BEFORE MIDNIGHT: ED ECCO IL TERZO ATTO DELLA 'LOVE STORY' TRA JESSE (ETHAN HAWKE) E CELINE (JULIE DELPY) DOPO 'BEFORE SUNRISE-PRIMA DELL'ALBA' (1994) E 'BEFORE SUNSET-PRIMA DEL TRAMONTO' (2004)
Dal 63. Festival del Cinema di Berlino - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 31 OTTOBRE
(Before Midnight; USA 2013; Drammatico; 108'; Produz.: Castle Rock Entertainment/Detour Filmproduction/Faliro House Productions/Venture Forth; Distribuz.: Good Films)
Dopo Before Sunrise - Prima dell'alba (1994) e Before Sunset - Prima del tramonto (2004), Richard Linklater torna a dirigire il terzo capitolo della saga incentrata sulla storia d'amore a orologeria tra Jesse e Celine. Sono passati quasi due decenni dal loro primo incontro su quel treno diretto a Vienna. Prima che l'orologio batta la mezzanotte, ci sarà una grande novità nella loro intricata storia.
SHORT SYNOPSIS:
We meet Jesse and Celine nine years on in Greece. Almost two decades have passed since their first meeting on that train bound for Vienna.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Li avevamo lasciati nove anni fa in Prima del tramonto con un barlume di speranza per il loro futuro. Finalmente dopo tanti anni, dopo quel primo incontro fatale su quel treno fra Parigi e Vienna in Prima dell’alba, Jesse e Celine sono una coppia consolidata con due figlie gemelle e la crisi dei quarant’anni. Non più incontri fortuiti, non più incontri fugaci, ma la vita reale, quotidiana di una coppia come tante in un giorno di fine estate alla fine di una lunga vacanza in Grecia. Il figlio di lui che torna alle grinfie dell’odiata ex-moglie, il desiderio di un cambiamento che si affaccia. Una crisi che annaspa e fuoriesce come un monito di una disgregazione imminente. Jesse e Celine si rinfacciano gli errori reciproci e i sacrifici propri per far funzionare quel rapporto. Il dolore imperla il loro vissuto, ma è un vissuto pieno, consumato dal tempo che passa.
E pertanto ricco. Tutto sembra ormai lontano da quell’alba di speranza che celebrava il loro futuro tutto in divenire o da quel tramonto che innescava le loro vite insieme altrettanto in divenire, ma ora sembra ormai che la mezzanotte rappresenti una fine annunciata. Eppure i sentimenti sono troppo forti, troppo indistruttibili per essere semplicemente cancellati o messi da parte.
una malinconia fortissima, Before Midnight è più crudo, più realistico, più figlio dei suoi tempi infelici (non a caso uno dei primi temi che vengono introdotti nella pellicola è l’uso della tecnologia, l’amore ai tempi di skype, il tempo della mancanza di emozioni). Il romanticismo forse perde la sua essenza primordiale e ne acquisisce una più contingente, ma alla fin fine è dalla notte dei tempi che è sempre stato così: tutti i sentimenti evolvono nella rabbia, nelle recriminazioni, nel dolore, non c’è niente di nuovo, alla fine tutti gli amori diventano infelici, anche solo per un momento, ma servono lo stesso, come ci ricorda Gilberto Severini. Altrimenti l’amore cosa sarebbe se non affrontasse il suo grado di crisi, di messa in discussione?
Linklater però stavolta predilige una messa in scena più tradizionale, l’impianto teatrale, il dramma da camera è il veicolo per la crisi di coppia, una crisi che
Loro sono ormai Jesse e Celine. Aspettando fra nove anni un nuovo capitolo del loro amore, e nove anni dopo e nove anni dopo ancora, così fino ai 98 anni come si sono promessi reciprocamente. 74 anni insieme dalla prima volta che hanno fatto l’amore, insieme.