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    Home Page > Movies & DVD > Le mie grosse grasse vacanze greche

    LE MIE GROSSE GRASSE VACANZE GRECHE: NUOVA COMMEDIA ROMANTICA DAI PRODUTTORI DE 'IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO' E DAL REGISTA DI 'MYSTIC PIZZA'

    (My Life in Ruins USA 2009; commedia; 98'; Produz.: Playtone Productions/Playtone (Tom Hanks)/26 Films/Kanzaman; Distribuz.: Videa - C.D.E.)

    Locandina italiana Le mie grosse grasse vacanze greche

    Rating by
    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Le mie grosse grasse vacanze greche

    Titolo in lingua originale: My Life in Ruins

    Anno di produzione: 2009

    Anno di uscita: 2009

    Regia: Donald Petrie

    Sceneggiatura: Mike Reiss

    Cast: Alexis Georgoulis (Poupi Kakas)
    Alistair McGowan (Nico)
    Nia Vardalos (Georgia)
    Richard Dreyfuss (Irv)
    Ian Ogilvy (Signor Tullen)
    Caroline Goodall (Signora Tullen)
    Rachel Dratch (Kim)
    Harland Williams (Big Al)
    Brian Palermo (Marc)
    Simon Gleeson (Ken)
    Natalie O'Donnell (Sue)
    Maria Botto (Lala)
    Maria Adanez (Lena)
    Ralph Nossek (Barnaby)
    Sheila Bernette (Dorcas)
    Cast completo

    Musica: David Newman

    Costumi: Lala Huete e Lena Mossum

    Scenografia: David Chapman

    Fotografia: José Luis Alcaine

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    LE MIE GROSSE GRASSE VACANZE GRECHE è una commedia romantica ambientata tra le rovine dell’Antica Grecia. Georgia (NIA VARDALOS) è una guida turistica greco-americana insoddisfatta che si è appena trasferita in Grecia, e oltre alla bellezza del proprio paese riscopre anche il proprio “Kefiâ€, parola greca per indicare lo spirito. Il suo gruppo di turisti è più interessato a comprare magliette che conoscere la storia. In uno scontro delirante di personalità e culture, tutto sembra andare male, finché un giorno un turista molto speciale, Irv Gordon (RICHARD DREYFUSS), le insegna a divertirsi. E finisce che Georgia guarda con occhio diverso l’ultima persona con cui mai avrebbe immaginato di trovare l’amore….

    Irv diventa il leader del variegato gruppo di turisti che esige sempre di più da Georgia. Irv sta affrontando un “viaggio†personale, dopo aver perso la moglie Elinor (RITA WILSON), proprio questo evento drammatico è la ragione del suo comportamento bellicoso. A Georgia non ne va bene una; anche il pullman è un disastro. Il suo collega, l’appiccicoso Nico (ALISTAIR MCGOWAN) aggiunge umorismo sabotando la collega della Pangloss Tours. Georgia però si accorge presto che Nico non è il suo unico problema, in realtà tutto il tour è un disastro, fatto di cliché, di turisti stereotipati che non hanno alcun interesse per la cultura greca. Tutti preferirebbero andare in spiaggia e stare sdraiati tutto il giorno piuttosto che visitare i siti storici e culturali della Grecia. Ciò nonostante il significato storico e culturale non viene perso grazie alla star del film, Nia Vardalos, che afferma “Nessuno aveva ottenuto il permesso di girare all’Acropoli prima. Mi guardo intorno sbalordita. Sono fortunata, siamo fortunatiâ€. Sfortunatamente però il personaggio che interpreta non è ottimista. Assieme al gruppo, che è tutto fuorché stellare, Georgia deve anche vedersela con l’autista del pullman Poupi (ALEXIS GEORGOULIS). All’inizio Georgia se la prende con l’autista che sembra parlare solo Greco. Lo trova sporco, non curato e incapace di guidare un pullman. Quando la Grecia mostra alla ragazza tutte le potenzilità e le sfumature del prorio “ioâ€, del proprio spirito, la possibilità di una relazione romantica, diventa il punto centrale della storia.

    Tra gli altri componenti del gruppo figurano due spagnole fresche fresche di divorzio, un’ingessata coppia inglese con figlia arcigna al seguito, la tipica coppia americana che sventola la bandiera a stelle e strisce, un ragazzo single sposato con il suo Blackberry, una coppia australiana innamorata della loro Foster, un giovane americano in viaggio per la prima volta e una coppia di anziani: la nonnina ha un brutto vizio, non sa tenere le mani ferme...

