CI VUOLE UN GRAN FISICO: ANGELA FINOCCHIARO CINQUANTENNE IN CRISI
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 7 MARZO
(Ci vuole un gran fisico (già 'Eva dopo Eva'); ITALIA 2012; Commedia; 90'; Produz.: AGIDI in collaborazione con Medusa Film con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte; Distribuz.: Medusa)
Titolo in lingua originale:
Ci vuole un gran fisico (già 'Eva dopo Eva')
Anno di produzione:
2012
Anno di uscita:
2013
Regia: Sophie Chiarello
Sceneggiatura:
Valerio Bariletti, Walter Fontana e Pasquale Plastino
Soggetto: Valerio Bariletti, Walter Fontana, Pasquale Plastino e Angela Finocchiaro.
PRELIMINARIA:
Il primo titolo del film (Eva dopo Eva) richiama il capolavoro di Joseph L. Mankiewicz: Eva contro Eva, un film del 1950 che raccontava un universo femminile contrastato e spietato, tra ambizione e solitudine (il film Eva contro Eva era tratto dal racconto The Wisdom of Eve di Mary Orr del 1946).
Scritto oltre che interpretato da Angela Finocchiaro e diretto dalla italo-francese Sophie Chiariello, che firma la sua opera prima, Ci vuole un gran fisico, è una specie di occasione mancata per quello che riguarda la commedia italiana al femminile. Il film racconta la storia di Eva, una donna come tante che si sta avvicinando al fatidico compleanno di mezzo secolo. Eva abita con la madre, un'arzilla e simpatica signora che vive nei ricordi del passato ma che non si è ancora rassegnata all'invecchiare e si trucca con ombretti azzurri e veste con colorati e giovanili abitini con disegni floreali, e la figlia, una ragazza ribelle come lo sono le adolescenti che stanno per finire il liceo e devono cominciare a vivere da grandi. La ragazza è una musicista che sta cercando la sua strada. Nello stesso appartamento, separato da una porta chiusa, vive l'ex marito, un parassita che non ha
nessuna intenzione di lasciare la casa nonostante abbia deciso di risposarsi con una giovane ed ingenua cinese. Eva lavora in un importante negozio di cosmetici dove impera un capo fedifrago e molto antipatico solo attento ai guadagni della ditta. La protagonista, come la maggior parte delle donne, si barcamena tra lavoro, figlia ribelle, madre svampita, ex marito a carico, lavoro opprimente e non soddisfacente, colleghe di lavoro sempre pronte ad appiopparti un tiro mancino e menopausa incalzante. In tutto questo tran tran ripetitivo e faticoso la protagonista non ha un minuto per se' e tantomeno per una vita sentimentale o sessuale che ha ormai dimenticato. Riuscirà la nostra protagonista a non soccombere in questa vita tutta doveri, rinunce e sopraffazioni?
Ci vuole un gran fisico e' una commedia basata quasi esclusivamente sulle gag e le facce di Angela Finocchiaro ma non bastano a reggere tutto il film e non riescono
a strappare sorrisi nonostante la bravura dell’interprete. È un film semplice e in un certo senso ingenuo che non riesce a colpire nel segno. Ci vuole un gran fisico, vorrebbe rifarsi ad altri film che trattano lo stesso argomento, le donne cinquantenni, con i vari problemi annessi e connessi.
La commedia che esce con 300 copie sarà nelle sale il 7 marzo per la Festa della donna. Il film vuole esplorare temi poco toccati dal cinema italiano, quali il passaggio ai fatidici 50 anni da parte delle donne, con leggerezza e curiosità ma cade spesso in luoghi comuni che non aiutano la riuscita comica del film.
La Finocchiaro racconta di come le cinquantenni di oggi siano diversissime dalle cinquantenni della generazione precedente e quelle di oggi si ribellano a storie precostituite e si preparano ad altri 30 anni di vita attiva durante i quali vogliono ancora rimanere protagoniste della propria vita
e trovare nuove dimensioni. L'ironia, che sarebbe stata fondamentale per raccontare questo film, purtroppo non riesce a venir fuori come probabilmente era nell'intenzione degli autori.
Coraggiosa la Finocchiaro che in questo film non ha paura di imbruttirsi, invecchiarsi e affrontare temi difficili e tabù quali la menopausa. Nel film l'amichevole partecipazione di Aldo, Giovanni e Giacomo in piccolissimi ruoli.