NON LASCIARMI: OGNI CORPO HA UN SUO PREZZO. UN 'SCI-FI' CHE GUARDA ALLA CLONAZIONE DI ESSERI UMANI FINALIZZATA ALLA RISERVA DI ORGANI
London Film Festival 2010 - XX. Courmayeur NOIR InFestival (7-13 Dicembre 2010) - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 25 MARZO
âIn molti film di fantascienza il tema centrale è il tentativo di sfuggire a qualche forma di oppressione, mentre nel nostro film accade il contrario. I
personaggi non scappano perchĂŠ, fin da bambini, è stato loro insegnato ad avere un forte senso del dovere e ad essere orgogliosi di ciò a cui sono destinati nel mondo fuori, per quanto terribile possa essere. I ragazzi non scappano anche perchĂŠ non hanno un luogo dove andare. Il film rappresenta lâurgenza di abbracciare le persone che amiamo qui e ora, perchĂŠ il tempo che ci è dato è fin troppo breve. Con 'Non lasciarmi' ho voluto realizzare un film bello, coraggioso e privo dâironia. Il nostro desiderio era di trascinare il pubblico nel mondo creato da Ishiguro e, poichĂŠ la veritĂ che esso esplora è dolce-amara, per me era particolarmente importante che il film fosse romantico ed esteticamente gradevoleâ.
Il regista Mark Romanek
(Never Let Me Go REGNO UNITO/USA 2010; Thriller drammatico; 103'; Produz.: DNA Films/Film4/Fox Searchlight Pictures; Distribuz.: Twentieth Century Fox)
Soggetto: Dal romanzo di Kazuo Ishiguro The Remains of the Day (Quel che resta del giorno, 2005)
Cast: Carey Mulligan (Kathy ) Andrew Garfield (Tommy ) Keira Knightley (Ruth ) Izzy Meikle-Small (la giovane Kathy ) Charlie Rowe (il giovane Tommy ) Ella Purnell (la giovane Ruth ) Charlotte Rampling (Miss Emily ) Sally Hawkins (Miss Lucy ) Kate Bowes Renna (Miss Geraldine ) Hannah Sharp (Amanda ) Christina Carrafiell (Laurs ) Oliver Parsons (Arthur ) Luke Bryant (David ) Fidelis Morgan (Matron ) Damien Thomas (Dottore )
Musica: Rachel Portman
Costumi: Rachael Fleming e Steven Noble
Scenografia: Mark Digby
Fotografia: Adam Kimmel
Montaggio: Barney Pilling
Effetti Speciali: Sam Conway (supervisore)
Casting: Kate Dowd
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Kathy (Carey Mulligan), Tommy (Andrew Garfield) e Ruth (Keira Knightley) vivono in un mondo e in un tempo familiari solo all'apparenza: trascorrono la loro infanzia ad Hailsham collegio inglese che ha tutta l'aria di essere idilliaco, quando in realtà di idilliaco c'è davvero ben poco. Se ne accorgono quando, appena lasciata la scuola, si profila davanti ai loro occhi una terribile verità sul loro destino. Verità che li costringe a rivedere anche i loro rispettivi sentimenti di amore, gelosia e tradimento, mettendo in serio pericolo i loro legami.
SHORT SYNOPSIS:
As children, Ruth, Kathy and Tommy, spend their childhood at a seemingly idyllic English boarding school. As they grow into young adults, they find that they have to come to terms with the strength of the love they feel for each other, while preparing themselves for the haunting reality that awaits them.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Il thriller dellâanima esiste. Negli anni câhanno provato in tanti, ma al cinema si vede di rado. Eppure può succedere di essere folgorati. O meglio. Può succedere di percepire una sorta di onda interiore che cresce di minuto in minuto e finisce per tramutarsi in uno tsunami sui titoli di coda. E Non lasciarmi è proprio questo.
Kathy H. (Carey Mulligan) è una badante che affianca i pazienti durante le donazioni degli organi. Quel che di speciale hanno i donatori (e la stessa Kathy) è che tutti loro hanno passato lâinfanzia e lâadolescenza in luoghi come il college inglese di Hailsham, dove si 'allevano' i donatori del domani per una societĂ che ha debellato le malattie ed ha unâaspettativa media di vita (negli â60) di circa 100 anni. Kathy ricorda lâamicizia con Ruth (Keira Knightley ) e lâamore per Tommy (Andrew Garfield), lâassenza della loro identitĂ individuale (tanto che nessuno di
loro ha un cognome ma solo una iniziale), gli anni passati tra i banchi e il verde giardino, la tutrice che svela il loro destino già pianificato. I bambini di Hailsham sono piÚ che orfani: sono anonimi, costretti in una consapevole e condivisa aridità che loro semplicemente ritengono essere il destino di donatore. Vivono, respirano, amano perfino, ma non possono sognare. E non vogliono nemmeno farlo. E la domanda che alla fine possono porsi è una sola: ma quelli che vivono fuori da posti come Hailsham, vivono davvero meglio?
La regia di Mark Romanek fa detonare il gelido romanzo di Kazuo Ishiguro, da cui Non lasciarmi è tratto. Un thriller dellâanimo come si diceva, dove la vita è raggelata nel fondo dellâesistenza dei protagonisti - tutti perfettamente in parte, con Carey Mulligan che si conferma un vero talento -. âCâè vitaâ da qualche parte in loro e lo sanno anche.
Lo intuiscono, ne trovano tracce nei loro sentimenti e nelle opere dâarte che realizzano affinchĂŠ qualcuno possa dirlo al posto loro che unâanima ce lâhanno, ma nessuno dei bambini di Hailsham porterĂ mai in superficie la vita. Il regista riesce nel difficilissimo compito di sintetizzare questa bizzarra sensazione di sospeso e renderla in immagini, realizzando un film sulla condizione umana che per devianza si tramuta in omologazione. Non lasciarmi è pervaso di rassegnazione e una disperazione soffocata. Lo spettatore si ritrova a chiedersi perchĂŠ manca una qualsivoglia reazione, una ribellione a quel destino segnato da tempo. E la risposta arriva direttamente dallo schermo, quando compare una nave arrugginita arenata sulla sabbia. Una nave che lâorizzonte lo osserva da lontano. La metafora porta a riflettere sulla condizione degli umani ai giorni nostri, su quella sindrome da tamagotchi da cui sembra affetta la scienza e la societĂ in generale, dove arte, amore
e libero arbitrio assurgono al ruolo di anomalia, quasi di rivoluzione. La speranza è che i 'ribelli' in tal senso possano vivere davvero una vita lunga e ricca di successi.