|
AUSTRALIA: LA PROTEZIONE DEL MANDRIANO HUGH JACKMAN PER NICOLE KIDMAN-LADY SARAH ASHLEY
"Per il resto del mondo, lâAustralia rappresenta la lontananza piĂš estrema e remota. Câè una battuta magnifica allâinizio de âLa mia Africaâ (Out of Africa), quando Karen Blixen scopre che il suo uomo la tradisce e afferma: âAndrei ovunque, in America, a Ceylon, andrei anche in Australia... Beh, forse in Australia noâ... I film musicali sono stati uno dei grandi amori della mia giovinezza, ma ero anche appassionato di film epici. I film epici erano quelli di cui la gente parlava a lungo molto prima che venissero proiettati e che tutti in cittĂ andavano a vedere. Immaginate lâimpressione che potevano suscitare in un ragazzo di provincia in Australia film come 'Lawrence dâArabia' (Lawrence of Arabia) e 'Ben Hur', grandi avventure romantiche ambientate in terre lontane ed esotiche dove il paesaggio amplificava il viaggio emotivo interiore dei personaggi... Quando assistevano alla proiezione di questo genere di film, da âVia col ventoâ (Gone with the Wind) a âBen-Hurâ fino a âLawrence dâArabiaâ (Lawrence of Arabia) e âTitanicâ, gli spettatori partecipavano a unâesperienza cinematografica collettiva. Io volevo realizzare unâopera che fosse altrettanto coinvolgente perchĂŠ penso sia importante avere nelle nostre vite un maggiore senso di inclusione e partecipazione. In unâepoca imprevedibile come questa, la vicinanza tra le persone è una fonte di conforto per il cuore e lo spirito".
Il regista Baz Luhrmann
(Australia USA/AUSTRALIA 2008; western drammatico di guerra; 165'; Produz.: Bazmark Films/Twentieth Century-Fox Film Corporation; Distribuz.: 20th Century Fox)
âSee Review by Todd McCarthy("www.variety.com") here - section "International Press"â.
|
Titolo in italiano: Australia
Titolo in lingua originale:
Australia
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2009
Regia: Baz Luhrmann
Sceneggiatura:
Baz Luhrmann, Ronald Harwood, Stuart Beattie e Richard Flanagan
Cast: Nicole Kidman (Lady Sarah Ashley) Hugh Jackman (Il mandriano) David Wenham (Neil Fletcher) Bryan Brown (King Carney) Jack Thompson (Kipling Flynn) David Gulpilil (King George) Brandon Walters (Nullah) Tony Barry (Sergente Callahan) Arthur Dignam (Padre Benedetto)
Musica: David Hirschfelder
Costumi: Catherine Martin
Scenografia: Catherine Martin
Fotografia: Mandy Walker
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
|
Sinossi:
IN BREVE:
Poco prima della seconda guerra mondiale, nell'Australia Settentrionale, una aristocratica donna inglese, Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman), si trova ad ereditare una enorme tenuta, ma un gruppo di possidenti minaccia di sottrarle la proprietĂ . In cerca di protezione, la donna trova allora la preziosa alleanza di un mandriano. Insieme attraverseranno il Paese conducendo lungo centinaia di chilometri di terre desolate e inospitali, duemila capi di bestiame, finchĂŠ non si ritroveranno testimoni del bombardamento di Darwin da parte dell'aviazione giapponese.
IN DETTAGLIO:
Dopo un lungo viaggio che la porta in un mondo agli antipodi dal suo, una donna si mette in cerca del marito e si trova catapultata in unâavventura tumultuosa, al di lĂ di ogni sua piĂš folle immaginazione.
Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman) ha trascorso la vita alla ricerca della perfezione superficiale, ma il matrimonio senza amore e il mancato arrivo dei figli hanno reso la sua vita priva di scopo, e nulla conta ad eccezione della scuderia di cavalli che la donna possiede. Convinta che il marito la stia tradendo, la testarda Sarah parte da Londra alla volta del remoto avamposto tropicale di Darwin, in Australia, per affrontarlo.
La riluttante guida che lâaccompagna attraverso lâinospitale vastitĂ del Territorio del Nord è il Mandriano (Hugh Jackman), un rude guardiano di bestiame, tanto brusco quanto Sarah è raffinata. La loro reciproca antipatia si attenua quando Sarah si trova allâimprovviso alle prese con un incantevole orfano di nome Nullah (Brandon Walters), un bambino semi-aborigeno, semi-caucasico allo sbando in una societĂ che lo tratta come un paria.
Nel frattempo, la tenuta di Faraway Downs è sullâorlo della rovina e lâintrigante responsabile del ranch Neil Fletcher (David Wenham) è in combutta con il barone del bestiame King Carney (Bryan Brown) per accelerare il tracollo della proprietĂ e impadronirsene.
