Sceneggiatura:
Edward Zwick, Marshall Herskovitz e Charles Randolph
Soggetto: Ispirato al libro scritto da Jamie Reidy Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman.
Based on Jamie Reidy's memoir Hard Sell: The Evolution of a Viagra Salesman.
Cast: Jake Gyllenhaal (Jamie Randall ) Anne Hathaway (Maggie Murdock ) Oliver Platt (Bruce Winston ) Hank Azaria (Dr. Stan Knight ) Josh Gad (Josh Randall ) Gabriel Macht (Trey Hannigan ) Judy Greer (Cindy ) George Segal (Dr. James Randall ) Jill Clayburgh (Nancy Randall ) Kate Jennings Grant (Gina ) Katheryn Winnick ('Lisa' ) Kimberly Scott (Gail ) Peter Friedman (California Man ) Nikki Deloach (Christy ) Natalie Gold (Dr. Helen )
Musica: James Newton Howard
Costumi: Deborah Lynn Scott
Scenografia: Patti Podesta
Fotografia: Steven Fierberg
Montaggio: Steven Rosenblum
Effetti Speciali: Jim Heastings
Makeup: Rachel Kick
Casting: Victoria Thomas
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Protagonisti di una storia dâamore ambientata negli anni Novanta Jamie Reidy (Jake Gyllenhaal) un venditore di Viagra e Maggie Murdock (Anne Hathaway), una donna affetta dal morbo di Parkinson, conosciuta per lâappunto nellâambito di una vendita.
SHORT SYNOPSIS
A salesman competes in the cutthroat world of pharmaceuticals to hawk a male performance enhancement drug.
Commento critico (a cura di SARA MESA)
Cosa possa aver convinto due delle giovani promesse di Hollywood a realizzare una commedia scadente come questa resta un mistero. Nessun cachè può giustificare una simile scelta da parte di due attori ricchi ed affermati anche dal punto di vista qualitativo. Che la sceneggiatura sulla carta potesse risultare piĂš originale e accattivante di quanto lo sia realmente? Che una regia scontata e banale possa aver vanificato quel poâ di sagacia e ironia contenuta nel copione? Qualunque sia la ragione è incredibile che le due star si siano prestate ad impersonificare lâennesima rivisitazione degli schemi 'io-lei e la malattia' e 'io-lei allergici allâamore fino al giorno in cui ci siamo incontrati'.
Nessuna variazione sul tema dunque, solo lâaggiunta di scene di sesso piĂš o meno esplicite e lâutilizzo di attori che in piĂš occasioni si sono distinti per le scelte coraggiose e la bravura. Veder passare la coppia Gyllenhaal â Hathaway dallâinterpretazione
di una famiglia arrangiata e di convenienza come in Brokeback Mountain ad una sessualmente dipendente ed emotivamente disturbata come in Amore & altri rimedi lascia infatti a dir poco perplessi.
Tale attenzione nei confronti degli attori è giustificata dal fatto che il film, al di lĂ delle loro performance (al di sotto della solita media, ma comunque dignitose) ha ben poco da offrire. Lâinizio, corredato da un brano ritmato che accompagna le simpatiche peripezie di Jake Gyllenhaal, equamente impegnato tra la vendita di elettrodomestici scadenti e la conquista delle giovani clienti e commesse, è forse il punto piĂš riuscito. Da quel momento in poi il racconto si snoda tra una canzone e lâaltra degli anni â90 â come la Macarena â cercando di ricreare lâatmosfera dellâepoca e restituendo invece solo unâimmagine posticcia e superficiale di quello che hanno rappresentato nel bene e nel male quegli anni. Le battute scadenti si
alternano ai momenti involontariamente dolci che condividono i protagonisti, non riuscendo mai ad integrarsi con essi. La disinvolta ironia con cui viene trattato il morbo di Parkinson stride con la pesantezza con cui vengono affrontati i problemi relazionali dei protagonisti ed in particolare le insicurezze di Jamie. Il messaggio âla peggior malattia che si possa avere è lâincapacitĂ di saper amare se stessi e gli altriâ arriva forte e chiaro, ma la finta delicatezza con cui viene inviato lascia indifferenti, persino di fronte al male che attanaglia Maggie.
Le trovate registiche, che vanno dallâutilizzo del bianco e nero e del videotape nei momenti di sinceritĂ e intimitĂ a quello della sovrapposizione di immagini parallele che rappresentano lo scorrere del tempo, non brillano per inventiva e aggiungono poco o niente alla fragilitĂ della storia.
Lâunico insegnamento che si può trarre dal film è che al giorno dâoggi siamo piĂš concentrati a riflettere sul
modo giusto in cui gestire una relazione, che sul viverla veramente e che non bisognerebbe drammatizzare quando non câè unâeffettiva ragione per farlo (come una malattia degenerativa). Il tutto però si può fare comodamente seduti sul divano di casa propria, davanti ad uno di quei classici imperituri che lasciano un segno molto piĂš profondo di queste commedie moderne travestite da film impegnati.