Robin Williams, il 'mio capitano' de 'L'attimo fuggente', oggi avrebbe 73 anni
21/07/2024
- "Adoro fare ridere, ma non ho una strategia precisa. Scelgo i ruoli in base a come me li propongono, ma il mio grande amore resta la commedia. In genere scelgo di interpretare un film quando scopro di non poter fare a meno di entrare nel personaggio che mi propongono. Se mi addormento mentre leggo il copione, allora lascio perdere”.
Così amava raccontare Robin Williams. L'attore americano, nato il 21 luglio del 1951 a Chicago, in Illinois, oggi avrebbe compiuto 73 anni. La sua scomparsa improvvisa l'11 agosto 2014 all'età di 63 anni: Williams si tolse la vita impiccandosi, soffriva di una forma grave di depressione.
Sin da ragazzo ha mostrato una grande passione per la recitazione tanto che abbandonò l'università per iscriversi ad una scuola per attori, l'istituto Juilliard, nella città di New York. Dopo il diploma inizia la sua carriera di attore di commedie, rivelandosi subito un comico emergente fino ad apparire al "The Richard Pryor Show".
Nel 1977, il primo grande successo. Il regista Garry Marshall lo sceglie per interpretare un simpatico alieno nella serie televisiva "Mork e Mindy". Il saluto del personaggio, che compariva fra i terrestri allargando le dita e dicendo Na.no Na.no, è diventato quasi un tormentone.
Uno dei primi ruoli cinematografici di rilievo lo ottiene nel 1980, per il "Popeye" di Robert Altman. E' del 1981 invece "Il mondo secondo Garp" al fianco di Glenn Close. Praticamente "lanciato", il passo successivo lo proietta direttamente nel firmamento delle star hollywoodiane, con l'indimenticabile performance di "Good Morning Vietnam". Un'interpretazione che non può passare inosservata e che infatti gli procura una nomination agli Oscar.
L'anno dopo, altra nomination, altro Oscar sfiorato, in un film diventato un vero e proprio cult: si tratta de "L'attimo fuggente" dove interpreta un professore tenace e rivoluzionario. Impossibile tralasciare poi la sua apparizione in “Risvegli”, capolavoro del 1990, a fianco di Robert De Niro e un anno dopo ne "La Leggenda del Re Pescatore". Nel 1993, conquista grandi e piccini nel divertente ruolo di papà e colf in “Mrs. Doubtfire” e due anni dopo, con incredibili effetti speciali, è il protagonista di “Jumanji". Nel 1996, è il mammo hollywoodiano di una storica coppia gay, nel rifacimento americano de "Il Vizietto", dal titolo "Piume di struzzo", a fianco dell'intransigente suocero Gene Hackman.
Williams negli ultimi anni inanella una serie di ulteriori successi, tra i quali impossibile non citare "Genio Ribelle" del 1997 e la pellicola di genere “Al di là dei sogni”. Nel 1998 riceve un premio Oscar come Miglior attore non protagonista per il film “Will Hunting- Genio ribelle". Tra gli altri grandi film da lui interpretati non vanno dimenticati “Hook. Capitan Uncino”, “Patch Adams”, “Flubber” e “L'uomo bicentenario”. Saranno oltre 60 i film interpretati nella sua carriera.
Nel 2004, Robin Williams rilascia un'intervista a Gigi Marzullo dove racconta i suoi primi lavori, gli esordi nel mondo del cinema e la passione per la commedia.
Fonte: RAI News
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