Per salvare Faraway Downs, Sarah e il Mandriano devono unire le forze e guidare 1500 capi di bestiame attraverso un territorio al tempo stesso stupefacente e brutale. Ai due si aggiunge, oltre a Nullah, un eterogeneo gruppo di lavoratori del ranch, tra cui il contabile alcolizzato Kipling Flynn (Jack Thompson), i due fidati guardiani di bestiame aborigeni del Mandriano, Magarri (David Ngoombujurra) e Goolaj (Angus Pilakui), e un misterioso aborigeno dai poteri magici, King George (David Gulpilil).
E la potenza e la bellezza del territorio â insieme al legame con Nullah â trasformeranno gradualmente Sarah nella donna che realmente vuole essere, e il rapporto conflittuale con il Mandriano lascia lentamente il passo al rispetto, allâammirazione e, infine, allâamore.
Ma quando i sinistri eventi bellici lambiscono le coste dellâAustralia, questa improbabile famiglia si disgrega. Per la prima volta in vita sua, Sarah ha qualcosa per cui combattere, ma per proteggere le persone che ama le ci vorranno una passione, un coraggio e una determinazione grandi quanto i misteri dellâantico continente in cui si svolge la vicenda.
Dal >Press-Book< di Australia
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Penetrando nelle vaste terre della selvaggia Australia, Buz Luhrmann ci racconta, nel suo modo tipicamente visuale e originale, la sua amata terra e, pur avvalendosi di tutti gli sforzi commerciali delle potenze produttive, ne porta alla luce lâessenza delle sue tradizioni. Unâopera che attinge sapientemente dal mescolamento di generi cinematografici e letterari dove lâessenziale è condurre lo spettatore verso una vicenda dalla forte compattezza linguistica. Sembra di sognare tra gli scenari naturali delle riprese di un autore fortemente contaminato da quegli spazi immensi e sentiti come propri. Un sentimento di appartenenza trasmesso e latente in ogni singolo fotogramma. Le influenze narrative sono universali, a cominciare da quel mondo di Oz, allâepoca dellâambientazione del film, a cavallo fra la fine degli anni Trenta e la seconda guerra mondiale, reso popolare dalla magia della pellicola hollywoodiana Il mago di Oz di Victor Fleming e dalla canzone cantata dalla sua giovane protagonista Judy |
Garland, Over the Rainbow. Ma non mancano riferimenti a quellâepicitĂ dei grandi classici del genere, da Via col vento a La mia Africa, passando per Lawrence dâArabia. Il regista si confronta con tutto e tutti, ma smonta ogni âpezzoâ attraverso una semiologia ricomposta secondo le sue esigenze. Crea, in questo modo, unâopera che si distacca dalla categoria proposta perchĂŠ risulta unica in se, in quanto rielabora le strutture narrative nonostante ne segue tutti i canoni, non dimenticando, allo stesso tempo, di inserire qualche vago elemento comico, specie nelle scene iniziali quando il personaggio di Lady Sarah viene introdotto in un mondo selvaggio a lei totalmente estraneo. Ma prima di essere una pellicola universale costruita sui binari di un popolo e di un Paese che rappresenta la lontananza per eccellenza da tutto il resto del pianeta, Australia è un lavoro molto personale ed intimo che di quel medesimo posto ne postula |
le tragedie, le regole e il suo eterno conflitto fra lâindividuo e la natura. Nel film entrano in gioco meccanismi primordiali di uno spazio incontaminato dove la pace e la dignitĂ della popolazione aborigena sta facendo sempre piĂš posto alla violenza dei proprietari terrieri europei. Si sentono nellâaria la distruzione e lâannientamento della cultura indigena che cerca, con tutte le sue forze, di sopravvivere al dominio imperialista.
