XX. Courmayeur NOIR InFestival (7-13 Dicembre 2010) - RECENSIONE - Dal 17 DICEMBRE
(The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader REGNO UNITO 2010; avventura fantasy; 115'; Produz.: Fox 2000 Pictures/Twentieth Century Fox Film Corporation/Walden Media; Distribuz.: 20th Century Fox)
Titolo in italiano: Le Cronache di Narnia - Il viaggio del veliero
Titolo in lingua originale:
The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader
Anno di produzione:
2010
Anno di uscita:
2010
Regia: Michael Apted
Sceneggiatura:
Christopher Markus, Stephen McFeely, Steven Knight, Michael Petroni e Richard LaGravenese
Soggetto: C. S. Lewis.
Cast: Ben Barnes (Principe Caspian ) Skandar Keynes (Edmund Pevensie ) Georgie Henley (Lucy Pevensie ) Will Poulter (Eustachio Scrubb ) William Moseley (Peter Pevensie ) Anna Popplewell (Susan Pevensie )
Musica: Harry Gregson-Williams e David Arnold
Costumi: Isis Mussenden
Scenografia: Barry Robison
Fotografia: Dante Spinotti
Montaggio: Jim May e Rick Shaine
Effetti Speciali: Brian Cox (supervisore)
Makeup: Martina Byrne, Jo Grover e Sarah Rubano
Casting: Nina Gold e Christine King
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Nel mondo di Narnia Edmund (Skandar Keynes) e Lucy (Georgie Henley), insieme al loro cugino Eustachio Clarence Scrubb (Will Poulter), ritrovano Caspian (Ben Barnes) (nel frattempo diventato Re) e partono con lui per un viaggio su un veliero per ritrovare sette nobili perduti.
Commento critico (a cura di ANTONIO CINTI)
Si notano subito alcune similitudini con i precedenti capitoli della serie, a cominciare dal rimpiangere da parte dei ragazzi una condizione migliore e un rattoppo a quei momenti di noia che hanno d’altronde dato inizio alla prima avventura. E subito scappa l'imprevisto, il fantastico che mai ci si sarebbe aspettati ed ecco fatto, il sogno si avvera, con tanto di ciclo di combattimenti, proprio quelli che Edmund sognava da tempo, rinchiuso nella sua realtà che lo vedeva costretto a restare fuori anche dalla leva, lui che mal sopportava questa condizione, lui che aveva lottato contro nemici ed era stato re!
Ed è così che i problemi quotidiani di una Inghilterra in guerra, si trasformano nel mondo parallelo di Narnia in altrettanti imprevisti, che rivelano tutte le debolezze, ma anche gli atti eroici e l'epilogo, dove tutti si ritrovano a casa.
Ciò che lascia lo spettatore leggermente deluso, se non persino frustrato,
è tuttavia vedere dipanarsi la matassa della storia secondo un intreccio più volte già visto, sia nei precedenti film, sia nei capitoli del libro - per coloro che lo abbiano letto - e senza quindi creare suspense e aspettative che forse sarebbero lecite. Si sa sempre infatti in che modo i fatti si presentano, anche se non in quale momento preciso. E troppa prevedibilità , com'è ben noto, smorza i livelli di intensità emotiva.
ben presto ci si accorge che questo è un punto portante del film. Inoltre c'è la lotta contro le proprie paure, il fatto di mascherare la propria personalità per non mostrare ciò che in realtà si è, l'invidia verso chi si vuol credere essere amico.
In effetti, dispiace che la Disney abbia abdicato proprio per le troppe spese che il progetto di questo film comportava.
Quello che davvero ha rilievo ed è degno di nota è il lato tecnico, forse la sola cosa davvero ineccepibile oltre alla bella fotografia che caratterizza sempre questa serie di avventura; il
veliero è stato interamente costruito, diciotto mesi per concepirlo e tre settimane per costruirlo. La cura dei dettagli e la perizia artigiana è dovuta alla volontà di dare allo spettatore “qualcosa da godere con lo sguardoâ€, ha affermato il regista Michael Apted. Inoltre c'era da mettere in conto la difficoltà della massa d'acqua in cui inserire il vascello, cosa che gli Warner Roadshow Studios nel Queensland in Australia, avevano già predefinito nel loro bacino, quindi chi meglio della Warner poteva prendere le redini della produzione del film, date le risorse a disposizione? Beh, dopo aver visto un po' di Titanic in questo film, credo che ci sia rimasto solo da tirare le somme di ciò che ho potuto valutare: sicuramente una buona recitazione da parte degli interpreti, e una favola ben realizzata, con qualche lacuna legata alla trasposizione filmografica, condita con effetti speciali di buona fattura che sicuramente varranno
il prezzo del biglietto, anche se qualche comparsa in più avrebbe giovato.