WUTHERING HEIGHTS: IL CLASSICO 'CIME TEMPESTOSE' DI EMILY BRONTË NELL'ADATTAMENTO PER LA CELLULOIDE DELL'ATTRICE E REGISTA BRITANNICA ANDREA ARNOLD

LA' DOVE NON OSANO LE AQUILE!

Più che un dramma romantico potremmo parlare di un feuilleton alla Via col vento. E, per inciso, il vento è davvero protagonista delle rustiche, malinconiche e quasi sinistre, dall'alto del loro isolamento, brughiere dello Yorkshire, l'unica cosa bella del film della regista britannica Andrea Arnold, Wuthering Heights (Cime tempestose). Un melò con la pretesa di risultare innovativo solo per aver inserito un ragazzo di colore come interprete del personaggio Heathcliff, protagonista del celebre romanzo omonimo scritto da Emily Brontë nel 1847. Vale a dire il classico che ha già ispirato numerosi adattamenti, tra film, sceneggiati radiofonici e televisivi, oltre ad un musical e ad una canzone di successo pure con lo stesso titolo di Kate Bush. Ecco che, per arrogarsi il diritto e l'onere di tornare sull'argomento occorrono motivazioni davvero forti! E dire che con un libro del genere e la naturale avversione verso trasposizioni

e adattamenti dalla pagina scritta alla celluloide, la stessa Arnold (Red Road, Fish Tank) non avrebbe voluto imbarcarsi nella rischiosa operazione. Beh, forse se ci ripensava era meglio! La considerazione sorge spontanea vedendo il risultato complessivo di una confezione dove neppure il cast brilla di luce propria, inclusa la non felice scelta sul piano della continuità di verosimiglianza dei due principali protagonisti dall'età adolescenziale a quella adulta, quando peraltro gli altri rimangono uguali a se stessi, come se per loro il tempo si fosse fermato. Oltretutto, nel tentativo di non tradire il classico letterario ma al contempo ristretta e costretta ad entrare nei ranghi temporali della celluloide, la Arnold ha finito per snaturarne pure la struttura originale, a suo tempo ritenuta innovativa al punto tale da spiazzare la critica, in quanto paragonata ad una serie di matriosche. E' evidente che, come dichiarato, l'interesse doveva polarizzarsi prevalentemente sul protagonista maschile su

cui la Arnold ha di fatto puntato il principale movente di questa inutile e poco coinvolgente operazione: la spina nel fianco del conflitto su base razziale domina livori e rivalità passionali nell'odierno Wuthering Heights ma la cifra stilistica sembra presa in prestito da Radici nella sua principale trasposizione televisiva sul piccolo schermo. Stendiamo un velo pietoso poi - recitazione compresa - sul comportamento del nostro protagonista Heathcliff all'altezza del post mortem dell'amata Cathy.