I BAMBINI DI COLD ROCK: THRILLER PSICOLOGICO SUL TEMA DEL COSIDDETTO 'UOMO NERO' PER JESSICA BIEL. UN THRILLER CON IL SUO EPICENTRO IN UN MONDO PIENO DI PAURA E DI TERRORE PRIMA DI RIVELARE UNA REALTA' INIMMAGINABILE...!
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 21 SETTEMBRE
"A Cold Rock, câè una sorta di leggenda urbana, creata per dare un nome a qualcosa che sfugge alla logica e che viene chiamato âlâuomo altoâ. Seguiamo il personaggio di Jessica Biel quando diventa una vittima, quindi mostriamo una madre in pericolo quando tenta di ritrovare il figlio... In questa pellicola, parliamo di persone normali. E questa era la sfida. Stiamo cercando di fare un film di genere, una pellicola senza sosta, accattivante, intensa, piena dâazione, di suspense e di mistero, ma allo stesso tempo vogliamo dei veri personaggi americani sullo schermo. Eâ un poâ quello che fa Stephen King nei suoi romanzi migliori, cercare di mettere assieme cose che normalmente non dovrebbero coesistere. Questa era la mia sfida personale".
Il regista e sceneggiatore Pascal Laugier
(The Tall Man; USA/CANADA 2012; Thriller horror del mistero; 100'; Produz.: Cold Rock Productions BC/Forecast Pictures/Iron Ocean Films/Minds Eye Entertainment/Radar Films/SND; Distribuz.: Moviemax)
Cast: Jessica Biel (Julia Denning) Jodelle Ferland (Jenny) Stephen McHattie (Luogotenente Dodd) William B. Davis (Sceriffo Chestnut) Samantha Ferris (Tracy) Katherine Ramdeen (Carol) Jakob Davies (David)
Musica: Todd Bryanton
Costumi: Angus Strathie
Scenografia: Jean-Andre Carriere
Fotografia: Kamal Derkaoui
Montaggio: SÊbastien Prangère
Casting: Carmen Kotyk
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Julia Denning (Jessica Biel) è una madre il cui figlio viene rapito da una figura oscura conosciuta solo come l'uomo alto. La donna comincia un'intensa caccia per trovare e recuperare il suo bambino.
IN DETTAGLIO:
Lâoscurità è calata sulla cittadina di Cold Rock. Uno per uno, i suoi bambini stanno scomparendo. Lo fanno senza lasciare indizi o testimoni credibili, ma solo una leggenda, una storia avvolta nellâombra che viene diffusa tra gli abitanti del posto. Con questa, un senso crescente di terrore, che minaccia di divorare quello che è rimasto della comunitĂ .
La gente superstiziosa parla di un âuomo altoâ, una figura misteriosa che porta via i bambini, che non fanno piĂš ritorno. Ma Julia Denning (Jessica Biel) non ha tempo per le leggende o le superstizioni. Unâinfermiera che fa del suo meglio per questa ex cittĂ mineraria, devastata economicamente e spiritualmente, cerca di mantenere un minimo di normalitĂ a casa e al lavoro. Fino a quando il terrore non entra dalla porta principale. Svegliatasi nel mezzo della notte, corre nella stanza da letto del figlio, dove non trova nessuno, mentre un enorme spettro nel corridoio scivola nellâoscuritĂ con il suo bambino (Jakob Davies). Durante lâinseguimento non si fermerĂ di fronte a nulla e rischierĂ tutto pur di salvarlo. Affiancata da un investigatore determinato, il tenente Dodd (Stephen Mchattie) e dallo sceriffo della cittadina (William B. Davis), la caccia è aperta e con essa la ricerca di risposte: Chi è âlâuomo altoâ? Cosa ne ha fatto dei bambini?
In breve tempo, la cittadina di Cold Rock avrĂ le risposte che cerca disperatamente e questo scuoterĂ profondamente la comunitĂ .
SHORT SYNOPSIS:
When her child goes missing, a mother looks to unravel the legend of the Tall Man, an entity who allegedly abducts children.
Commento critico (a cura di ANDREA FACCHIN)
UN THRILLER CHE GIOCA CON LE REGOLE DEL GENERE, IMMERGENDO LO SPETTATORE IN UN CONTESTO MISTERIOSO E AMBIGUO, IN CUI NULLA Ă COME SEMBRA
I bambini di Cold Rock è il primo film in lingua inglese del regista francese Pascal Laugier, che in patria si è affermato come giovane promessa dellâhorror grazie a prodotti come Saint Ange (2004) e, soprattutto, Martyrs (2008), pellicola controversa costruita su una rappresentazione estrema e scioccante della violenza. I bambini di Cold Rock si allontana da questa chiave horror per abbracciare le inquietanti atmosfere del thriller: la storia è quella di Cold Rock, un piccolo paese i cui abitanti sono sconvolti dalle continue e misteriose sparizioni dei loro figli, rapiti da quello che chiamano lâUomo alto, figura quasi soprannaturale e simbolo della decadenza e delle paure della comunitĂ .
Laugier dimostra di sentirsi a suo agio quando si tratta di suspense e disegna un film interessante: per due
ore gioca con le aspettative e gli incubi dello spettatore, rispettando (bene) tutti i canoni del genere, forte anche di unâambientazione azzeccatissima, prevalentemente notturna, fatta di boschi immensi e labirintici, tunnel sotterranei e oscuri e una nebbia di stampo classico che nasconde la vera natura del luogo, in cui nulla è come sembra in realtĂ .
Protagonista della storia è Jessica Biel (The Illusionist - Lâillusionista; The A-Team), che torna a spaventarsi dopo il remake del 2003 del cult horror Non aprite quella porta (The Texas Chain Saw Massacre, Tobe Hooper, 1974), e qui offre unâinterpretazione convincente nei panni di Julia Denning, infermiera e madre disperata alla ricerca del figlio rapito. Intorno a lei, si muove la comunitĂ di Cold Rock, che con le sue singole storie di vita, inserite in un contesto di ambiguitĂ generale, costituisce un vero e proprio character collettivo, di cui fanno parte il tenente Dodd, interpretato
da Stephen McHattie (Watchmen; Lâalbero della vita; History of violence), e lo sceriffo Chestnut, a cui presta volto e corpo William B. Davis (lâindimenticato Uomo che fuma di X-Files).
Commentando e denunciando la violenza di una societĂ , la pellicola può essere letta come un grande puzzle, i cui pezzi vengono progressivamente raccolti strada facendo: Laugier è abile nellâalternare unâintensa prima parte dallâimpronta action, ad una seconda piĂš risolutrice. Ma è proprio quando i nodi vengono al pettine che il film sembra un poâ perdersi, complice anche una soluzione lasciata intuire forse troppo presto.
I bambini di Cold Rock, dunque, si rivela un prodotto dalle buone potenzialità che però alla fine vengono tradotte solo a metà : la visione scorre piacevole e senza traumi, ma la profonda sensazione di disagio sociale che il regista cerca di trasmettere, non riesce a rimanere ancorata allo spettatore una volta lasciata la sala.
Perle di sceneggiatura
âCâè qualcosa a Cold Rock che porta via i bambini... qualcosa di peggiore della chiusura di una miniera... Qualcosa di talmente minaccioso e terribile, che le persone hanno deciso di darle un nome...â
Bibliografia:
Nota: Si ringrazia Sara Bocci (Ufficio Stampa Moviemax)