    Il gruppo piano piano si fa largo sullo splendido terreno che la Grecia ha da offrire inclusi i meravigliosi siti di Delfi, patria dell’Oracolo, venerato in tutta la Grecia e luogo dell’Omphalos, centro delle terra e dell’universo. La gente veniva da tutta la Grecia e non solo per chiedere risposte sul futuro a la Pizia, la sacerdotessa di Apollo; le sue risposte solitamente criptiche, potevano determinare il corso della storia. Qui il gruppo decide di unirsi, diventa più compatto, non è più un semplice gruppo in tour che si scontra con una guida e si scaglia contro un pullman rotto. Irv, più sarcastico che mai, si erge a mistico, l’oracolo che risolve o decide dei problemi di tutti i membri del gruppo. Piano piano e timidamente, ognuno consulta l’oracolo per svelare cosa ha in serbo il fato; Irv fornisce risposte profonde e precise che fanno riflettere a fondo chi le riceve. A cadere nella spira delle previsioni sono anche i membri
    della famiglia Tullen: Mr. Tullen (IAN OGILVY), Mrs. Tullen (CAROLINE GOODALL), e Caitilin (SOPHIE STUCKEY) tutti sempre molto tesi. E’ proprio a questo punto che la Signora Tullen ascolta Catlin davvero per la prima volta, creando un livello maggiore di comprensione in tutta la famiglia. Rendendosi conto che la sua famiglia essenzialmente è “in difficoltàâ€, il Signor Tullen decide di non essere più spettatore ma diventare attore delle vicende che lo riguardano.

    Il premio Oscar Richard Dreyfuss è l’improbabile patriarca che fa da collante al gruppo. Un gruppo in cui piano piano scopriamo che Irv ha perso la moglie e ora, per la prima volta senza l’amata, si trova a viaggiare solo, spavaldo. Quando il gruppo si dirige verso Atene, Georgia su consiglio di Irv, inizia ad allentare la presa sul gruppo, a deporre le armi rispetto all’amore, e quindi a vedere Poupi sotto una luce diversa...

    Lala (MARIA BOTTO) e Lena (MARIA ADANEZ) sono le due avvenenti spagnole appena divorziate. Il viaggio per loro inizia alla ricerca di “Quello Giusto†o “Quello Giusto Adessoâ€, molto più importante della visita all’Acropoli. Ancora una volta, con l’aiuto di Irv, le donne iniziano a rendersi conto che qualunque sia stata la propria percezione del fallimento, il divorzio è molto più simile a una farfalla che intraprende la trasformazione piuttosto che un fallimento...
    Dopo un caso di scambio di identità, in cui Georgia pensa che Marc (BRIAN PALERMO) le abbia lasciato dei fiori, si scopre che in realtà è sempre stato Poupi. Georgia piano piano inizia a intravedere la magia.

    Il gruppo passa una giornata divertente sulla spiaggia: Gator (JAREB DAUPLAISE) insegna a Catlin a fare surf e la ragazza finalmente si diverte, aiutata dal giovane e bel cugino di Poupi. Big Al (HARLAND WILLIAMS) e Kim (RACHEL DRATCH) saltellano, perfino i Tullen si divertono. La sera, seduti intorno al fuoco, Georgia ringrazia Irv per la “benedizione†impartita nel luogo dell’Oracolo perché sembra funzionare. Irv pensa di essere ridicolo finché Barnaby (RALPH NOSSEK) che non può parlare a causa dell’Ictus, dice “Grazie Irvâ€. Ora non ci sono più scettici, tutti
    credono. Accanto a Georgia, stasera, c’è anche Marc con il suo Blackberry, mentre tutti ormai si accorgono che la ragazza sta piano piano aprendosi all’esterno. Georgia canta a Poupi e a tutto il gruppo una ballata greca. Poupi traduce suonando la chitarra. Irv si è messo da parte, è seduto da solo e ascolta Georgia. Improvvisamente gli appare l’amata Elinor (RITA WILSON). Quando la canzone finisce, il gruppo si accorge che Irv è reclinato a terra. Il Dr. Tullen si precipita, lo soccorre. Irv viene trasportato all’ospedale.

    Infine il gruppo visita l’Acropoli. Georgia ha ormai abbandonato le aspirazioni del “tour perfettoâ€. Tuttavia si sorprende delle domande riflessive poste dai membri del gruppo e ancor di più del fatto che il gruppo vuole andare a trovare Irv all’ospedale. Dopo aver fatto visita a Irv e essersi accertati che guarirà, il gruppo organizza una cena per festeggiare,
    beh, la vita! Il tour è finito ma per il gruppo il viaggio è appena iniziato. Nia spiega che Georgia “….stava facendo il lavoro che aveva sempre sognato ma non permetteva alla magia di toccarle l’anima perché aveva scelto di essere sempre insoddisfatta. E’ il punto di vista che bisogna cambiare, succede sempre così, succede a tuttiâ€. In definitiva è questo il messaggio del film, quando si può bisogna fermarsi a odorare i fiori!