Lâincontro scontro tra il mandriano e la bella e sofisticata lady inglese è stato mille volte alla base dei racconti epici e dâamore della storia del cinema, ma il suo autore riesce a rendere magici nuovamente quel tipo di complessi rapporti fra uomo e donna, i quali sono fatti lâuno per lâaltra, ma provenienti da due mondi distanti. Bisogna dire che gli attori scelti per la parte rappresentano tutto ciò. Lei, Lady Sarah Ashley, ha il volto di una Nicole Kidman appartenente a quei |
luoghi e a quella formazione, ma dotata di una regalitĂ tutta europea è perfetta nelle vesti dellâeroina coraggiosa, ma snob, ironica, ma pedante(e si faccia caso al suo perfetto accento britannico, sicuramente doloroso da interpretare in patria). Lui, il mandriano, ha lâesperienza di Hugh Jackman che rappresenta la salute, lâessenza atavica e la forza di quei luoghi impervi e selvaggi. In Australia, molti sono i temi che vengono toccati, la maternitĂ di una donna non abituata a fare la madre dopo che il piccolo Nullah perde la sua in una tragica fatalitĂ , lâinfanzia della cosiddetta generazione rubata (i bambini metĂ aborigeni e metĂ caucasici che venivano strappati dalle loro famiglie per essere messi in istituti religiosi allo scopo di far perdere loro qualsiasi senso di appartenenza alle tradizioni non occidentali e non dominanti), una delle piaghe sociali piĂš dolorose di quegli anni della storia locale, la violenza della seconda guerra |
mondiale che colpĂŹ luoghi cosĂŹ lontani dal centro propulsore del conflitto, lâespansionismo economico, lâarroganza, la violenza. Luhrmann tratta tutti questi temi e altro ancora con la sua solita visionarietĂ , attraverso un uso a trecentosessanta gradi della macchina da presa e il punto di vista innocente, ma consapevole, del piccolo Nullah (una vera scoperta il piccolo esordiente Brandon Walters che lo interpreta). Ă, infatti, la regia la cosa piĂš interessante di una pellicola la cui completezza appare innegabile, specie se si considera lâaspetto strettamente visivo. Come al solito il regista sfrutta il talento della moglie Catherine Martin (doppio Oscar per Moulin Rouge) come scenografa e costumista, dotata di una maniacale precisione per i dettagli e la sontuositĂ di un lavoro che la porterĂ dritta verso altri due Oscar. La confezione in sĂŠ è perfetta e contribuiscono, oltre alla Martin, anche la bellissima fotografia di Mandy Walker e la trascinate colonna sonora |
di David Hirschfelder. Unâopera che può apparire sulla carta un polpettone classico è, in realtĂ , un raffinato esempio di cinema dâautore troppo complesso per essere incasellato in un genere specifico, ma allo stesso tempo appare come tale, sfigurando e costruendo sulla pellicola il mito di una contraddizione linguistica che diventa unicamente legata alle radici della terra del racconto e soprattutto a quel cinema locale dotato di grande fascino lirico, metaforico, primordiale, surreale. Il senso dellâimmagine è sempre stato fortemente presente nella cinematografia della patria dei canguri, dove sono usciti capolavori come Picnic a Hanging Rock, Gallipoli e altri mille ancora e autori come Peter Weir, Bruce Beresford, Gillian Armstrong ecc. In questo contesto, Australia diviene un buon testimonial della grandezza di un Paese ancora da scoprire, il cui cinema può stimolare ed essere un punto da cui partire per la sua ricerca, lasciando che la potenza delle immagini ci investa |
e ci contagi totalmente.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Commenti del regista
Riguardo al personaggio Sarah di Nicole Kidman:
"AllâetĂ di quarantâanni, Sarah si è dedicata anima e corpo alla perfezione degli oggetti e al controllo. La sola cosa che ami veramente sono i suoi cavalli... Quando arriva in Australia, la donna appare tesa e nervosa, un poâ come il personaggio di Katherine Hepburn in âLa regina dâAfricaâ (The African Queen). Si è chiusa alla vita e allâamore. Ma a partire dal suo arrivo a Faraway Downs, e anche dopo, la donna è costretta a misurarsi con il paesaggio e con le persone, e cosĂŹ facendo sperimenta una rinascita dello spirito. Il viaggio la trasforma completamente".
Commenti dei protagonisti:
NICOLE KIDMAN (Lady Sarah Ashley):
"Questo è il film che ho sognato dâinterpretare fin da quando ero bambina. Sono cresciuta guardando le attrici australiane, ad esempio Judy Davis in âMy Brilliant Careerâ e Angela Punch McGregor in âWe of the Never Neverâ, che interpretavano personaggi straordinari in storie ambientate nel nostro paese, e ho sognato di recitare qui in un film importante che avesse la passione di quelle pellicole".
HUGH JACKMAN (Il mandriano):
âQuesta è lâopportunitĂ di una vita. Erano otto anni che non giravo un film in Australia, e tornare per realizzare un film cosĂŹ grande, importante e ambizioso â per di piĂš usando il mio accento! â è stato lâavverarsi di un sogno. Un ruolo da sogno, un film da sogno, un cast da sogno, un regista da sogno".
Links:
Galleria Fotografica:
1
Australia (versione originale).mov
Australia Trailer 2 (versione originale).mov
Australia Trailer 3 (versione originale).mov
Il giudizio della critica
The Best of Review
|
International Press
TODD MCCARTHY (âwww.variety.comâ)
âEmbracing grand old-school melodrama while critiquing racist old-fashioned politics, Baz Luhrmann's grandiose 'Australia' provides a luxurious bumpy ride; like a Rolls-Royce on a rocky country road, it's full of bounces and lurches, but you can't really complain about the seat. Deliberately anachronistic in its heightened style of romance, villainy and destiny, the epic lays an Aussie accent on colorful motifs drawn from Hollywood Westerns, war films, love stories and socially conscious dramas. Some of it plays, some doesn't, and it is long. But the beauty of the film's stars and landscapes, the appeal of the central young boy and, perhaps more than anything, the filmmaker's eagerness to please tend to prevail, making for a film general audiences should go with, even if they're not swept away. Robust, but not boffo, box office looks in storeâ.
|
Italian
Press
|
<- torna alla pagina Movies & DVD
|
|
|