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DEFIANCE - I GIORNI DEL CORAGGIO: DANIEL CRAIG SUL FRONTE DELLA RESISTENZA RUSSA
"Comunemente si tende ad associare l‟immagine dell‟Olocausto con il concetto di persecuzione e oppressione. Tuttavia è molto di più di questo, perché bisogna capire che esiste una differenza tra passività e impotenza e bisogna comprendere che l‟impulso a resistere era stato sempre presente. Defiance parla proprio di coloro che ebbero la forza di dire basta e reagire, ma è anche la continua e duratura lotta tra il desiderio di vendetta e quello di preservare la vita di altri. È una storia che ci costringe a chiederci: 'Come avrei agito in quella situazione?'".
Il regista, sceneggiatore e produttore Edward Zwick
(Defiance USA 2008; storico drammatico di guerra; 129'; Produz.: The Bedford Falls Company/GrosvenorPark Productions/Pistachio Pictures; Distribuz.: Medusa)
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Titolo in italiano: Defiance - I giorni del coraggio
Titolo in lingua originale:
Defiance
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2009
Regia: Edward Zwick
Sceneggiatura:
Edward Zwick e Clayton Frohman
Soggetto: Dal libro Defiance: the Bielski Partisans (Gli ebrei che sfidarono Hitler) di Nechama Tec
Cast: Daniel Craig (Tuvia Bielski) Liev Schreiber (Zus Bielski) Jamie Bell (Asael Bielski) George MacKay (Aron Bielski) Mia Wasikowska (Chaya) Alexa Davalos (Lilka) Allan Corduner (Shimon Haretz) Mark Feuerstein (Isaac Malbin) Iben Hjelje (Bella)
Musica: James Newton Howard
Costumi: Jenny Beavan
Scenografia: Dan Weli
Fotografia: Eduardo Serra
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Polonia 1941. L’invasione nazista è al culmine della sua estensione, così come, per contrattacco, le operazioni segrete della resistenza. E’ questo il momento storico su cui si incentra la storia vera di Defiance, prima descritta su carta ed ora trasposta in celluloide.
La mdp di Edward Zwick punta l’obiettivo su quei tre fratelli polacchi (Daniel Craig, Liev Schreiber e Jamie Bell) che, una volta sfuggiti alla cattura, nascondendosi nei boschi della vicina Bielorussia e unendosi alla resistenza russa, riescono a costruire un villaggio fortificato per la salvezza di ben 1200 ebrei. Ma come in tutte le cose, c’è sempre un rovescio della medaglia: una forte rivalità per la leadership del gruppo germina fra i tre fratelli fino a scoppiare del tutto e, in questo caso, tra i due litiganti il terzo soffre…
IN DETTAGLIO:
Tratto da una storia vera, Defiance affronta concetti quali famiglia, l‟onore, la vendetta e la salvezza nel corso della Seconda Guerra Mondiale. L'anno è il 1941 e la comunità ebraica dell‟Europa Orientale è soggetta al massacro ad opera dei nazisti. Sfuggiti alla morte, tre fratelli – interpretati da Daniel Craig, Liev Schreiber e Jamie Bell – trovano rifugio in un fitto bosco dell‟entroterra polacco che conoscono fin dalla loro infanzia. Inizierà qui la loro disperata e impossibile impresa di resistenza contro le truppe naziste. È una lotta per sopravvivere che in seguito diventa qualcosa di molto più importante e difficile, un modo per vendicare la morte dei loro cari salvando migliaia di altri.
Sopravvivere è tutto ciò che possono fare, ma poco a poco, la notizia di una loro resistenza da semplice sussurro esplode con audacia e si diffonde. Iniziano a giungere molti altri che si uniscono alla loro lotta – uomini e donne, giovani e vecchi – disposti a rischiare tutto anche per un singolo momento di libertà . Tuvia (Daniel Craig) è un leader riluttante e le sue decisioni sono contestate da suo fratello Zus (Liev Schreiber) che teme che i suoi piani troppo idealisti mettano a rischio la vita di tutti. Asael (Jamie Bell) – il più giovane – è tormentato dalla feroce rivalità dei suoi fratelli. Con l‟approssimarsi di un inverno duro e brutale, i tre lavorano per creare una comunità e mantenere viva la fede, anche quando tutta l‟umanità intorno a loro sembra essere scomparsa.
Dal >Press-Book< di Defiance - I giorni del coraggio
Nota: Si ringrazia Valerio Ventrone (Uff. Stampa 'ALERUSSO').
