Considerato una sorta di 'mosca bianca' nell'industria dell'Entertainment, artista e uomo d'affari sulla breccia del successo da oltre trent'anni, il regista, attore e produttore ROBERT REDFORD è il tipo perfettamente in grado di 'sostenere con forza l'espressione creativa senza compromessi'. Un dettaglio cruciale per coraggiose scelte di certi soggetti cinematografici: LEONI PER AGNELLI è una di quelle. Là dove si parla proprio di 'coraggio' abbinato al 'rischio' e al saper 'prendere posizione'.
Dopo LEONI PER AGNELLIROBERT REDFORD si mette sulle tracce dell'assassino di Abraham Lincoln con THE CONSPIRATOR, un dramma del passato che strizza l'occhio al presente, restando però coerente al suo tempo anche attraverso un look del film (luce e colore) studiato ad hoc:
"Il passato ci fornisce grandi storie che spesso sembrano riferirsi al momento in cui viviamo oggi. E cosa ancor più interessante, una volta che ci si è immersi nel passato si scopre che ciò che si dava per certo non sempre lo è. Spesso c’è un’altra verità dietro quella che ti era stata raccontata o che credevi di sapere. Questo avvenimento, come molti altri della storia americana, dimostra come un individuo possa essere vittima del cosiddetto 'interesse superiore'... a quei tempi la fotografia era relativamente nuova, quindi Tom ed io abbiamo discusso il look del film, il colore, la luce. Abbiamo preso come punto di riferimento Vermeer e Rembrandt e poi abbiamo scelto l’autocrome (*). Anche se è stata inventata solo agli inizi del ‘900, questa tecnica di fotografia a colori ricorda il passato, con le sue tonalità e la sua luce particolare". Robert Redford
(*) L’autocrome è un procedimento di sviluppo della pellicola usato nei primi tempi della fotografia e inventato dai fratelli Lumiere. Il colore viene aggiunto alle foto in bianco e nero usando una serie di filtri colore che vengono poi combinati su una lastra da cui si stampa poi la fotografia.
Kristin Scott Thomas sulla regia di Robert Redford (L'uomo che sussurrava ai cavalli, 1998)
"E' un grande regista di attori, molto esigente: non ha paura di chiederti, per interpretare una parte, di cercare dentro te stesso, nelle tue cose più private. E' una cosa nei confronti della quale io sono spesso riluttante. Come se avessi l'impressione che rivelare delle cose di me risulterebbe solo noioso. Il suo è un approccio umano, naturalistico. E' stata una grossa novità. L'ho fatto per lui ma non so se lo farei per altri"