RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dalla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - Settimana della Critica: Premio del Pubblico Rarovideo della Settimana della Critica; Premio 'Schermi di qualità '; 'Menzione della Federazione dei Critici del Mediterraneo' (Fedeora) a GIUSEPPE BATTISTON - Dal 31 OTTOBRE
(Zoran, il mio nipote scemo; ITALIA/SLOVENIA 2013; ; 106'; Produz.: Transmedia/Staragara/Arch production & Transmedia production/Eurimages/Igor Prinèiè con il supporto di Eurimages, in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission e con il contributo del fondo regionale per l’audiovisivo del Friuli Venezia Giulia; Distribuz.: Arch Production - Tucker Film)
Titolo in lingua originale:
Zoran, il mio nipote scemo
Anno di produzione:
2013
Anno di uscita:
2013
Regia: Matteo Oleotto
Sceneggiatura:
Daniela Gambaro, Pier Paolo Piciarelli, Matteo Oleotto e Marco Pettenello
Soggetto: Soggetto di Daniela Gambaro, Pier Paolo Piciarelli e Matteo Oleotto.
Zoran, il mio nipote scemo è il film che ha sorpreso Venezia, dove è stato accolto con ovazioni da stadio, 10 minuti di applausi e le proiezioni sempre esaurite (con addirittura l’intervento della forza pubblica a calmare gli esclusi).
Cast: Giuseppe Battiston (Paolo) Teco Celio (Gustino) Rok Prasnikar (Zoran) Robero Citran (Alfio) Marjuta Slamic (Stefania) Peter Musevski (Notaio) Riccardo Maranzana (Ernesto) Ivo Barisic (Dottor Vrtovec) Jan Cvitkovic (Jure) Maurizio Fanin (Jožko) Mirela Kovacevic (Barista) Ariella Reggio (Clara) Rossana Mortara (Vigilessa) Doina Komissarov (Anita) Sylvain Chomet (Guru delle freccette)
Musica: Antonio Gramentieri con Sacri Cuori; Emanuele Cicconi (suono in presa diretta)
Costumi: Emil Cerar
Scenografia: Vasja Kokelj e Anton Å pacapan Voncina
Fotografia: Ferran Paredes Rubio
Montaggio: Giuseppe Trepiccione
Makeup: Petra Hartman, Talija Ivancic
Casting: Antonella Perrucci
Scheda film aggiornata al:
13 Novembre 2013
Sinossi:
Paolo Bressan (Giuseppe Battiston) trascorre le sue giornate da Gustino, gestore di un’osteria in un piccolo paese vicino a Gorizia. Un quarantenne alla deriva, cinico e misantropo, professionista del gomito alzato ma anche della menzogna compulsiva, che lavora di malavoglia in una mensa per anziani e insegue senza successo l’idea di riconquistare Stefania, la sua ex moglie. Ma le cose cambiano con l’entrata in scena di Zoran, un quindicenne occhialuto lasciatogli in “eredità †da una lontana parente slovena, che parla in modo strano e sembra anche un po’ ritardato. Scopre così di essere zio, e la cosa lo disgusta. Solo quando si accorge che suo nipote Zoran è un vero fenomeno a lanciare le freccette, si ricrede. Ogni anno si svolgono i campionati mondiali di freccette con un montepremi di 60 mila euro e Paolo non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare questa opportunità . Grazie a Zoran comincia a pensare di poter fare finalmente centro nella sua vita... Ci riuscirà ? Una cosa è certa: Paolo s’è svegliato da un letargo che durava da sempre e ha iniziato a inseguire un riscatto personale. Ma Paolo l’inaffidabile, Paolo l’insopportabile, Paolo l’alcolista, prima di vincere qualsiasi gara di freccette, sarà in grado di sconfiggere se stesso?
accudire altrimenti finirà in una casa famiglia. Controvoglia lo porta con se'. Zoran, il nipote, e' un ragazzo strano, timidissimo, che parla uno strano italiano imparato leggendo libri di autori sconosciuti. Veste in maniera antica e indossa un paio di occhialoni anni '70. Paolo lo guarda come se fosse uno scemo mai poi scopre in lui una rara capacità : ha una bravura praticamente unica a giocare a freccette. Zoran fa sempre centro. Così lo zio scapestrato lo iscrive a un campionato di freccette che mette in palio una bella cifra. Ma deve convincere gli assistenti sociali che vuole adottare il nipote senza far capire i veri motivi.
Il film racconta, in modo lentino e abbastanza scontato, il rapporto inusuale tra la strana coppia zio-nipote tra una bevuta, un litigio, un avvicinamento e l'altro. Sullo sfondo la vita del paese che si svolge intorno al bar come se fosse la piazza