81. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (28 Agosto-7 Settembre 2024) - L'attrice Sveva Alviti madrina e il regista Peter Weir Leone d'Oro alla Carriera
Sveva Alviti condurrà le serate di apertura e chiusura mentre si attende il regista e sceneggiatore australiano Peter Weir (L'attimo fuggente, The Truman Show, Master & Commander) per la speciale premiazione con il Leone d'Oro alla Carriera
03/06/2024
- Sarà l’attrice Sveva Alviti a condurre le serate di apertura e di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.
Sveva Alviti aprirà l’81. Mostra nella serata di mercoledì 28 agosto 2024, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’81. Mostra.
SVEVA ALVITI
Nata a Roma, Sveva Alviti inizia precocemente a studiare recitazione con alcuni tra i migliori insegnanti americani, tra cui la celebre coach Susan Batson, parallelamente a una carriera da modella che la porta presto a New York.
Nel 2009 debutta a Broadway come protagonista dello spettacolo teatrale The Interrogation e nel 2011 partecipa alla 68. edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia con il cortometraggio Alice di Roberto de Paolis. Nel 2012 è nel film Niente può fermarci di Luigi Cecinelli e in Buongiorno Papà di Edoardo Leo. L’anno successivo è una delle protagoniste del film Cam Girls per la regia di Mirca Viola e porta al Teatro Quirino di Roma uno spettacolo interamente dedicato all'attrice Monica Vitti, ispirato al film Dramma della gelosia.
La consacrazione arriva nel 2017 con Dalida, il biopic di Lisa Azuelos sulla celebre icona francese, che le è valso la nomination come miglior attrice emergente ai César 2018 e che ha avuto un grande successo in Francia (in testa al box office per settimane) e in Italia, dove è stato trasmesso come evento speciale in prima tv assoluta su Rai 1. Nel 2018 Sveva Alviti è la protagonista femminile del film Lukas uscito in oltre 250 sale in Francia, Belgio e UK, un thriller con Jean-Claude Van Damme. Nel corso dello stesso anno è nei cinema con Love Addict con Michael Madsen, dove interpreta una femme fatale nel ruolo di Henriette. Nel 2019 gira in Francia, per la regia di Fabienne Redt, Beignets de Songe e riceve il premio Kinéo come Guest Star a Venezia. Tre anni dopo vince il premio come miglior interprete al Rome Independent Film Festival per il suo ruolo di co-protagonista nel film d’autore Tra le onde, diretto da Marco Amenta.
Nel 2023 è protagonista di Entres les Vagues di Anaïs Volpé, presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Cinéastes e vincitore di numerosi premi in tutta la Francia.
Lo stesso anno appare nelle tv francesi nella serie contro la violenza sulle donne H24 e fa il suo debutto alla regia con il cortometraggio Les jour d’après.
A marzo 2023 esce AKA il suo primo film per Netflix - dove interpreta la protagonista femminile Natalya - film che ha avuto un grande successo sulla piattaforma.
Dal 15 settembre andrà in onda la seconda stagione di Nudes, prodotta da Rai Fiction, e nell’autunno 2024 prenderà parte a un progetto americano che parlerà della tematica del MeToo dal titolo The other side of Fame.
L’attrice si appresta a iniziare le riprese di Walking Through the fire, suo esordio alla regia per un documentario.
PETER WEIR LEONE D'ORO ALLA CARRIERA
È stato attribuito a Peter Weir, regista e sceneggiatore australiano (L'attimo fuggente, The Truman Show, Master & Commander), il Leone d’Oro alla carriera della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024).
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
DICHIARAZIONE DI PETER WEIR
“La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere – ha dichiarato Peter Weir, nell'accettare la proposta – Essere premiati per il lavoro di una vita come registi è un grande onore”.
DICHIARAZIONE DI ALBERTO BARBERA
“Con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno. Alla fine degli anni Settanta, si era affermato come l’autore principale della rinascita del cinema australiano in virtù di due lavori, Le macchine che distrussero Parigi e Picnic ad Hanging Rock, il secondo dei quali acquisterà nel corso degli anni lo statuto di film culto. Il successo internazionale dei due film successivi, Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente, gli aprirono le porte del cinema hollywoodiano, del quale divenne in breve uno dei principali protagonisti, fautore di un cinema in grado di coniugare la riflessione su tematiche personali e l’esigenza di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile. Pur nella diversità dei soggetti affrontati, non è difficile rinvenire nel suo cinema, insieme audace, rigoroso e spettacolare, la costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumiste, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il richiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione. Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo, Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piuttosto netta con l’industria del cinema americano. Witness - Il testimone, Mosquito Coast, L'attimo fuggente, Fearless - Senza paura, The Truman Show e Master & Commander sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la sua integrità di fondo sin dentro il successo commerciale dei film realizzati.”
NOTA BIOGRAFICA
Peter Weir (1944, Sydney, Australia) è un regista e sceneggiatore vincitore di due premi BAFTA per la regia di The Truman Show (1998) e Master & Commander (2003). Nel 2022 è stato il primo regista australiano a ricevere un Oscar alla carriera. Weir è stato una figura fondamentale nella New Wave del cinema australiano anni '70.
Dopo aver frequentato brevemente l'Università di Sydney, ha viaggiato in Europa nel 1965. Tornato in Australia l'anno successivo, Weir ha iniziato a lavorare come macchinista per una rete televisiva. A partire dal 1969, ha lavorato per la Commonwealth Film Unit, finanziata dal governo, come regista. Nel 1973 ha diretto il suo primo lungometraggio, la commedia horror Le macchine che distrussero Parigi (1974), da lui anche scritto. Ha conquistato un pubblico internazionale con Picnic ad Hanging Rock (1975), seguito da L'ultima onda (1977), per il quale ha anche scritto la sceneggiatura. Il dramma sulla prima guerra mondiale Gli anni spezzati (1981), basato su un soggetto di Weir e interpretato da Mel Gibson, ha vinto otto premi dell'Australian Film Institute e ha consolidato la sua reputazione internazionale. La sua ultima produzione australiana, da lui co-sceneggiata e diretta, è stata Un anno vissuto pericolosamente (1982), un dramma ambientato in Indonesia all'epoca del rovesciamento del presidente Sukarno con protagonisti Mel Gibson e Linda Hunt. Nel 1985 Weir ha diretto il suo primo film hollywoodiano, Witness - Il testimone, un thriller per il quale ha ricevuto la sua prima nomination all'Oscar per la regia oltre a ottenere la statuetta per la migliore sceneggiatura originale e per il montaggio. Ha continuato a ottenere consensi con L'attimo fuggente (1989), dramma ambientato in una scuola maschile negli anni '50, The Truman Show (1998), favola sulla tirannia dei media, entrambi presentati in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Weir ha poi diretto Master & Commander (2003), epopea marinara basata sulla serie di Patrick O'Brian e scritta dal regista. Tutti e tre questi ultimi film hanno valso a Weir la nomination all'Oscar come miglior regista. Tra gli altri suoi lavori, vanno ricordati Mosquito Coast (1986), Green Card - Matrimonio di convenienza (1990), Fearless - Senza paura (1993) e The Way Back (2010).
Fonte: La Biennale Cinema - https://www.labiennale.org/it/cinema/2024
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