In Appassionate (1999), un intreccio melodrammatico di varie storie calate nella viva e brulicante realtà della strada dalla Napoli degli anni Venti ai giorni nostri, la Ranzi interpreta la passionale Caterina, colei che arriva ad uccidere con due colpi di pistola il suo grande amore Oreste proprio nel giorno in cui questi sposa un’altra donna, Teresa. Entrambe le esistenze di quest’ultima e Caterina saranno segnate per sempre da questo gesto estremo.
In Agua e Sal (2001) in cui sullo sfondo di un paesino in riva al mare, Galatea Ranzi è Ana, rimasta da sola per l’assenza del marito, è distolta dal suo lavoro da una serie di piccoli avvenimenti destinati a mutare la sua esistenza: il salvataggio di un uomo in mare, la conoscenza di una giovane coppia, la visita di un’amica. Avvenimenti che in qualche modo incrinano il suo centrale e quasi sensuale legame con l’acqua e il sale, la sabbia, le pietre di quel suggestivo spaccato di natura marina.
In Un viaggio chiamato amore (2002) interpreta Leonetta, una tra i protagonisti della cerchia di intellettuali fiorentini, grande amica e confidente della narratrice e poetessa Sibilla Aleramo (Laura Morante).
Con alle spalle l’impronta di grande carattere dimostrata fin da Và dove ti porta il cuore, in cui interpreta la figlia ‘difficile’ di Olga (Virna Lisi) approda ad una maturità professionale tale da consentirle un’intensa interpretazione carica di sfumature in un mix di forza e sensibilità, per quanto appuntata nel perfetto silenzio, con la protagonista muta nel film Pontormo di Giovanni Fago: la esule fiamminga Anna… (Segue)
In Agua e Sal (2001) in cui sullo sfondo di un paesino in riva al mare, Galatea Ranzi è Ana, rimasta da sola per l’assenza del marito, è distolta dal suo lavoro da una serie di piccoli avvenimenti destinati a mutare la sua esistenza: il salvataggio di un uomo in mare, la conoscenza di una giovane coppia, la visita di un’amica. Avvenimenti che in qualche modo incrinano il suo centrale e quasi sensuale legame con l’acqua e il sale, la sabbia, le pietre di quel suggestivo spaccato di natura marina.
In Un viaggio chiamato amore (2002) interpreta Leonetta, una tra i protagonisti della cerchia di intellettuali fiorentini, grande amica e confidente della narratrice e poetessa Sibilla Aleramo (Laura Morante).
Con alle spalle l’impronta di grande carattere dimostrata fin da Và dove ti porta il cuore, in cui interpreta la figlia ‘difficile’ di Olga (Virna Lisi) approda ad una maturità professionale tale da consentirle un’intensa interpretazione carica di sfumature in un mix di forza e sensibilità, per quanto appuntata nel perfetto silenzio, con la protagonista muta nel film Pontormo di Giovanni Fago: la esule fiamminga Anna… (Segue)