"Sinceramente non credo che l'attore sia un burattino; io ho sempre rivendicato l'autorialità dell'attore. La nudità crea un senso di smarrimento continuo e per superare questo senso di vuoto l'attore ha inventato 'la professionalità': la peggiore delle trappole in cui possa cadere chiunque faccia il mio mestiere. Un attore non può fare riferimento a nulla. La valigia dell'attore è vuota. Il nostro - dobbiamo rassegnarci - è un mestiere che va fatto in assoluta nudità. Non ci sono maniglie cui aggrapparci". Sergio Rubini
Sergio Rubini