A proposito di questa storia e del suo personaggio, Frank Barnes, DENZEL WASHINGTON considera:
"Questa storia parla anche delle differenze di età, così come delle aziende che sono colpite dalla crisi economica e si privano dei lavoratori più esperti per sostituirli con quelli più giovani. Frank insegna al nuovo arrivato come fare il suo lavoro, in modo che un giorno possa prendere il suo posto. Inutile dire che Frank non è entusiasta".
"Non volevo fare molte ricerche sulla CIA perché Tobin Frost non è più della CIA. Lui odia tutto della CIA e io volevo scoprire il suo lato oscuro. Scott mi ha dato dei buoni libri da leggere, uno dei quali era ‘The Sociopath Next Door’ (Il sociopatico della porta accanto), che è diventato la mia bibbia e il testo a cui ho fatto riferimento per sviluppare il mio personaggio. Sentivo che Tobin era un sociopatico. Quando pensi a un ‘sociopatico’ pensi alla violenza, ma la maggior parte dei sociopatici non è violenta, vuole vincere e manipolare gli altri. Ho pensato che lui fosse un gran bugiardo, un gran manipolatore e perfetto per la CIA". Denzel Washington
"Volevo che loro sapessero che il film non tentava di criticare i ploti o le linee aeree. Non è tanto sul volare quanto sulla dipendenza, almeno per quanto riguarda il mio personaggio. Avrebbe potuto lavorare all’ufficio postale, ma pilotare un aereo intensifica la drammaticità della situazione. Il film parla di un uomo che ha dei problemi e che potrebbe essere un regista, un pilota o un idraulico. La dipendenza e il rifiuto sono gli stessi e lo è anche la guarigione, si spera. Ma quello del pilota è un lavoro duro, di grande stress. Si vola da LA a NY a Hong Kong, si trascorrono 24 ore là, ci si gira e si ritorna indietro e poi si fa tutto di nuovo. Questo è duro per il corpo, ci si ritrova da soli in questi hotel con sconosciuti e i tuoi assistenti di volo diventano la tua famiglia. Ma potrebbe essere chiunque a trascorrere quella notte solitaria in una camera d’albergo alle prese con i suoi demoni". Denzel Washington
"Cercavo di allontanarmi da ruoli impegnati e, quando ho letto la sceneggiatura, mi ha fatto ridere di gusto. Bobby fa tutto quello che serve per portare a termine un lavoro. Dice di non avere un codice; fai quello che devi fare, ad ogni costo. Credo che sia un poliziotto onesto, ma non rispetta nessun codice d’onore... 'Conosco un tale Bobby', il mio personaggio sotto copertura, può rimediarti qualunque cosa: una Chevy del 63, una bottiglia di vino del 59, un condominio sull’ Himalaya. Di qualunque cosa si tratti, lui conosce un tale; questo è il suo modus operandi... Bobby e Stig mentono l’uno all’altro per metà del film. Non sono chi gli avevo detto di essere, e lui non è chi mi ha detto di essere". Denzel Washington
"Robert McCall ha alle spalle un passato di cui non è orgoglioso, ed ora è in cerca di redenzione... Aveva perso la propria autostima, pur non rinnegando mai del tutto le sue attitudini, di conseguenza ha preso la decisione consapevole di cambiare vita. Ma l’incontro con una giovane indifesa, sfruttata e minacciata, gli farà cambiare idea". Denzel Washington
A proposito di questa storia e del suo personaggio, Frank Barnes, DENZEL WASHINGTON considera:
"Questa storia parla anche delle differenze di età, così come delle aziende che sono colpite dalla crisi economica e si privano dei lavoratori più esperti per sostituirli con quelli più giovani. Frank insegna al nuovo arrivato come fare il suo lavoro, in modo che un giorno possa prendere il suo posto. Inutile dire che Frank non è entusiasta".