    Dal >Press-Book< de Le mie grosse grasse vacanze greche

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Sembra di poter scorgere una distanza sostanziale tra le pellicole che, appuntate l’una sul ‘matrimonio’, l’altra sulle ‘vacanze’, corrono entrambe sul filo dell’aggettivazione ‘grosso, grasso’ made in Grecia. E questo malgrado il file rouge che le congiunge sull’onda dell’inevitabile scontro tra culture diverse. Nel primo caso però, quello del matrimonio, tale contrasto aveva per così dire un respiro circostanziato tra due persone e le rispettive famiglie con i loro usi, costumi e credo religiosi, carico della spumeggiate comicità del caos tipicamente ‘ellenico’.
    Nel secondo, quello di queste vacanze, sembra invece prevalere un tocco più discreto, meno caotico, pur non rinnegando il concetto, sempre valido, per aprire l’orizzonte ad un affresco umano più corale e internazionale. E non solo perché è coinvolto un gruppo di persone di nazionalità diversa. Un affresco inizialmente un po’ acido come l’umore della guida turistica greco-americana Georgia (la stessa Nia Vardalos della precedente pellicola del ‘matrimonio’),

    questa volta in Grecia per voltare pagina, almeno per un po’, cercando di alleggerire il pesante fardello di frustrazioni che nasconde a fatica dietro una cortina di ibernazione caratteriale che la rende malleabile quanto una scultura lignea, insofferente com’è nei confronti dell’ignoranza e del disinteresse culturale dei gruppi di turisti di cui deve prendersi cura.

    Ma la cosa straordinaria sta nel vedere come e perché ogni componente del nuovo gruppo che Georgia si ritrova tra le mani, strampalato e popolano da rasentare il kitsch, e che la fa sentire la più ‘sfigata’ della terra come guida e come donna, arrivi a trasformarsi gradualmente sotto i suoi occhi. Trasformazione che include se stessa per prima che, in voce fuori campo, si sfoga dei suoi guai direttamente con lo spettatore, quando non lo fa a voce alta di fronte al suo autista e al suo gruppo, certa di non essere capita: una tra

    le tante gag che nutrono questa storiella semplice quanto profonda più di quel che possa sembrare all’apparenza. Quasi non ce ne accorgiamo ma pian piano si schiudono come degli spiragli attraverso i quali ci è permesso spiare la verità interiore, celata dietro una sorta di maschera di pubblica sopravvivenza, di ciascuno di quei microcosmi umani, giudicati troppo frettolosamente come sgangherati e superficiali.

    Ad incarnare la metafora di questa magìa, interpretando l’oracolo che elargisce le sue perle di saggezza per puro intrattenimento collettivo, giocando a fare il piccolo Zeus per scacciare una profonda malinconia, c’è il magnetico Richard Dreyfuss, vera e propria ancora di salvezza in particolar modo per la nostra smarrita e disarmata guida e di conseguenza per l’intero gruppo. Tanto che alla fine può essere che il sorriso ceda il passo a qualche lacrimuccia di commozione, secondo l’antica e fortunata ricetta charlottiana sposata dallo stesso Roberto Benigni, qui peraltro

    citato letteralmente almeno in un paio di occasioni: nel comportamento truffaldino dell’anziana signora che si accaparra i souvenir evitando di pagarli mentre distrae il venditore (Johnny Stecchino docet con le sue banane) e nella tragicomica traduzione di Georgia - qui resa più esilarante in quanto priva di seri legami con autentici drammi - assolutamente inventata a copertura di una verità scomoda, risolutiva di un impiccio tra il venditore e la coppia di turisti del gruppo (per un richiamo ‘strutturale’ diretto alla mitica sequenza de La vita è bella).

    Così quando si parla di magìa per queste ‘grosse, grasse vacanze greche’, non si deve pensare solo al respiro della Grecia con i suoi monumenti, gli scorci paesistici mozzafiato e gli usi e costumi che ne ribadiscono una certa speciale affezione per il caos, là dove, per dirla con Georgia - malgrado tutti si ostinino a chiamarla Angie e scoprirete perché -

    “l’ordine è un optionalâ€, tanto quanto il rigore cui si contrappone il motto del ‘tiramo a campa’. Quando si parla di magìa ci si riferisce a quel respiro poetico che spira leggero fino a guadagnare potenza sufficiente per prendere quota e coinvolgere ognuno dei componenti del gruppo sospingendoli verso un nuovo modo di guardare alle cose e alle persone: quello che accorcia ogni distanza e li fa sentire naturalmente l’uno più vicino all’altro e molto più inclini a fraternizzare. Un passo giusto dopo l’altro finché non ci ritroviamo a tu per tu con un delizioso affresco di corale umanità che si è appena lasciata alle spalle ogni residuo brandello di disgregazione. In tutta semplicità e senza troppe pretese. Un’umanità solidale e affiatata in cui alla fine, ognuno può sentire di essersi davvero ricongiunto con il proprio ‘Kefi’, il proprio spirito.

    E quando la musica e i fotogrammi-cartolina che avevano aperto

    il sipario con i titoli di testa tornano a chiuderlo sui titoli di coda, ognuno ha avuto il suo premio partita personale, o la giusta punizione, a seconda dei casi. Alla fine ci si accorge che questo piccolo miracolo è stato possibile semplicemente perché l’unione fa la forza, in qualsiasi parte del mondo, e non solo in Grecia.

    Bibliografia:

    Sito italiano: www.lemiegrossegrassevacanzegreche.it

    Links:

    • Caroline Goodall

    • Richard Dreyfuss

    • Nia Vardalos

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    Galleria Video:

    Le mie grosse grasse vacanze greche.mov

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