I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Liam Neeson veste di nuovo i panni dell'eroe protagonista nel sequel del precedente film (2008) Io vi trovero - Uscito l'11 Ottobre 2012
Casting: Anne Barbier (per la Francia) e John Papsidera (per gli USA)
Scheda film aggiornata al:
31 Marzo 2025
Sinossi:
In breve:
Nel sequel di Io vi troverò, l'ex agente della CIA Bryan Mills (Liam Neeson) e sua moglie vengono presi in ostaggio a Istanbul dal padre dell'uomo che aveva rapito la loro figlia nel primo episodio.
Liam Neeson torna a vestire i panni di Bryan Mills, l'agente CIA in pensione che non si ferma davanti a nulla pur di salvare la figlia rapita in Io vi Troverò (Taken). Quando viene contattato da una persona misteriosa alla ricerca di vendetta, Bryan deve impiegare il suo "particolare set di competenze" per proteggere la sua famiglia contro un esercito che vuole ucciderli.
In dettaglio:
Durante il funerale di alcuni criminali albanesi uccisi da Bryan Mills, il padre di uno di loro, un importante boss, giura vendetta. A Los Angeles, Bryan continua la sua solita vita, lavora ogni tanto come guardia del corpo e cerca di stare il più possibile vicino alla ex moglie Lenore e alla figlia, che Bryan cerca di aiutare nelle lezioni di scuola guida. Kim però si lamenta che suo padre ha un atteggiamento protettivo e opprimente.
Intanto i mafiosi albanesi torturano il francese Jean-Claude, scoprendo nome e volto di Bryan, e, grazie a funzionari corrotti del governo albanese, scoprono la sua prossima destinazione, ossia Istanbul, dove Bryan si recherà come guardia del corpo di uno sceicco. Inoltre saranno presenti anche Lenore e Kim, invitate da Bryan che voleva offrire loro una vacanza. Una volta arrivati, i tre si godono la città : Kim lascia che i genitori restino da soli, nella speranza di farli conciliare, ma è proprio in questo momento che i criminali agiscono, tentando di rapire i tre. Bryan dice alla ex-moglie di scappare mentre egli sistemerà gli aggressori.
In un primo momento sembra farcela ma Lenore viene catturata quindi Bryan deve arrendersi, non prima comunque di aver avvertito via telefono la figlia che sono tutti in pericolo e che lei deve rifugiarsi nella stanza del padre. Bryan e Lenore vengono condotti bendati in un altro luogo (e l'uomo ricostruirà il percorso basandosi sui rumori che sente durante il tragitto) e qui incontrano il capo dei criminali che spiega a Bryan le sue motivazioni e afferma che intende farlo soffrire torturando la sua famiglia: Lenore viene ferita alla gola e appesa a testa in giù per farla dissanguare.
Ma Kim, con un mix d'intraprendenza e fortuna, sfugge ai suoi inseguitori all'albergo, va nella stanza di Bryan e, comunicando con lui tramite un piccolo cellulare nascosto, riesce ad ottenere le coordinate della loro prigione alla quale Kim dovrà recarsi per portare un'arma al genitore che, nel frattempo, si è liberato le mani dalle catene. Nonostante sia inseguita sui tetti della città , Kim riesce a passare, attraverso una canna fumaria, una pistola a Bryan, il quale uccide i suoi carcerieri e corre in aiuto di Kim, ma è costretto a lasciare indietro Lenore, indebolita dall'emorragia. Bryan raggiunge la figlia in tempo e la salva. A questo punto, i due rubano un taxi per andare a recuperare Lenore, che però è stata già portata via.
At the funeral of his son Marko and associates in Tropojë, Albanian mafia head and freelance terrorist Murad Hoxha vows to seek vengeance on his son's killer. Traveling to Paris with his men, he interrogates and tortures ex-French DGSE agent turned corrupt National Police officer Jean-Claude Pitrel, whose business card was found at the scene of Marko's death, but finds no information. He then bribes a corrupt police official for Pitrel's files and deduces that Pitrel's old friend, Bryan Mills, is responsible and is vacationing in Istanbul.
