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KEVIN COSTNER DALLA DOPPIA PERSONALITA': UOMO ORDINARIO E SERIAL KILLER
"La cosa importante da dire sul signor Brooks è che potrebbe tranquillamente essere qualcuno che conoscete... Tutti noi abbiamo il nostro lato oscuro ma il signor Brooks lo porta all’estremo. È una persona che, apparentemente, non farebbe del male ad una mosca, che ama veramente la sua famiglia e che conduce una vita meravigliosa sotto qualsiasi punto di vista, ma ha anche degli impulsi violenti che non riesce a controllare... Earl Brooks non è il tipico serial killer. Noi abbiamo sempre pensato a lui come ad un uomo con un grande talento per capire le altre persone, la persona più intelligente di tutte in una stanza. È questo che c’è dietro ai suoi grandi successi come uomo d’affari e marito, il fatto che riesca a capire cosa pensano gli altri. Ed è proprio questa caratteristica che lo rende un serial killer così bravo. Lui capisce bene le sue vittime, così come fa con gli investigatori della polizia, ed è sempre un passo più avanti di tutti, un aspetto importante della sua dipendenza".
Il regista Bruce Evans
(Mr. Brooks USA 2007; Thriller; 120'; Produz.: Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) Studios/Eden Rock Media/Element Films/Relativity Media/Tig Productions; Distribuz.: Buena Vista International Italia)
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Titolo in italiano: Mr. Brooks
Titolo in lingua originale:
Mr. Brooks
Anno di produzione:
2007
Anno di uscita:
2007
Regia: Bruce A. Evans
Sceneggiatura:
Bruce A. Evans e Raynold Gideon
Cast: Kevin Costner (Mr. Earl Brooks) Demi Moore (Detective Tracy Atwood) Dane Cook (Mr. Smith) William Hurt (Marshall) Marg Helgenberger (Emma Brooks) Ruben Santiago-Hudson (Hawkins) Danielle Panabaker (Jane Brooks) Aisha Hinds (Nancy Hart) Lindsay Crouse (Capitano Lister) Jason Lewis (Jesse Vialo) Reiko Aylesworth (Sheila) Matt Schulze (Thorton Meeks) Yasmine Delewari (Sunday) Michael Cole (Avvocato di Atwood) Jim Farnum (Maestro di cerimonie) Cast completo Megan Brown (la donna della coppia danzante) Ross Francis (L'uomo della coppia danzante ) Kit Gwin (Detective Carfagno) Marcus Hester (Detective Smolny) Jamie McShane (Tecnico di Laboratorio del crimine) Laura Bailey (Assistente di volo donna) Jon PAul Burkhart (Assistente di volo uomo)
Musica: Ramin Djawadi
Costumi: Judianna Makovsky
Scenografia: Jeffrey Beecroft
Fotografia: John Lindley
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
"Thriller avvincente che racconta la storia dell’affascinante signor Brooks, uomo d’affari di successo, generoso benefattore, marito e padre amabile, vero pilastro della comunità, un uomo per molti versi eccezionale ma che è scisso nel profondo della sua anima a causa del suo insopprimibile desiderio di uccidere, è un serial killer indomabile così mortalmente intelligente che nessuno ha mai sospettato di lui, almeno fino ad ora...".
IN DETTAGLIO:
"Prendiamo in considerazione il signor Brooks: un uomo d’affari di successo, un generoso benefattore, un marito e un padre amabile, un vero pilastro della comunità. Tutti sostengono che sia perfetto. Tuttavia, il signor Brooks nasconde un orrendo segreto: è un serial killer indomabile, così mortalmente intelligente che nessuno ha mai sospettato di lui, almeno fino ad ora... (E') la storia di un uomo per molti versi eccezionale, ma che è scisso nel profondo della sua anima a causa del suo insopprimibile desiderio di uccidere....
Earl Brooks (Costner) ha tutto: una moglie amorevole (Marg Helgenberger) e una figlia devota (Danielle Panabaker), l’appoggio della sua comunità e un’attività commerciale che va a gonfie vele. Tuttavia, il signor Brooks conduce anche un’altra vita sconosciuta a tutti. Infatti, è il famigerato assassino seriale conosciuto come il 'Killer delle impronte'. Sebbene negli ultimi tempi sia rimasto tranquillo, la sua patologia emerge ancora una volta a causa del suo malvagio ed astuto alter ego (interpretato dal premio Oscar William Hurt), a cui il signor Brooks imputa i crimini che commette. Quando cede all’ennesimo impulso criminale di uccidere una coppia innocente, il signor Brooks commette il suo primo errore, perché si fa cogliere in flagrante da un fotografo ficcanaso (Dane Cook) che decide di ricattarlo, sottoponendogli una richiesta incredibile. Inoltre, quest’ultimo crimine scatena l’interesse di un’agente di polizia molto tenace (Demi Moore), che è spinta da una crisi personale a cercare disperatamente di scoprire la vera identità del 'Killer delle impronte' e che si mette quindi sulle tracce del signor Brooks. Ora, per la prima volta, il signor Brooks dovrà affrontare una partita decisiva, a meno di non riuscire a nascondere la sua scioccante vita segreta e la sua vera identità per sempre".
