THE KILLER INSIDE ME - INTERVISTA all'attore CASEY AFFLECK
23/11/2010 -
CASEY AFFLECK (Gone Baby Gone, L'assassinio di Jesse James per mano di Robert Ford, 2007) ci parla del suo nuovo ruolo di vicesceriffo-assassino Lou Ford in THE KILLER INSIDE ME di MICHAEL WINTERBOTTOM:
Lou è un antieroe, ma arriviamo a provare simpatia per lui. Come ha affrontato questa dinamica?
CASEY AFFLECK: "Il mio scopo non era suscitare simpatia, ma rendere il personaggio un essere umano, per quanto complesso possa essere un essere umano. Il fatto che uno spettatore provi simpatia dipende dalla sua ampiezza di vedute o dalla sua profondità d'analisi o dalla sua
compassione".
È stato difficile prendere le distanze dalle scene di violenza alla fine delle riprese?
CASEY AFFLECK: "Non mi hanno segnato molto perché c'erano alcune 'circostanze attenuanti': dopo aver girato una scena di violenza, giravamo una scena in cui alcuni dei sentimenti espressi nella scena precedente in parte si riversavano, poi passavamo a una scena d'amore e in seguito a una scena ancora diversa. Alla fine della giornata, provavo molti sentimenti forti che però erano stati mitigati da altri sentimenti di natura diversa".
Secondo lei perché Lou si innamora di Joyce?
CASEY AFFLECK: "Joyce lo lascia essere quello che lui vuole essere. Lou incontra per caso questa donna che gli fa riaffiorare sentimenti che aveva represso molti anni prima. Quando torna a provarli, sta talmente bene che non riesce a stare lontano da lei. Ma sente anche che non può andare oltre e che nessun altro deve sapere. Inizia a rendersi conto che sta per perdere il controllo e quindi ritiene di doverla uccidere".
È stato difficile girare le scene violente con Jessica Alba?
CASEY AFFLECK: "No, è stato più facile di quanto pensassi, perché Jessica ha reso tutto molto credibile e si è impegnata moltissimo nelle riprese. Era disposta a fare qualunque cosa per rendere Lou e Joyce credibili e mi ha davvero facilitato le cose".
Avete provato molto?
CASEY AFFLECK: "Michael Winterbottom non ama fare molte prove, quindi non ne abbiamo fatte tante. È un regista molto cortese, educato, attento e affronta sempre quegli aspetti di una scena che potrebbero mettere a disagio gli attori. Si assicura che tutti abbiano capito e siano consapevoli della scena che si sta per girare, ma non prova. È andata benissimo così".
Michael Winterbottom preferisce lavorare con una troupe molto piccola. A lei piacciono i set intimi?
CASEY AFFLECK: "Dipende dal contesto. Capitano set con tante persone che non sono in alcun modo coinvolte nella scena e la cui presenza fa uno strano effetto, un po' voyeuristico. Ma se ci sono quaranta persone tutte impegnate, non mi da molto fastidio".
LA REDAZIONE
Dal >Press-Book< di The Killer Inside Me
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