemmon (supervisori effetti visivi)
Casting: Debra Zane
Scheda film aggiornata al:
12 Agosto 2014
Sinossi:
In APES REVOLUTION - IL PIANETA DELLE SCIMMIE la nuova nazione di scimmie geneticamente evolute, guidata da Cesare, è minacciata da una banda di umani sopravvissuti al virus devastante scatenato un decennio prima. Dopo aver raggiunto una fragile tregua, di breve durata, entrambe le parti vengono spinte sull’orlo di un conflitto che determinerà quale specie emergerà per dominare il pianeta.
In the wake of a disaster that changed the world, the growing and genetically evolving apes find themselves at a critical point with the human race.
A growing nation of genetically evolved apes led by Caesar is threatened by a band of human survivors of the devastating virus unleashed a decade earlier. They reach a fragile peace, but it proves short-lived, as both sides are brought to the brink of a war that will determine who will emerge as Earth's dominant species.
breve un avvenimento scatenante lo porterà allo svolgimento di un enorme conflitto quando Occhi Blu, figlio di Cesare, e Ash, il figlio dello scimpanzè ex-maschio alfa Rocket, si muovono per il bosco, andando incontro ad un essere umano. L'essere umano Carver (Kirk Acevedo), guidato da uno studioso di nome Malcom (Jason Clarke), viene preso dal panico e spara una pallottola sulla spalla di Ash che, ferito, attira l'attenzione di tutta la comunità di scimmie che arriva assieme a Cesare, che le trattiene e si limita ad ordinare al gruppo di Malcolm di andarsene dal suo territorio. Ma Koba, un bonobo sfregiato che nutre rancore verso gli umani per gli esperimenti ai quali lo hanno sottoposto, lo sprona a recarsi a San Francisco per dare un ultimatum ai sopravvissuti. Così ha inizio un lungo diverbio tra esseri umani e
scimmie ed anche tra le scimmie stesse che non si sentono a loro
volta sicure di essere protette pur essendo in parte leali tra loro.
La trama prosegue in modo avvincente su molti aspetti: non si tratta però di un vero e proprio film di fantascienza pieno di azione ed esplosioni, ma di una storia improntata su un futuro possibile dove scimmie evolute e dalle caratteristiche umane lottano per la sopravvivenza della specie. Attraverso un aspetto darwiniano visto al contrario, dove le scimmie sono l'evoluzione dell'uomo, si assiste ad una narrazione dal ritmo riflessivo che lascia spazio ad una maggiore caratterizzazione dei personaggi presentati nel precedente film, che era semplicemente un prologo per arrivare alla situazione presentata in questo film. Gli sceneggiatori Rick Jaffa e Mark Bomback hanno costruito la storia in modo molto convincente cercando attentamente di analizzare le motivazioni per le quali le scimmie avessero avuto bisogno di parlare dato che la loro comunicazione avviene attraverso il linguaggio dei segni. Pertanto
Jaffa e Bomback hanno deciso in modo saggio di non inserire pagine e pagine di dialoghi ma di mostrare l'esigenza di comunicazione verbale solo per momenti importanti, visto che nel tempo narrativo dal film precedente sono passati solo dieci anni e Cesare in quel film era in grado di dire solo una frase.
Il personaggio dello studioso Malcom e della partner Ellie (Keri Russell) svolgono un ruolo determinante nella storia di Cesare che ora ha due figli e una moglie e sono rispettivamente specchio della vita di Malcom, di Ellie e del figlio di Malcom, Alexander (Kodi Smit-McPhee). Si segue la narrazione catturati dalla enorme espressività fornita grazie anche al reparto degli effetti visivi e della Weta Digital, che hanno reso possibile attraverso l'utilizzo della elaborata tecnologia della performance-capture, la creazione realistica delle scimmie, che mostrano uno sguardo e un'interpretazione veramente realistici, soprattutto per la figura di Cesare che è
interpretata magistralmente da Andy Serkis. Un traguardo innovativo che era stato presentato nella realizzazione delle riprese degli effetti visivi nel precedente film, ossia la possibilità di utilizzare la performance capture alla luce del sole, in ambientazioni reali, al di fuori di un teatro di posa controllato. Tecnica che qui è stata migliorata e
accentuata in modo sorprendente. Joe Letteri, il supervisore degli effetti visivi, evidenzia l'efficacia della tecnologia digitale e della performance - capture come tecnologia rivoluzionaria che deve sempre essere al servizio della storia e degli attori,
rendendo possibile avere uno spettacolo e uno svolgimento della storia più coerente, dato che gli attori e i personaggi che verranno elaborati in grafica si ritrovano insieme nello stesso momento e luogo di ripresa.
Un altro aspetto tecnico importante, oltre alla
performance-capture, è il suo connubio con l'utilizzo del S-3D nativo in esterni: nessun film prima d'ora ha tentato di combinare le due tecnologie, soprattutto
in ambientazioni che rappresentano più di 50 personaggi che si avvalgono della performance capture e 2.000 personaggi elaborati digitalmente. Per la performance capture la Weta Digital si è avvalsa di 35 persone per ogni unità e di una serie di circa
50 telecamere dedicate e altre 8 telecamere per la cattura dell’ambiente, costantemente accese su qualsiasi cosa avesse coinvolto uno dei personaggi dalle sembianze scimmiesche. Tutti gli attori pertanto hanno potuto interagire direttamente con le persone, la foresta, il fango, le rocce, le pietre, la pioggia e tutto il resto, in modo reale non come all'interno di un enorme studios con la presenza del greenscreen. Un film girato in tridimensionale con macchine da presa Arri Alexa M ed ottiche Leica e
Fujinon, dalla struttura solida da tutti i punti di vista; interpretativo, narrativo e tecnico: un film adatto ad un pubblico vasto, sicuramente da non perdere.