Dal >Press-Book< di Mr. Brooks
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
DOPO ‘IL BUIO NELL’ANIMA’ CON JODIE FOSTER ANCHE KEVIN COSTNER NON SA RESISTERE AL ‘LATO OSCURO’ E RITRAE COSI’ SUL GRANDE SCHERMO IL SUO PERSONAGGIO PIU’ IRRITANTE, CUI DA’ UNA BUONA MANO IL DOPPIAGGIO ITALIANO. NELLO SFORZO DI ESSERE PIU’ CREDIBILE POSSIBILE GLI VIENE AFFIANCATO WILLIAM HURT QUALE INSOLENTE, BEFFARDA E IMPLACABILE INCARNAZIONE DELLA SUA ‘DARK SOUL’. MA TRA STONATE SCHEGGE DI UMORISMO, L’IMPROBABILE PERBENISMO DI QUESTO SERIAL KILLER DALLA DOPPIA PERSONALITA’ (QUASI UN NEO DR. JEKYLL E MR. HYDE), LA POLIZIOTTA DEMI MOORE, ‘DURA A MORIRE’, UN RICATTATORE ‘SURREALE’ PURE DIVORATO DALLA FAME DI UCCIDERE, IL RISULTATO DOMINANTE E’ QUELLO DI UNA NOIA IRRITANTE. E QUESTO MALGRADO IL FINALE A SORPRESA, SOSPESO SU PLURIMI COLPI DI SCENA.
“La fame è tornata nel cervello di Mr. Brooks. In realtà non lo aveva mai abbandonato”. Questa la didascalia di apertura del film Mr. Brooks di Bruce A. Evans, qui alla sua seconda |
prova come regista dopo Poliziotto in blue Jeans. Con Mr. Brooks Evans apre una finestra su mente e anima drammaticamente deviate di un assassino tipo, portando lo spettatore sul binario interno di un’ossessiva e devastante malattia, quella che porta il nostro protagonista - non uno a caso, nientemeno che Kevin Costner - a incarnare un pericoloso e irriducibile serial killer. Personaggio che Kevin Costner avrà sicuramente ritenuto stimolante per una bella sfida attoriale, inedita nel suo glorioso percorso in celluloide, ma che, di fatto, sfiora il surreale, risultando persino noioso e irritante, quasi quanto il doppiaggio italiano per il quale evidentemente una voce vale l’altra, senza pensare alle inevitabili conseguenze sul piano dell’estetica cinematografica. Dark man notturno dunque, capace di efferati delitti a sangue freddo, scaltro e intelligente quanto basta a restare per anni nell’anonimato, Mr. Brooks sa bene come indossare di giorno la maschera perbenista di marito e padre |
di famiglia esemplari, o quasi, nonché di uomo di successo sul piano professionale. Le prime battute del film si muovono sulla sua elezione in pompa magna nientemeno che a ‘uomo dell’anno’. Si direbbe una sorta di neo ‘Dr. Jekyll e Mr. Hyde’ in versione contemporanea. Una doppia personalità in costante dialogo con il proprio lato oscuro, qui visualizzato in un’identità reale incarnata da William Hurt, incalzante e pedante tanto quanto l’ossessione del nostro protagonista. Ma l’interesse iniziale suscitato nello spettatore verso questa inquietante figura, esaltata da primissimi piani emergenti dall’ombra della sua presenza sul sedile posteriore dell’auto di Earl Brooks, dopo poche battute cade in picchiata e una tale insistenza finisce così per virare in una noia irritante che smorza i toni e affloscia l’intera pellicola. Ad alimentare questo irritante fastidio sopraggiungono poi le schegge di umorismo dello stesso Brooks, per non dire dell’improbabile personaggio del ricattatore fotografo pure annebbiato |
dai fumi di un’insana fame di uccidere, così come della poliziotta interpretata da Demi Moore, confezionata secondo i più gettonati clichè hollywoodiani, là dove c’è spazio per scene d’azione psichedeliche, banali e inutilmente ripetute, in cui la Moore sembra scimmiottare l’ex marito Bruce Willis nell’interminabile serie dei ‘Duri a morire’.
L’irritazione si acuisce poi quando si pensa che Mr. Brooks segue a ruota Il buio nell’anima, dove a interpretare la protagonista assassina è una eccellente Jodie Foster, peraltro molto più credibile e motivata da ragioni ben precise. Ma entrambi i due personaggi sollecitano comunque nello spettatore la stessa inquietante domanda: quanto uccidere è un impulso incontrollabile? Sul piano educativo urgerebbe un film in cui si potesse vedere un protagonista di pari livello di Kevin Costner e di Jodie Foster che, sull’orlo del baratro, si dimostrasse capace di fare marcia indietro e di controllare questo genere di impulso.
Detto questo, salva |
in qualche modo la pellicola Mr. Brooks il finale a sorpresa che lascia in sospensione il destino del nostro protagonista: serial killer irrecuperabile o recuperabile sull’onda della responsabilità e dell’amore paterno, malgrado tutto? E dai colpi di scena plurimi occhieggia peratro un’altra inquietante questione in fatto di criminalità: quanto in tutto questo è importante il fattore genetico-ereditario? Guardando a Mr. Brooks sorge spontanea una considerazione: a un serial killer riconosciuto come tale dovrebbe essere assolutamente vietato avere figli. In altre parole, il crimine può essere una scelta consapevole o una maledizione iscritta nel proprio DNA? E se è davvero così che stanno le cose, quale redenzione può esserci per l’essere umano deviato verso il male?
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