DOM HEMINGWAY: JUDE LAW MASCALZONE DAL CUORE BUONO!
I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal XXIII. Courmayeur NOIR InFestival (10-15 Dicembre 2013) - Concorso - Dal Toronto Film Festival 2013 - Dal 29 MAGGIO
(Dom Hemingway; REGNO UNITO 2013; Dark Comedy; 93'; Produz.: Recorded Picture Company (RPC)/BBC Films/Pinewood Studios/Isle of Man Film; Distribuz.: 20th Century Fox)
Cast: Jude Law (Dom Hemingway) Richard E. Grant (Dickie) Demià n Bichir (Mr. Fontaine) Emilia Clarke (Evelyn) Jumayn Hunter (Lestor) Mãdãlina Ghenea (Paolina) Kerry Condon (Melody) Jordan A. Nash (Jawara) Nathan Stewart-Jarrett (Hugh)
Musica: Rolfe Kent
Costumi: Julian Day
Scenografia: Laurence Dorman
Fotografia: Giles Nuttgens
Montaggio: Dana Congdon
Effetti Speciali: Mark Holt (supervisore)
Makeup: Soleil Jackson
Casting: Nina Gold
Scheda film aggiornata al:
12 Marzo 2023
Sinossi:
IN BREVE:
Londra. Dom Hemingway è uno sbandato che tenta il colpo grosso, ma le cose vanno male. Dopo dodici anni passati in carcere Dom, finalmente libero, si reca dai complici per avere la sua parte conquistata tenendo la bocca chiusa.
IN DETTAGLIO:
Dom Hemingway (Jude Law) è uno scassinatore londinese sbruffone, un incosciente edonista, un volgare esibizionista, intelligente, folle, esuberante e rissoso. Dopo dodici anni di prigione, affiancato dal suo compare Dickie, intende ottenere ciò che gli spetta per aver tenuto la bocca chiusa e aver protetto il suo boss Mr. Fontaine. Scampato miracolosamente alla morte, cerca di contattare sua figlia di cui da tempo non ha più notizie, ma presto per regolare il suo ultimo debito viene nuovamente risucchiato da ciò che conosce meglio: rapinare, picchiare e sedurre.
SHORT SYNOPSIS:
After spending 12 years in prison for keeping his mouth shut, notorious safe-cracker Dom Hemingway is back on the streets of London looking to collect what he's owed.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Sarà necessario attendere la fine del film prima che questo eccentricissimo personaggio mostri quel cuore buono che ha, ma che fa di tutto per nascondere per tutta la durata della storia. Storia data quasi per scontato, e a cui è concesso di occhieggiare, dalle retrovie di questo schiacciante monumento di personaggio che è il Dom Hemingway di un Jude Law mai così tanto sopra le righe. Un mascalzone, farabutto, piantagrane, irriverente, volgare, sboccato, figlio di puttana, ovvero, il numero uno di questa commedia molto ‘slabbrata’ e ben poco ‘dark’, disciplinata solo da capitoli dai titoli ironici che ne permettono la vivace scansione.
E’ più che sufficiente quel generoso piano sequenza iniziale per stabilire temperatura e umori, assolutamente folli, del Dom Hemingway di Richard Shepard (The Hunting Party). Il monologo esilarante di un euforico, o per meglio dire, totalmente fuori di testa, Dom/Law, che ha per protagonista il suo c…o! Beh, si
quello! Ci siamo capiti! Un esemplare e, piuttosto fiorito, brano di sceneggiatura che, molto teatralmente, surclassa la regia che si limita ad assistere compiaciuta, al dilagare del lato più logorroico di questo avanzo di galera in libera uscita. Beh, si sa che dopo dodici anni di ‘clausura forzata’, l’aria fresca, l’alcool a go-go tanto quanto il… ‘profumo di donna’, diciamo così, possono rompere gli argini del normale ‘contenimento’. E vedere all’opera questo ‘incontenibile’ Dom è un vero spasso, frenato a stento, quasi mai con successo, da quella sorta di voce della coscienza amica, oltre che collega di malefatte, che risponde al nome di Dickie (Richard E. Grant). Un’ombra lunga, d’altra parte oscurata dal fiume in piena del suo assistito Dom.
L’incontro poi in Francia con il capo banda Mr. Fontaine (Demià n Bichir) riserverà le sue sorprese, esilaranti come commedia comanda, percorrendo la via maestra dell’eccesso che non conosce diplomazia. Eccesso