Meanwhile, Bryan has just finished his three-day security job for a wealthy Saudi Arabian sheik in Istanbul and is surprised by his ex-wife, Lenore, and daughter, Kim, turning up to visit him. While going out for lunch with Lenore the next day, Bryan spots Murad's men following them. He tells Lenore to run and tries to outrun the Albanians but finally surrenders when they capture Lenore. Realizing that Kim is also a target, Bryan calls her at the hotel and tells her to hide in the closet to escape the kidnappers. She narrowly avoids capture when the kidnappers are forced to flee after they shoot two security guards.
Regaining consciousness, Bryan finds himself zip tied to a pipe over his head in an empty basement. He uses a miniature cellphone hidden in his sock to contact Kim and instructs her to alert the American embassy; instead, she convinces him to let her help. Opening her father's equipment case, Kim takes a grenade and detonates it on a nearby rooftop; the resulting sound allows Bryan to instruct her on triangulating his location.
The terrorists bring in Lenore, make a small incision in her neck, and hang her upside down to bleed out. As soon as they leave, Bryan frees himself and then Lenore. He next has Kim detonate two more grenades to find his location and tells her to look for some steam through a chimney to guide her to his location. Kim tosses a gun down the chimney, which Bryan uses to kill the guards holding him captive. He rescues Kim but watches Lenore get recaptured. Stealing a taxi, Bryan and Kim pursue the kidnappers' van, and an SUV driven by one of the kidnappers' henchmen arrives to distract them. A chase and shootout ensue, alerting Turkish police, and ends when Bryan manages to lure the SUV into the path of an oncoming train, taking it out.
Leaving Kim at the American embassy, Bryan uses his memory to find Murad's hideout. He rescues Lenore and pursues the surviving terrorists to a bathhouse, where he kills them. Confronting Murad, Bryan offers to let him walk if he agrees to return home and cease his desire for revenge. Murad agrees, and Bryan drops his gun; Murad tries to kill Bryan, only to find the weapon unloaded. Realizing that Murad will never let go of his vendetta against him, Bryan kills him by impaling him with a sharp towel hook.
3 weeks later, at a diner in Los Angeles, the Mills family has milkshakes to celebrate Kim passing her driving test. To Bryan's surprise, they are joined by Kim's boyfriend, Jamie, and she jokingly tells her father not to 'shoot this one'
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Ci troviamo all’altezza del secondo step di tre, il primo a regia di Olivier Megaton che dirigerà anche il terzo della serie Taken. A conti fatti, l’atto secondo di Taken è forse il più tiepido e barcollante, mentre tenta di riconnettersi al primo nel segno de La vendetta. Il film inizia difatti con il funerale degli uccisi per mano dell’ex agente CIA Brian Mills (Liam Neeson): tutto il gruppo dei rapitori di sua figlia Kim (Maggie Grace) e di altre ragazze per traffico di prostituzione. Certamente il padre di uno degli uccisi non pensa certo al male fatto dal figlio, bensì a vendicarsi della sua morte. A parte l’estetizzante preambolo di apertura con frammenti di immagini in bianco e nero, intervallati ai titoli di testa, questo secondo capitolo ha ben chiaro il movente ma lo sviluppo di una narrazione, che non si fa mai mancare l’azione che spacca, non è
Brian/Neeson farà l’impossibile, com’è nelle sue corde, per liberarsi, anche grazie alle risorse inaspettate di una figlia che sembra presto trasformarsi in una improbabile Bond Girl: capace di correre sui tetti neanche si trovasse in Matrix, oltre che fare
E che dire della sorte della moglie, in attesa che i due risolvano le cose là fuori, nel segno della carneficina annunciata? Con la gola semitagliata e appesa a capo in giù, con solo mezz’ora di vita a disposizione per dissanguamento in corso, una volta liberata dal marito, sarà posta in un’attesa interminabile, fino a che non sopraggiunge il momento del giustizialismo, ovviamente, sventato in corner. Mai dimenticare poi il finalino edulcorato! Un rito irrinunciabile, che ritroveremo, in groppa alla variabile narrativa d’obbligo, anche nel terzo atto!