'LA NOTTE NON ASPETTA': KEANU REEVES CAVALCA IL RITMO MOZZAFIATO DI UN SOGGETTO IN NOIR TARGATO 'JAMES ELLROY' IN QUEL DI LOS ANGELES, L'OSCURA 'CITTA' DEGLI ANGELI'

Dove la legge non può arrivare, dove il limite tra bene e male, tra buono e cattivo è estremamente labile, in pieno stile noir sono presentati gli scenari, la città in notturna, i bassifondi, il poliziotto dannato che crea problemi a sé e agli altri, che mette se stesso dentro agli affari fino a farli diventare personali, il personaggio deviante in una società in cui il male fa parte del dna e si insinua tra vendetta e dolore nella disperata ricerca della verità.

Nella stagione forse di maggior ritorno al noir, La notte non dimentica si propone con lo stile inconfondibile di Ellroy, con un ritmo incalzante, avvincente e con una trama puntuale che non lascia nulla al caso né per di vista i dettagli per il risolvimento finale del caso.

Il regista crea con ritmo incalzante e cadenzato i giorni che si fan quasi maxi sequenze, in quell’alternarsi di notte e

di tramonto con il cerchio arancio fuoco del sole che scende per far posto allo skyline e che segna lo scandire del tempo.

Particolare rilievo è riservato al tratteggio psicologico dei protagonisti, e da sottolineare la notevole interpretazione di Keanu Reevs, (una delle sue migliori da anni), che si inserisce perfettamente nel personaggio che sembra cucito apposta per lui, ma senza mai scadere nello stereotipo.
Da notare anche un sempre più eclettico e poliedrico Whitaker e l’interpretazione del giovane Evans che dimostra di essere cresciuto e maturato con talento.
Ulteriore nota dark la Dodge nera dal tuning estremo, tutt’altro che inosservata e di ordinanza, che l’agente Ludlow usa al posto della più classica Crown Vic da poliziotto.