Nelle generazioni passate ci si affidava a radio, telefono, automobile, televisione e computer. La nostra è l'era dei social network. Ecco perchè parlare in un film della nascita di facebook:
Il regista DAVID FINCHER (Il
curioso caso di Benjamin Button, Zodiac, Seven e Fight Club) ha diretto THE SOCIAL NETWORK, appena presentato al V. Festival Internazionale di Roma:
“Quando ho letto lo script, ciò che più mi è piaciuto è che trattava del dramma di un mito molto giovane e questo mi ha incuriosito parecchio. In qualche modo 'The Social Network' è una vecchia storia, un classico scontro per cui è
necessario valutare i vari punti di vista. Quello che però è molto interessante è che nella storia si evita di schierarsi con qualcuno. Non lo facciamo cercando di ricreare ogni dettaglio, ma ricreando gli eventi dalle diverse prospettive. La cosa importante era che il film parlasse di un gruppo di persone che si danno da fare per fare qualcosa di buono, partendo da un'idea e come alla fine decidono che non possono farlo insieme, che non sarà così, non possono completare il percorso insieme. Il nostro compito era quello di assemblare i fatti e trarne una verità, o meglio tre”. David Fincher
"L’intera struttura che crea sul set si focalizza sui personaggi e sulla storia, e non ci sono distrazioni. Ho imparato molto lavorando con lui. È efficiente e ha un’idea chiara di ciò che vuole. Oltretutto, conosce la tecnologia utilizzata nell’industria cinematografica. Avere la mente di un tecnico e il gusto di un artista è un abbinamento molto raro". Ben Affleck sullo stile di David Fincher (L'amore bugiardo-Gone Girl, 2014)
"David è molto dettagliato e ha un profondo spirito di osservazione psicologica… e, dal momento che analizza tutto, ti fa provare la sensazione che nulla sia rimasto inesplorato". Rosamund Pike sullo stile di David Fincher (L'amore bugiardo-Gone Girl, 2014)
Il regista DAVID FINCHER (Il
curioso caso di Benjamin Button, Zodiac, Seven e Fight Club) ha diretto THE SOCIAL NETWORK, appena presentato al V. Festival Internazionale di Roma:
“Quando ho letto lo script, ciò che più mi è piaciuto è che trattava del dramma di un mito molto giovane e questo mi ha incuriosito parecchio. In qualche modo 'The Social Network' è una vecchia storia, un classico scontro per cui è
necessario valutare i vari punti di vista. Quello che però è molto interessante è che nella storia si evita di schierarsi con qualcuno. Non lo facciamo cercando di ricreare ogni dettaglio, ma ricreando gli eventi dalle diverse prospettive. La cosa importante era che il film parlasse di un gruppo di persone che si danno da fare per fare qualcosa di buono, partendo da un'idea e come alla fine decidono che non possono farlo insieme, che non sarà così, non possono completare il percorso insieme. Il nostro compito era quello di assemblare i fatti e trarne una verità, o meglio tre”.
David Fincher