(Never Let Me Go REGNO UNITO/USA 2010; Thriller drammatico; 103'; Produz.: DNA Films/Film4/Fox Searchlight Pictures; Distribuz.: Twentieth Century Fox)
Soggetto: Dal romanzo di Kazuo Ishiguro The Remains of the Day (Quel che resta del giorno, 2005)
Cast: Carey Mulligan (Kathy ) Andrew Garfield (Tommy ) Keira Knightley (Ruth ) Izzy Meikle-Small (la giovane Kathy ) Charlie Rowe (il giovane Tommy ) Ella Purnell (la giovane Ruth ) Charlotte Rampling (Miss Emily ) Sally Hawkins (Miss Lucy ) Kate Bowes Renna (Miss Geraldine ) Hannah Sharp (Amanda ) Christina Carrafiell (Laurs ) Oliver Parsons (Arthur ) Luke Bryant (David ) Fidelis Morgan (Matron ) Damien Thomas (Dottore )
Musica: Rachel Portman
Costumi: Rachael Fleming e Steven Noble
Scenografia: Mark Digby
Fotografia: Adam Kimmel
Montaggio: Barney Pilling
Effetti Speciali: Sam Conway (supervisore)
Casting: Kate Dowd
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Kathy (Carey Mulligan), Tommy (Andrew Garfield) e Ruth (Keira Knightley) vivono in un mondo e in un tempo familiari solo all'apparenza: trascorrono la loro infanzia ad Hailsham collegio inglese che ha tutta l'aria di essere idilliaco, quando in realtà di idilliaco c'è davvero ben poco. Se ne accorgono quando, appena lasciata la scuola, si profila davanti ai loro occhi una terribile verità sul loro destino. Verità che li costringe a rivedere anche i loro rispettivi sentimenti di amore, gelosia e tradimento, mettendo in serio pericolo i loro legami.
SHORT SYNOPSIS:
As children, Ruth, Kathy and Tommy, spend their childhood at a seemingly idyllic English boarding school. As they grow into young adults, they find that they have to come to terms with the strength of the love they feel for each other, while preparing themselves for the haunting reality that awaits them.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Il thriller dell’anima esiste. Negli anni c’hanno provato in tanti, ma al cinema si vede di rado. Eppure può succedere di essere folgorati. O meglio. Può succedere di percepire una sorta di onda interiore che cresce di minuto in minuto e finisce per tramutarsi in uno tsunami sui titoli di coda. E Non lasciarmi è proprio questo.
Kathy H. (Carey Mulligan) è una badante che affianca i pazienti durante le donazioni degli organi. Quel che di speciale hanno i donatori (e la stessa Kathy) è che tutti loro hanno passato l’infanzia e l’adolescenza in luoghi come il college inglese di Hailsham, dove si 'allevano' i donatori del domani per una società che ha debellato le malattie ed ha un’aspettativa media di vita (negli ’60) di circa 100 anni. Kathy ricorda l’amicizia con Ruth (Keira Knightley ) e l’amore per Tommy (Andrew Garfield), l’assenza della loro identità individuale (tanto che nessuno di
loro ha un cognome ma solo una iniziale), gli anni passati tra i banchi e il verde giardino, la tutrice che svela il loro destino già pianificato. I bambini di Hailsham sono più che orfani: sono anonimi, costretti in una consapevole e condivisa aridità che loro semplicemente ritengono essere il destino di donatore. Vivono, respirano, amano perfino, ma non possono sognare. E non vogliono nemmeno farlo. E la domanda che alla fine possono porsi è una sola: ma quelli che vivono fuori da posti come Hailsham, vivono davvero meglio?
La regia di Mark Romanek fa detonare il gelido romanzo di Kazuo Ishiguro, da cui Non lasciarmi è tratto. Un thriller dell’animo come si diceva, dove la vita è raggelata nel fondo dell’esistenza dei protagonisti - tutti perfettamente in parte, con Carey Mulligan che si conferma un vero talento -. “C’è vita†da qualche parte in loro e lo sanno anche.
e libero arbitrio assurgono al ruolo di anomalia, quasi di rivoluzione. La speranza è che i 'ribelli' in tal senso possano vivere davvero una vita lunga e ricca di successi.