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Edward Zwick si è sempre prodigato verso la realizzazione di pellicole su fondali politici e storici di grande richiamo per gli studiosi (Glory - Uomini di gloria, L’ultimo samurai, Blood Diamond). Ma il suo interesse maggiore è sempre stato non tanto ripercorrere al dettaglio gli avvenimenti accaduti quanto enfatizzare con i toni della retorica il coraggio di uomini che hanno lottato per le proprie idee e la propria sopravvivenza contro un nemico evidente.
In questo caso, ripesca una delle pagine della storia della resistenza ebraica più interessanti e meno analizzate, per non dire dimenticate, della seconda guerra mondiale, ossia la sopravvivenza e la lotta per oltre tre anni, fra i boschi impervi della Bielorussia, di un gruppo di ebrei partigiani, capeggiati da tre dei quattro fratelli Bielski (Tuvia, Zus, Asael e Aron), sfuggiti, così, alle mani naziste e ai campi di concentramento. Il film, non a caso, si basa sul libro-inchiesta |
Defiance - Gli ebrei che sfidarono Hitler (il titolo originale è Defiance: The Bielski Partisans), scritto da una docente di Sociologia statunitense, Nechama Tec. L’operazione di trasposizione sarebbe risultata interessante se, invece, Zwick non avesse fatto il suo solito lavoro di banalizzazione della Storia e delle storie raccontandole in modo sciatto ed infarcendole di retorica spicciola, merito questo da affidare anche alla sceneggiatura (sempre di Zwick in collaborazione con Clayton Frohman). Interessante sarebbe stato scandagliare, sotto diverse angolazioni, non solo l’eroismo, il coraggio e la determinazione dei fratelli Bielski nel salvare le proprie vite e quelle di coloro che chiesero e ottennero da loro aiuto, ma anche le ombre e gli interrogativi sulle quali gravano le loro teste. Eroi si, ma soprattutto esseri umani (che come tali sbagliano anche).
In Defiance, l’uso della macchina da presa è totalmente sviluppato verso l’esaltazione del mito agiografico (infatti, vengono realizzate alcune inquadrature dal |
basso sui protagonisti per sottolineare il loro aspetto eroico) e la natura formale del film si concentra su toni piatti e scolastici, che, in parte, si allontanano dall’anonimato nel corso delle scene d’azione. I dialoghi ricordano i discorsi dei politici in campagna elettorale e uno dei tanti viene proferito da Tuvia addirittura su di un cavallo bianco, a sottolineare, per chi vedendo la pellicola non l’avesse ancora capito, il coraggio del cavaliere senza paura e senza macchia. Ovviamente, la confezione risulta impeccabile e cavalca, così, l’onda della sua demagogia oratoria, merito soprattutto della fotografia calligrafica di Eduardo Serra e della colonna sonora evocativa di James Newton Howard (candidato ai Golden Globe per questo suo lavoro). Non a caso, si sente un look d’insieme che ricorda vagamente proprio lo stile di certo cinema di regime di quel periodo e che viene, in tal modo, mescolato alle produzioni hollywoodiane mainstream di oggi.
Si |
riscatta in parte grazie all’efficacia dei suoi tre protagonisti. Daniel Craig, nel ruolo di Tuvia (il fratello non interventista), costruisce un ritratto asciutto e secco, come spesso accade alle sue corde di attore, ma è superato dalla forza della compattezza del personaggio di Zus (il fratello interventista che si distaccò, insieme ad altri, dal gruppo per unirsi all’Armata Rossa e combattere contro i tedeschi) creato da un Liev Schreiber veramente eccezionale, e dalla sensibilità dell Asael di Jamie Bell.
Defiance è costato all’incirca cinquanta milioni di dollari (nonostante Daniel Craig, a quanto si vocifera, abbia diminuito il suo compenso), ma rischia un tonfo anche negli Stati Uniti considerato che è stato accolto freddamente sia dalla critica che dal pubblico e, cosa non meno importante, dai premi di settore. Di sicuro l’eccessiva lunghezza e la noia di fondo non aiutano.
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Perle di sceneggiatura
Tuvia Bielski (DANIEL CRAIG):
"Potremmo anche cacciare come animali ma non lo diventeremo di certo. Abbiamo deciso insieme il nostro destino, vivere liberi come tutti gli esseri umani finché riusciremo a resistere. Ogni singolo giorno di libertà è una vittoria. E se moriremo per questo, almeno lo faremo come esseri umani".
Links:
• DEFIANCE - I GIORNI DEL CORAGGIO - INTERVISTA al regista EDWARD ZWICK e all'attore DANIEL CRAIG (A cura dell’inviato ERMINIO FISCHETTI) (Interviste)
Galleria Fotografica:
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Defiance (versione originale).mov
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